Esoterismo e MassoneriaMATERIALE ESCLUSIVO

Maurizio Costanzo svelò i segreti sulla loggia massonica P2

Vi riproponiamo la deposizione storica di Maurizio Costanzo fatta nell’Ottobre 1991 riguardo i suoi collegamenti con la massoneria, Licio Gelli e la P2.

La Propaganda due (meglio nota come P2) è stata una loggia massonica aderente al Grande Oriente d’Italia, fondata nel 1877 col nome di Propaganda massonica, ma che assunse forme deviate rispetto agli statuti della massoneria ed eversive nei confronti dell’ordinamento giuridico italiano, nel periodo della sua conduzione da parte dell’imprenditore Licio Gelli.

Sin dalla fondazione, la caratteristica principale della loggia Propaganda massonica fu quella di garantire un?adeguata copertura e segretezza agli iniziati di maggior importanza, sia all?interno che al di fuori dell?organizzazione massonica.

Nel periodo della maestranza di Gelli, la P2 riuscì a riunire in segreto almeno un migliaio di personalità di primo piano, principalmente della politica e dell’Amministrazione dello Stato, a fini di sovversione dell’assetto socio-politico-istituzionale italiano e suscitando uno dei più gravi scandali politici nella storia della Repubblica Italiana.
Tra i vari crimini attribuiti alla P2, oltre al cospirazionismo politico per assumere il controllo dell’Italia, si possono citare la strage dell’Italicus, la strage di Bologna, lo scandalo del Banco Ambrosiano, l’assassinio di Roberto Calvi, l’ipotetico assassinio di Albino Luciani (ovvero Papa Giovanni Paolo I), il depistaggio sul rapimento di Aldo Moro, l’assassinio di Carmine Pecorelli e alcune affiliazioni con lo scandalo di Tangentopoli.

Il 17 marzo 1981 i giudici istruttori Gherardo Colombo e Giuliano Turone, nell’ambito di una inchiesta sul presunto rapimento dell’avvocato e uomo d’affari siciliano Michele Sindona, fecero perquisire la villa di Gelli ad Arezzo, “Villa Wanda”, e la fabbrica di sua proprietà (la “Giole” a Castiglion Fibocchi presso Arezzo, divisione giovane di “Lebole”); l’operazione, eseguita dalla sezione del colonnello Bianchi della Guardia di Finanza, scoprì fra gli archivi della “Giole” una lista di quasi mille iscritti alla loggia P2, fra i quali il comandante generale dello stesso corpo, Orazio Giannini (tessera n. 832). Lo stesso Michele Sindona comparve nella lista degli iscritti alla P2, confermando le intuizioni dei giudici istruttori. Il colonnello Bianchi resistette a vari tentativi di intimidazione, in quanto erano ancora al potere gran parte delle persone che ivi erano citate, e trasmise la lista agli organi competenti.

La P2  fu sciolta con un’apposita legge, la n. 17 del 25 gennaio 1982.

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9 comments

Little Star 25/02/2023 at 16:53

Un uomo di merda.brutto fuori e dentro …..non trovo niente altro da dire.se non che in 40 anni,mi hanno riempito la testa e gli occhi di menzogne…e piano piano verranno a galla tutte.

Sergio Salvelli 24/02/2023 at 19:46

Ricordo benissimo.Rizzoli era disperato.Oltre 40 anni fa…allora i giudici facevano domande…ai potenti e Costanzo lo era gia’…Grazie

Alessio Masucci 08/03/2021 at 20:26

Sempre grandi inchieste, complimenti a tutto il team!

Cristina Rizzi 09/03/2021 at 12:54

Salve. Nel dicembre del 2013 ho pubblicato un libro, è una storia vera, “Il testamento tradito la beffa dopo l’inganno per le Orfanelle del Galletti Abbiosi”. Il libro lo trovi su Internet e lo vendono in diversi siti. Purtroppo, per tutela del mio editore, non mi è stato possibile citare che tra gli amministratori dell’Orfanotrofio Galletti Abbiosi figura “Giordano Gamberini importante massone che ricopri il ruolo di gran maestro del  Grande Oriente d’Italia, e anche legato a quello di Licio Gelli – il noto faccendiere toscano maestro venerabile della loggia massonica segreta P2 – tanto che nella relazione della commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Tina Anselmi, viene espressamente indicato come la figura «che patrocinò l’ascesa iniziale di Gelli» nella P2.” “C’è ppoi anche un legame con Roberto Calvi ( Banco Ambrosiano) trovato impiccato sotto il ponte dei frati neri a Londra”

Un giornale locale disse: “Il nome di Gamberini era spuntato anche nel tanto discusso caso ravennate dell’eredità del Conte Galletti Abbiosi, figurando nella commissione amministratrice dell’Orfanatrofio alla data del 25 settembre 1968 e citato più volte nel 2010 come «oscuro personaggio»
La vicenda dell’Orfanotrofio è andata avanti per più di 10 anni fra Tribunale, Corte d’Appello di Bologna e Cassazione. E’ una vergogna!!!!!! Curia, Comune, Banche e Massoneria coinvolte per essersi impossessati di un’eredità non spettante! Per un pò di tempo giornali e televisioni nazionali ne hanno parlato poi tutto è stato taciuto.
Ho fatto conoscere la vicenda al team di Morris ma non mi hanno mai risposto.
Questo è veramente un caso di grande ingiustizia che fa molto discutere!!!
Magari con il Vostro aiuto di lettori del sito numero6org……………..

claudio braccini 08/03/2021 at 13:12

Lui e la sua compagna attuale dovrebbero essere indagati di nuovo. Chissà cosa uscirebbe ancora fino ad oggi. Questi si sono difesi tutti con il diritto positvo ma de che, a me me sembra che de positivo nun c’è proprio un………….

Numero 6 08/03/2021 at 12:05

Grazie ragazzi per i commenti!

nico 07/03/2021 at 17:40

in che mani eravamo e siamo tutt’ora mamma mia che schifo.

Sergio Salvelli 06/03/2021 at 19:59

Ricordo tutto.Professori,Magistrati ,Militari,Giornalisti….come oggi…..

ALESSIA SORRENTINO 06/03/2021 at 19:21

la data a cui fa riferimento è il 6 giugno 81 e’ sinonimo di appartenenza nonostante l’interrogatorio…giorno (6) mese (6) 81 (8+1 girato (6)

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