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Navi fantasma e cerchi nel grano? Mistero a Shangai

I
cerchi nel grano hanno da sempre affascinato l’umanità, tra mistero e arte sono forse l’espressione di presenze extraterrestri su questa terra. 

Il problema è che, anche loro sembrano evolversi, e come noi siamo sempre più legati al mondo digitale, anche loro sono passati alla realtà digitale, producendo veri e propri “Cerchi nel grano” nel tessuto digitale tra dati e segnali elettrici. 

Ne sanno qualcosa le quasi 300 navi al largo del porto di Shanghai che hanno avuto i loro sistemi  informatici completamente annullati nel tentativo di attraccare nel porto più affollato al mondo. 

Scopriamo insieme cosa si nasconde dietro questo mistero che potrebbe rivelare una guerra segreta digitale

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[ultimate_heading main_heading=”La scoperta” alignment=”left” spacer=”line_only” line_height=”1″ margin_design_tab_text=””][/ultimate_heading]

Nel Luglio 2019 la nave container americana MV Manukai stava approcciando al porto di Shangai, il più affollato e caotico al mondo secondo molti: l’ultima tappa prima di concludere il viaggio in California. 

Nella manovra di avvicinamento la nave,così la maggior parte delle navi commerciali, hanno attivato tutti i sistemi  di rilevazione e localizzazione per essere sempre costantemente aggiornati sulla loro posizione ed anche quella degli altri.

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Ebbene, il sistema AIS (Automatic Identification System-Sistema di Individuazione Automatico) rivela una nave che era a pochi chilometri da loro arrivare nella loro direzione. Mentre queste informazioni venivano controllate e comunicate, le coordinate della nave si sono immediatamente spostate al porto, dando segnale di attracco. 

Dopo pochi minuti, lo stesso ciclo veniva ripetuto continuamente, vedendo la necessità di “navigazione visiva” piuttosto che affidata a sistemi informatici. Inoltre, tutti i sistemi di comunicazione informatica nonché di localizzazione erano completamente fuori uso. 

Tutto è bene, quel che finisce bene: la nave riuscì ad attraccare, però numerosi report e documenti vennero redatti per le autorità cinesi ed americane per avvertire del problema. 

Dopo aver fatto tutti i controlli del caso, soprattutto analizzando se le tecnologie erano perfettamente funzionanti, saltò fuori che non erano stati gli unici ad avere questo problema, ma tutte le navi in prossimità in quell’ora hanno avuto lo stesso problema. 

Inoltre prima del misterioso evento, erano state archiviate più di 300 report dove venivano, da circa un anno, riportati problemi del genere.

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[ultimate_heading main_heading=”Il caso è aperto!” alignment=”left” spacer=”line_only” line_height=”1″ margin_design_tab_text=””][/ultimate_heading]

Dall’altra parte dell’Oceano, ricevuto il report, il C4ADS (“Center for Advanced Defense Studies”-”Centro Avanzato per Studi sulla Difesa”) che è sempre attivo soprattutto per combattere ed analizzare le attività di sabotaggio digitale da parte della Russia, analizzò il report e notò che non è un sistema di hacking “tipico” o per lo meno, già visto. 

Qualcosa di molto più complesso si nasconde dietro queste navi fantasma.
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[ultimate_heading main_heading=”Dalle Navi ai Satelliti: La questione si fà interessante” alignment=”left” spacer=”line_only” line_height=”1″ margin_design_tab_text=””][/ultimate_heading]

La complessità era dovuta al fatto che i sistemi di GPS così come tanti altri sistemi di localizzazione marittima e non, si basano su onde rimbalzate da satelliti. 

Questo sistema, secondo il C4ADS, sabotava direttamente il satellite stesso, colpendo tutti gli oggetti che comunicano con quel satellite su quella frequenza. Ecco spiegato perchè tutti gli oggetti che entravano in quell’area ne erano colpiti.

Questo può essere davvero pericoloso, in quanto se tutte le navi hanno la stessa direzione possono scontrarsi. Come, in parte, è già successo all’imbarcazione “New Glory” , finita in un passaggio pedonale, senza alcun ferito. La causa? Sistemi di localizzazione e GPS completamente bloccati senza possibilità di localizzare niente davanti a loro causa anche della notte fonde.

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[ultimate_heading main_heading=”Il mistero si infittisce” alignment=”left” spacer=”line_only” line_height=”1″ margin_design_tab_text=””][/ultimate_heading]

Il mistero delle navi fantasmi si infittisce quando, grazie proprio ai sistemi di tracking del governo cinese, che cura i dati di una startup di “bike sharing” ,ha scoperto una mappa di calore che assume forme circolari ripetitive che vengono attività da segnali che non sono possibili rintracciare: li hanno definitp come se fossero “Cerchi nel grano digitali”.

Humphreys, il responsabile del C4ADS, ha ufficialmente dichiarato che : 

“Non credo che sia un attore disonesto, . . . .potrebbe essere collegato con alcune capacità sperimentali che [le autorità cinesi] stanno provando a testare. Ma sono sinceramente perplesso su come si sta facendo, in quanto nessun dispositivo terrestre attuale sia capace di avere questa potenza . . . “


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2 comments

Black Dharma 18/09/2020 at 15:29

Interessante il paragone con i cerchi nel grano… perche’ essi oltre alla loro esteriorita’ fisica avevano anche un corrispettivo energetico a lunga permanenza che tra le altre cose permetteva anche la loro ricomparsa “fantasma” negli anni successivi. Anche se ne vengono mostreti di nuovi, il fenomeno e’ terminato nel 2016. I nuovi cerchi son tutti “man made”.

Black Dharma 13/09/2020 at 10:57

Interessante il paragone con i cerchi nel grano… perche’ essi oltre alla loro esteriorita’ fisica avevano anche un corrispettivo energetico a lunga permanenza che tra le altre cose permetteva anche la loro ricomparsa “fantasma” negli anni successivi. Anche se ne vengono mostreti di nuovi, il fenomeno e’ terminato nel 2016. I nuovi cerchi son tutti “man made”.

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