Bitcoin: chi ne possiede di più?
Condividi35Quando il Bitcoin fu inventato, nel 2008, poche persone erano interessate.
Non si sarebbe mai pensato che il suo valore sarebbe cresciuto smisuratamente negli anni successivi.
Ancora oggi il Bitcoin continua ad accrescere il suo valore e oggi è un bene ambito da molti.
Chi ne possiede di più al mondo?
Scopriamolo in questo video!
Quando Bitcoin fu inventato nel 2008 da una misteriosa entità chiamata Satoshi Nakamoto poche persone erano interessate, ma negli anni successivi Bitcoin divenne una merce estremamente preziosa, raggiungendo il valore massimo di quasi 20 mila dollari nel 2017. Tuttavia poiché questa criptovaluta è necessariamente anonima, rimane avvolta nel mistero. Oggi rispondiamo alla domanda: chi possiede più Bitcoin?
Prima di tutto è importante avere una conoscenza di base del modo in cui funziona il Bitcoin. I Bitcoin sono individuabili tramite i cosiddetti indirizzi pubblici e sebbene questi indirizzi siano anonimi è possibile triangolare l’informazione sui contenuti e ipotizzare un potenziale proprietario. Tuttavia se sei un miliardario bitcoin probabilmente avrai diversi portafogli, ognuno dei quali può contenere indirizzi pubblici separati. Ciò rende molto difficile rintracciare le risorse bitcoin e individui, aziende e organizzazioni utilizzando solo i dati registrati sulla Public Block Chain.
L’unico indirizzo pubblico con il maggior numero di bitcoin appartiene a Huobi Exchange, che detiene più di 250 mila bitcoin equivalenti a più di 2 miliardi di dollari, ovvero l’1,41 percento di tutti i bitcoin in circolazione. Tuttavia, questa è una borsa non un individuo, quindi non permette di dimostrare chi possiede la maggior parte dei Bitcoin, con ogni probabilità la maggior parte dei bitcoin appartiene a Satoshi Nakamoto, il creatore di bitcoin che, secondo diverse stime, dovrebbe possedere almeno 1,1 milioni di bitcoin, ovvero più del 6 percento di tutti i bitcoin creati fino ad oggi, pari ad una fortuna di quasi 10 miliardi di dollari. Ma questa ipotesi è complicata dal fatto che Satoshi Nakamoto è quasi sicuramente uno pseudonimo per una persona o un gruppo di persone. Nessuno ha mai identificato l’identità di questa figura oscura e per rendere le cose ancora più misteriose nessuno di questi bitcoin originali è mai stato spostato negli anni. Molte persone credono che Satoshi Nakamoto sia scomparso, forse morto, lasciando inutilizzabili le chiavi private di questi 16 mila indirizzi pubblici. Alcune persone ipotizzano che la Bulgaria potrebbe detenere il maggior numero di bitcoin poiché ha confiscato quasi 200 mila bitcoin per un valore totale di 2 miliardi di dollari, tuttavia il governo lo nega, non vi è alcuna registrazione di utilizzo di bitcoin alla data di maggio 2017. Un comunicato stampa del SouthEast European Law Enforcement Centre ha annunciato che più di 200 mila bitcoin per un valore di 500 milioni di dollari, sono stati sequestrati dalle autorità bulgare; il bottino è stato sequestrato ad una banda della criminalità organizzata composta principalmente da cittadini bulgari, i membri di questo gruppo criminale avrebbero investito la maggior parte di soldi ottenuti da attività illegali in bitcoin allo scopo di nascondere le proprie tracce. In realtà cosa sia successo esattamente non è molto chiaro, il comunicato resta ancora valido e da molti anni non ci sono correzioni o chiarimenti nonostante l’attenzione dei media locali e internazionali. Tutto ciò significa che fino a prova contraria la Bulgaria detenga ancora questi bitcoin, allo stesso modo si dice che l’FBI possieda centinaia di migliaia di bitcoin confiscati a criminali, ma a differenza della Bulgaria questi attivi vengono costantemente venduti per acquistare valuta forte. Quindi l’FBI non accumula criptovaluta a lungo termine.
Roger Ver è così essenziale per la comunità delle criptovalute che gli è stato dato il soprannome di “Bitcoin Jesus”. Roger ha iniziato il suo viaggio con i bitcoin nel marzo del 2011, è stata la prima persona al mondo ad iniziare ad investire attivamente nelle startup bitcoin. Lui è responsabile del primo manifesto bitcoin al mondo e di annunci del primo grande sito web che accetta pagamenti in bitcoin, del finanziamento di società come BlockChain.info e molti, molti altri, insomma, Ver è un miliardario, è ancora il CEO di Bitcoin.com.
Indubbiamente due dei più ricchi cripto miliardari sono i gemelli Winklevoss, resi famosi dal film “Social Network”, è noto che citarono in giudizio il fondatore di Facebook per aver rubato la loro idea, i Winklevoss investirono parte di 65 milioni di dollari ottenuti da Zuckerberg in criptovalute quando un bitcoin costava solo 120 dollari. Forbes stima che il loro patrimonio netto combinato sia di circa 1,45 miliardi di dollari, naturalmente molto inferiore rispetto a quello di Zuckerberg, il loro vecchio compagno di classe che vale quasi 83 milioni di dollari. I gemelli Winklevoss avvertono, le banche di Wall Street hanno dormito al volante di bitcoin e criptovalute ciò ha aiutato gli investitori di bitcoin, “mentre non puoi comprare un pezzo di internet, puoi invece comprare effettivamente un pezzo di questo nuovo internet del denaro” hanno detto i gemelli. In definitiva, il loro obiettivo è che la comunità finanziaria tradizionale abbracci la criptovaluta come mezzo legittimo a corso legale.
Un altro grande attore nel mondo bitcoin è Gavin Anderson, collaborò con Nakamoto agli inizi e acquistò bitcoin quando ancora erano a buon mercato e sta usando la sua esperienza per sostenere il movimento di “Bitcoincash”. Bitcoincash è una variazione di bitcoin nata dopo uno scisma nel 2017, nel 2018 bitcoincash si divise a sua volta in 2 criptovalute: Bitcoincash e Bitcoinsv. Bitcoincash tenta di risolvere alcuni dei problemi posti da bitcoin originale, consente infatti più transazioni. Tuttavia il prezzo di bitcoincash è molto inferiore rispetto a quello del suo predecessore, i detentori delle grandi quantità di bitcoin stanno diventando una preoccupazione per gli investitori, possono far precipitare i prezzi venendo anche solo una parte delle loro partecipazioni e quelle vendite sono più redditizie ora che la criptovaluta è cresciuta di quasi 12 volte negli ultimi anni. Circa il 40 percento di bitcoin è detenuto da forse 1000 soggetti; ai prezzi attuali ognuno potrebbe voler vendere la metà delle proprie partecipazioni afferma Aaron Brown, ex amministratore delegato di AQR Capital Management. Inoltre questi detentori possono coordinare le loro mosse o anticiparle a pochi eletti, molti dei grandi proprietari si conoscono da anni, sono rimasti uniti dietro bitcoin durante i primi giorni in cui fu deriso. Potrebbero potenzialmente unirsi per affossare o sostenere il mercato.
Un altro che merita l’onore di essere menzionato è Chris Larsen, ha fatto fortuna con le criptovalute con un patrimonio netto di circa 8 miliardi di dollari, sfruttandone l’utilizzo da parte delle banche. E’ presidente esecutivo e cofondatore di Ripple, che utilizza la tecnologia Block Chain e rappresenta un sistema per verificare e registrare le transazioni di tutti i tipi di risorse, inclusa la propria valuta XRP. Ha uno storico impressionante nello sostenere i vincitori della tecnologia, ma con ogni probabilità, la maggior parte dei miliardari bitcoin del mondo resteranno totalmente anonimi.
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