Testimonianza da Trieste: “non è una questione di opinioni, qui si tratta di umanità”
Condividi85Da Trieste ci arriva la testimonianza di questa ragazza che ha provato ad aiutare altre persone che stavano subendo i gesti violenti della polizia, e anche lei ha ricevuto le percosse delle forze dell’ordine oltre anche a violenza verbale e minacce senza motivo.
La ragazza solleva un’importante questione sociale: non si tratta più di opinioni personali dove ognuno può essere pro o contro a nino e gran pazz, ma tutta questa violenza sta portando a una perdita di umanità da parte delle persone.
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11 comments
Stato, governo e forze dell’ordine infami. Siamo in una dittatura inumana.
E solo colpa di Draghi si vergogna troppo per farsi vedere….brutta merda…
Non serve manifestare . Bisogna prendere baracche e burattini e lasciare questo sistema , rifugiandosi nella natura .
Ma come mai nel 2021, si va ancora a manifestare senza telecamere sulla fronte?
Qui va documentato tutto e poi fatta denuncia, altrimenti rimane la parola contro la parola di un altro e CHI e` legittimato dalla legge alla turela, rimarra` l’unico creduto e non paghera` mai per lo schifo che fa.
Raccolta fondi pure per documentare gli scenari e spammarli in ogni angolo della terra, con le facce dei miserabili in evidenza.
Su dovra` creare un DATA-BASE di queste carogne, di modo che chiunque, anche il fruttarolo sotto casa loro, sapra` che feccia sono.
Sbirri di merda L ho sempre detto
Li odio ! Da sempre ……
E le peggiori sono le sbirrette ! Allora li proprio abbiamo fatto centro !!
Maledetti siano quei poliziotti che manganellavano le persone che volevano uscire. Tranquilli che prima o dopo pagheranno anche quei poliziotti, ma non da noi…. C’è un Dio che vede tutto questo, e credetemi quando s’incazzera per quelli che hanno agito in malo modo, saranno schiacciati come blatte.
E’ solo l’inizio purtroppo 🙁 cara. Io spero solo che voi triestini con il vostro coraggio e la vostra caparbietà riuscite ad aprire la mente di molti italiani che dormono nel loro egoismo. Che riuscite a tirar fuori l’orgoglio la fede e il patriottismo che è in ognuno di noi ma è sepolto, basta scavare e tirarlo fuori. Io per esempio ho una famiglia dormiente che non ha capito ancora la gravità della situazione e sono così amareggiato ma non mollo. Se devo morire voglio morire da uomo libero. Uniti si può lottare per vincere delle battaglie. Onore a voi dal profondo del mio cuore. Io mi sto organizzando e come me spero ci siano altre migliaia di persone. Non siete soli. Dio ci aiuterà.
Le forze dell’ordine sono in sostanza robot programmati per uccidere se serve,a ordini ricevuto eseguono ..Dei terminator comandati via radio da remoto..cosa hanno 80% di loro?famiglia e prole…Perche’ 80% ? Sono robot sincronizzati e quindi tutti dei modelli serie T800…Genesis e’ Skynet..il giorno del giudizio e’ iniziato .
Kyle: C’é stata una guerra nucleare. Tra qualche anno, cioè. Tutto questo… tutto questo Paese, tutto questo… sparito. Tutto sparito. Ci sono stati dei sopravvissuti qui. Non ha… Nessuno sapeva chi l’aveva cominciata. Erano state le macchine, Sarah.
Sarah: Io non riesco a capire.
Kyle: Network di computers per la difesa. Nuovi, potenti, allacciati a tutto, incaricati di dirigere tutto. Mi hanno detto che poi si sono evoluti. Un nuovo ordine d’intelligenza. E allora vedevano tutti gli uomini come una minaccia, e non solo quelli dell’altra parte. Decisero cosí il nostro fato in un microsecondo: sterminio.
Sarah: Tu l’hai vista questa guerra?
Kyle: No, io sono cresciuto dopo, morendo di fame, tra le rovine, e scappando dai K.C.
Sarah: Da cosa?
Kyle: Killers Cacciatori. Macchine di pattuglia costruite in fabbriche automatizzate. La maggior parte di noi fu rastrellata e mandata nei lager, in attesa di disposizioni. [mostrandole un braccio] Questo é stato bruciato da un laser scanner. Alcuni di noi sono stati tenuti in vita per lavorare. Bruciare corpi. Le unitá di sterminio correvano notte e giorno. Noi eravamo sempre sull’orlo di scomparire per sempre. Ma ci fu un uomo allora che ci insegnó a combattere, a distruggere il filo metallico dei campi, a ridurre in poltiglia quei luridi maledetti schifosi. Lui capovolse tutto, ci ha riportato in vita dalla paura. Il suo nome é Connor. John Connor. Tuo flglio, Sarah. Tuo figlio che ancora non é nato.
Kyle: C’é stata una guerra nucleare. Tra qualche anno, cioè. Tutto questo… tutto questo Paese, tutto questo… sparito. Tutto sparito. Ci sono stati dei sopravvissuti qui. Non ha… Nessuno sapeva chi l’aveva cominciata. Erano state le macchine, Sarah.
Sarah: Io non riesco a capire.
Kyle: Network di computers per la difesa. Nuovi, potenti, allacciati a tutto, incaricati di dirigere tutto. Mi hanno detto che poi si sono evoluti. Un nuovo ordine d’intelligenza. E allora vedevano tutti gli uomini come una minaccia, e non solo quelli dell’altra parte. Decisero cosí il nostro fato in un microsecondo: sterminio.
Sarah: Tu l’hai vista questa guerra?
Kyle: No, io sono cresciuto dopo, morendo di fame, tra le rovine, e scappando dai K.C.
Sarah: Da cosa?
Kyle: Killers Cacciatori. Macchine di pattuglia costruite in fabbriche automatizzate. La maggior parte di noi fu rastrellata e mandata nei lager, in attesa di disposizioni. [mostrandole un braccio] Questo é stato bruciato da un laser scanner. Alcuni di noi sono stati tenuti in vita per lavorare. Bruciare corpi. Le unitá di sterminio correvano notte e giorno. Noi eravamo sempre sull’orlo di scomparire per sempre. Ma ci fu un uomo allora che ci insegnó a combattere, a distruggere il filo metallico dei campi, a ridurre in poltiglia quei luridi maledetti schifosi. Lui capovolse tutto, ci ha riportato in vita dalla paura. Il suo nome é MORRIS . Tuo flglio. Tuo figlio che ancora non é nato.
Terminator. Ricordo che ero un bambino quando vidi il primo. Ricordo il terrore, in alcune scene chiudevo gli occhi. Poi mi innamorai di questa saga. Fantasticavo e mi chiedevo se mai potesse succedere una cosa del genere. Secondo me manca poco a breve sostituiranno le persone con le macchine ne sono troppo sicuro. Le macchine non hanno anima. Morris lo vedo come il nostro John Connor