MASCHERINE DA PSICOSI: le migliori foto di chi ci chiama negazionisti – Parte 1
Condividi129In un anno di “pandemia” mediatica ne abbiamo viste di tutti i colori: gente in preda al panico che assalta supermercati e farmacie, chi è disposto a pagare anche €200 una mascherina, il disinfettante o un paio di guanti, gente che ha paura del contatto umano tanto da andare in giro conciata come se dovesse andare in guerra e infine chi si è inventato le mascherine più assurde credendosi furbo o simpatico.
E la cosa peggiore sapete qual’è?
Che questa gente con la mente offuscata dalle notizie dei media, ci chiama folli, negazionisti, complottisti, cospirazionisti e quant’altro invece di fermarsi un attimo a pensare e porsi due domande.
Bene, su Numero6 abbiamo portato (fortunatamente, non nel vero senso della parola), tutte queste persone ridicole che sono l’ennesima conferma di quanto la mente umana sia manipolabile.
Con questo articolo diamo inizio ad una serie fotografica a tema che non potete perdervi se anche voi dall’inizio di questa storia siete stati etichettati come negazionisti o altro.
Ecco quelli che si stanno preparando per andare in guerra
E adesso le mascherine più stupide e inutili
Ma abbiamo anche le mascherine dei "furbi", altrettanto inutili
Non perdetevi la prossima puntata!
Scopri tutte le mascherine da psicosi
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19 comments
Forse mi ripeto,ma ci tengo a sottolineare che 6 un grande,xkè riesci a regalarci leggerezza e serietà,pur rimanendo sul pezzo e questo fà della tua informazione un valore aggiunto,cosa molto importante x restare sereni,seppure in una situazione, aimè,così difficile.😉
Umanità rimbecillita da criminali…Arriverà il momento del risveglio!!!
Possibile che l’uomo sia ridotto così. Allucinante,purtroppo, ma vero, circondati da una massa di esseri non pensanti.
Cari amici…è inquietante. A volte penso come sia possibile. Poi ci ripenso e mi rendo conto che e’ la solita stupidità e inadeguatezza che si incontra quotidianamente ogni giorno, da sempre, in quasi tutti i contesti dal lavoro alla famiglia (!?) perché i più sono abituati a vivere una vita che qualcun altro gli dice di vivere. Vi ringrazio, non siamo in molti ma abbastanza per farmi sentire meno solo. Un abbraccio a tutti e grazie Morris per questo bel contenitore di anime!!!
Non so se ridere o piangere.
Non potendo erigere un muro tra popoli hanno ideato il distanziamento tra individui.
Non potendo negare la libertà di parola hanno imposto il silenzio con il bavaglio.
Per non riaprire i forni intendono arrostirci con le lampade – quelle lampade assassine che ormai dominano strade, colline, montagne e deserti, nel mondo intero. Tutte uguali, identiche, altissime, iper-luminose e accese anche di giorno.
Radendo al suolo interi boschi e devitalizzando uno stuolo di alberi verdi e maestosi ci hanno privato dell’ossigeno primario e del riparo di tanti uccelli ed animali.
Ci hanno ridotti alla detenzione e alla cella di rigore, a casa nostra.
Fiorella scusa se mi permetto di scriverti, ma è proprio così come tu scrivi e descrivi. Il distanziamento …. Grazie
Faccio parte di quella generazione che nel 1989 con la caduta del muro andai a Berlino, parlai con la gente, andai a Berlino est, attraversai il check point Charlie, per me fu una esperienza devastante e importantissima parlare con la gente. Non scorderò mai i visi e gli occhi della gente.. Parlai con la gente ..Ragazza temeraria, spavalda, senza paure..che voleva “vedere” ..
Vi giuro, quel muro è qui, più reale che mai.
Salii sul muro per vedere con i miei occhi l’infinità brutalità dell’essere umano..
Il 3% non molla
Elisabetta: Norimberga doveva essere permanente e plurima, allargata a tutti i responsabili, senza sconti. Credevamo di esserci liberati dei mostri invece sono sopravvissuti in tanti e in troppi, che si sono poi moltiplicati e altamente modernizzati. Sono sempre loro, anche senza divisa e senza simboli esterni. Non è cambiata nemmeno la metodologia. Basta leggere il nostro tempo con la chiave del loro.
Sì Fiorella, è così