Un inno a Satana: il rapper e le scarpe fatte con sangue umano

L’ho presa male solo oggi
mi hai sorpreso con una chiamata a casa tua
non sono uscito da un po’ comunque
speravo di poterti trovare mentre mi sorridi in faccia
chiacchierata romantica? non ci provare nemmeno
sei abbastanza carino da scopare con me stanotte
guardando il tavolo, tutto quello che vedo è erba e bianco
baby, stai vivendo la tua vita, ma nigga, non la stai vivendo nel modo giusto
cocaina e bevute con i tuoi amici
vivi nel buio, ragazzo, non posso far finta
non sono graduale, qui solo per peccare
se Eva non è nel tuo giardino, lo sai che puoi
chiamami quando vuoi, chiamami quando ne hai bisogno
chiamami al mattino, sarò in viaggio
chiamami quando vuoi, chiamami quando ne hai bisogno
chiamami con il tuo nome, sarò in viaggio tipo
voglio vendere quello che stai comprando
voglio sentire il tuo culo alle Hawaii
voglio quel jet lag da scopare e volare
spararti un bambino nella bocca mentre sto cavalcando
oh, oh, oh, perchè io?
un segno del tempo, ogni volta che parlo
un centesimo e un nove, erano miei ogni settimana
che tempi, un dio benevolo stava splendendo su di me
adesso non posso lasciare
e adesso mi sto comportando come un’elitè
non voglio mai i niggas che sono nella mia lega
voglio scopare quelli che invidio, che invidio
cocaina e bevute con i tuoi amici
vivi nel buio, ragazzo, non posso far finta
non sono graduale, qui solo per peccare
se Eva non è nel tuo giardino, lo sai che puoi