Esoterismo e Massoneria

Collegamenti tra Massoneria e Mafia in Italia: tutta la verità!

Nel corso degli ultimi decenni, numerose inchieste giudiziarie, testimonianze di pentiti e rapporti parlamentari hanno fatto emergere un intreccio oscuro tra massoneria deviata e criminalità organizzata. In Italia, questo legame ha assunto contorni inquietanti, dove logge segrete, poteri occulti e strutture mafiose sembrano essersi incrociate in una rete invisibile ma potentissima, capace di condizionare istituzioni, appalti pubblici e perfino sentenze giudiziarie. In questo articolo analizzeremo fatti documentati, nomi, eventi e connessioni reali che mostrano come la massoneria – nella sua versione più deviata – sia stata usata come strumento di protezione, influenza e potere dalle mafie italiane. Un viaggio nella zona grigia dove legalità e illegalità si sfiorano, e dove il silenzio ha spesso coperto la verità.

1. La Loggia P2 e i Rapporti con la Mafia (Anni ’70-’80)

  • La Loggia P2 di Licio Gelli aveva tra i suoi affiliati politici, imprenditori, magistrati e uomini delle forze dell’ordine.
  • Diversi rapporti investigativi indicano legami tra alcuni membri della P2 e ambienti mafiosi, specialmente attraverso affari illeciti nel settore bancario e finanziario.
  • Il caso del Banco Ambrosiano e la morte misteriosa di Roberto Calvi suggeriscono una rete di connessioni tra massoneria, finanza e criminalità organizzata.

2. La Massoneria Deviata e il Caso Sindona (Anni ’70-’80)

  • Michele Sindona, banchiere vicino alla mafia siciliana, era affiliato a logge massoniche coperte.
  • Usò la P2 e le connessioni massoniche per creare un sistema bancario parallelo per il riciclaggio di denaro sporco della mafia.
  • Il suo coinvolgimento nel fallimento del Banco Ambrosiano e la sua misteriosa morte in carcere (avvelenamento da cianuro) sollevano dubbi sui legami tra massoneria e mafia.

3. Le Dichiarazioni del Pentito Buscetta sui Legami Mafia-Massoneria (Anni ’80)

  • Il pentito Tommaso Buscetta, durante i processi di Giovanni Falcone, dichiarò che:
    • Cosa Nostra aveva membri affiliati alla massoneria.
    • I vertici mafiosi cercavano protezione tramite logge massoniche per ottenere coperture istituzionali.
  • Buscetta rivelò anche che i contatti avvenivano tramite politici, magistrati e imprenditori affiliati a logge coperte.

4. Il Caso della Loggia Scontrino di Trapani (Anni ’80-’90)

  • Nel 1986, la polizia scoprì l’esistenza della Loggia Iside 2, legata al Gran Maestro Francesco Scontrino.
  • Tra gli affiliati c’erano mafiosi, uomini delle forze dell’ordine e politici.
  • Questa loggia garantiva coperture e favori ai boss mafiosi locali, come Vito Mazzara e Mariano Agate.

5. I Rapporti tra Massoneria e Totò Riina (Anni ’90)

  • Secondo dichiarazioni di pentiti come Giovanni Brusca, Totò Riina e altri boss erano interessati ai legami con la massoneria per accedere a reti di protezione politica e giudiziaria.
  • La massoneria deviata sarebbe intervenuta per pilotare processi e favorire scarcerazioni di mafiosi.

6. Le Inchieste di Falcone e Borsellino sui Legami Mafia-Massoneria (Anni ’90)

  • Giovanni Falcone e Paolo Borsellino indagarono sui rapporti tra mafia, politica e massoneria deviata.
  • In particolare, l’inchiesta su Giovanni Gioè, boss mafioso affiliato alla massoneria, rivelò collegamenti tra Cosa Nostra e logge occulte.
  • Borsellino, poco prima di essere ucciso, parlò di un terzo livello tra mafia, politica e istituzioni, in cui la massoneria aveva un ruolo centrale.

7. Il Caso di Licio Gelli e i Suoi Contatti con la Mafia

  • Licio Gelli, Gran Maestro della P2, ebbe contatti con esponenti mafiosi.
  • Secondo alcune ricostruzioni, la P2 avrebbe favorito mafiosi nella gestione di affari illeciti e investimenti nel settore finanziario.
  • Le sue dichiarazioni su un “governo parallelo” alludevano a un sistema di potere occulto in cui mafia e massoneria si intrecciavano.

8. Le Dichiarazioni del Pentito Massimo Ciancimino (Anni 2000)

  • Massimo Ciancimino, figlio di Vito Ciancimino (ex sindaco di Palermo e vicino a Cosa Nostra), ha rivelato che:
    • La massoneria deviata facilitò i contatti tra mafia e Stato durante la trattativa degli anni ‘90.
    • Il padre era in contatto con logge massoniche coperte, che fungevano da intermediari tra boss e politica.

9. L’Inchiesta “Grande Oriente” e i Legami con la ‘Ndrangheta (Anni 2010)

  • Nel 2017, un’inchiesta della Commissione Parlamentare Antimafia rivelò che:
    • Diverse logge massoniche, specialmente in Calabria e Sicilia, erano infiltrate dalla ‘Ndrangheta.
    • L’indagine sul Grande Oriente d’Italia e altre obbedienze portò alla scoperta di legami tra massoni e mafiosi.
    • La ‘Ndrangheta utilizzava le logge per influenzare appalti pubblici e ottenere protezioni giudiziarie.

10. Il Caso Montante e la Massoneria Occulta in Sicilia (Anni 2020)

  • Antonello Montante, ex presidente di Confindustria Sicilia, è stato condannato per associazione a delinquere e corruzione.
  • L’inchiesta ha rivelato che faceva parte di una rete di potere massonica e mafiosa, usata per controllare politica, imprenditoria e magistratura.
  • La sua rete segreta includeva esponenti delle forze dell’ordine e imprenditori affiliati a logge coperte.

Conclusione

Questi episodi dimostrano come la massoneria deviata abbia rappresentato un canale di infiltrazione per la mafia nelle istituzioni italiane. Le logge coperte sono state spesso usate per proteggere mafiosi, influenzare appalti pubblici e deviare indagini giudiziarie.

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