Prelievo forzoso, ieri come oggi: il caso di Giuliano Amato
Condividi211Prelievo forzoso sui conti correnti
Ogniqualvolta la crisi economica subisce un peggioramento e quindi i mass media, Internet in primis, ne parlano abbondantemente, torna alla ribalta il tema del prelievo forzoso sui conti correnti, molto temuto dai correntisti italiani quanto dai correntisti stranieri.
Questo succede perché c’è stato un precedente del governo Amato del 1992.
Prelievo forzoso: quando temerlo
Giustamente, non va giù a nessuno, che il proprio denaro, magari guadagnato col sudore della fronte, venga prelevato forzatamente dallo Stato in cui si vive per fare cassa, a prescindere dall’urgenza dichiarata alla quale fare fronte; men che meno se lo Stato in questione ha sperperato il denaro dei contribuenti per anni, magari per decenni, per una cattiva gestione politica o anche per eventi di forza maggiore, o presunti tali.
Quando le incertezze sul piano economico, sociale e politico si fanno più insistenti, i comuni cittadini hanno paura e, in casi estremi, corrono in banca a prelevare il denaro anche in grandi quantità, in special modo se fiutano che potrebbe avere luogo un prelievo forzoso a favore delle banche entrate in crisi che, indirettamente, potrebbero mettere in crisi l’intero Stato.
Di fatto il bail-in, di cui tanto si è sentito parlare in tempi recenti, è stato introdotto, sotto richiesta dell’UE, proprio al fine di risanare le banche attraverso i soldi degli azionisti, degli obbligazionisti e dei correntisti, in ordine di approvvigionamento, ossia ricorrendo ai correntisti solo in ultima istanza e solo per le eventuali eccedenze al di sopra del tetto di 100.000 euro, importo non a caso coincidente con la soglia di protezione dei fondi di tutela dei depositi, in sostanza il FITD e l’FGD.
Ma quanto è probabile il prelievo forzoso?
In realtà non si può non constatare che, nella pratica, è molto improbabile che avvenga un prelievo forzoso sui conti correnti, in quanto, tra le varie conseguenze, ciò metterebbe in cattiva luce la classe politica al governo, imbastendola di una impopolarità senza eguali. Insomma nessuno può dimenticare chi gli sottrae all’improvviso del denaro dal suo conto e non importa di quale colore politico si faccia parte.
Ciononostante va però anche ricordato che un prelievo forzoso sui conti correnti ha già avuto luogo in Italia in passato, esattamente nel 1992, quando il Governo presieduto dal premier Giuliano Amato diede il via libera all’infelice operazione senza preavviso e quindi, come un fulmine a ciel sereno, i correntisti italiani si videro sottrarre lo 0,60% dei loro averi, ossia il 6 per mille di quanto depositato; si parla di somme ragguardevoli per depositi consistenti, ma importanti anche per chi non aveva molto in banca. Allora fu soprattutto il principio di “violazione” dei conti per appropriarsi dei soldi degli Italiani a destare scalpore, ad indignare e a gettare le basi di una paura, più che giustificata, che il fatto si possa ripetere in futuro, di nuovo all’improvviso e senza possibilità di difesa o quantomeno di replica.
Cosa dice Amato del prelievo forzoso del 1992
Ma come si giustifica oggi l’ex presidente Giuliano Amato su quello che decise nel 1992?
Ecco le sue parole rilasciate durante un’intervista per Corriere:
«Fu un male necessario. Serviva una prima manovra correttiva da 30 mila miliardi di lire e avevo passato la notte a discutere con i tecnici del Tesoro e delle Finanze come trovare gli ultimi otto. Mi offrivano di alzare l’Iva, ma avrebbe fatto salire ancora l’inflazione; o di agire sull’Irpef, ma avrei alzato le tasse sui ceti più deboli. Fu allora, alle 4 del mattino, che Giovanni Goria (ministro delle Finanze, ndr) mi prese da parte e mi chiese se poteva studiare il prelievo».
Lei che rispose?
«E studialo! Ma, aggiunsi, prima senti cosa ne pensa Ciampi».
Ma Ciampi fu d’accordo? Ecco la risposta di Amato:
«Il mattino dopo c’era Consiglio dei ministri. Goria arrivò verso mezzogiorno e sedette all’altra estremità del tavolo. Allora feci un errore di avventatezza, perché gli sillabai sottovoce: ‘Hai par-la-to con Ciam-pi?’. Speravo leggesse le mie labbra. Lui fece cenno di sì, chissà che aveva capito. Gli detti la parola e la misura passò. Ciampi probabilmente avrebbe sconsigliato, ma non sapeva niente!».
Clamorosamente veniamo a scoprire quindi che una delle decisioni più complesse del ventesimo secolo è stata l’esito di un semplice malinteso.
Come avvenne il prelievo del 1992
Il prelievo forzoso del 1992 avvenne, precisamente, su tutti i depositi bancari italiani, grazie ad un decreto legge di emergenza emanato, incredibilmente, il giorno dopo il prelievo, ossia l’11/07/1992, resosi necessario, a dire della classe dirigente del tempo, per la crisi che attanagliava i mercati e per la grave speculazione che interessava la Lira di allora. Portò infatti nelle casse dello Stato ben 11.500 miliardi di lire. Lo stesso decreto prevedeva altre misure drastiche, quale quella dell’innalzamento dell’età pensionabile, quella dell’imposta straordinaria sugli immobili (in seguito trasformata in ICI) e quella della tassa sul medico di famiglia.
Quindi cosa dobbiamo aspettarci?
Cosa dobbiamo aspettarci a questo punto per l’anno 2021 e per gli anni che verranno?
Non si tratta solo di allarmismo: il prelievo forzoso sui conti è possibile, sebbene molto improbabile considerando anche che oggi è stato introdotto il meccanismo del bail-in per contrastare più efficacemente il problema del fallimento delle banche, a volte visto dall’opinione pubblica come naturale conseguenza di gestioni scellerate da parte dei diretti responsabili degli Istituti, prevenibile con maggiore serietà e maggiore attenzione verso i correntisti invece che verso il proprio tornaconto.
Bisogna anche sottolineare il fatto che, seppure un vero e proprio prelievo forzoso non avvenga da circa 25 anni, nel corso del tempo sono state introdotte delle forme di mini-patrimoniale, ossia di misure per il prelievo di denaro, a favore dello Stato, in percentuale dei patrimoni degli Italiani; l’imposta di bollo per i conti deposito, ad esempio, prevede infatti che lo Stato faccia cassa con lo 0,20% del capitale investito in un conto deposito vincolato.
Va infine sottolineato che, per quanto indigesto sia un eventuale prelievo forzoso sui conti correnti, esso è considerato perfettamente legittimo dall’Unione Europea, essendo compatibile con la normativa che prevede che gli Stati membri possano attingere al denaro dei cittadini per far fronte ad emergenze di un certo livello, che richiedano misure eccezionali.
Considerazioni finali
Oggi come oggi, comunque, per quanto precedentemente esposto, corrono un rischio più concreto, seppure sempre estremamente ridotto, i conti con depositi superiori a 100.000 euro, una cifra limite di cui non dispongono molti risparmiatori italiani, sempre più provati dalla crisi e dalla pressione fiscale, e quindi sempre più poveri.
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9 comments
Ma voi credete veramente alla storia di Ciampi?…ma dai!!!!…..una cosa così importante non si mima con le labbra!!!!
Ho chiuso il mio ultimo conto corrente nel 1992 quando ho capito che il sistema e’ taroccato…..non potete fidarvi degli usurai perche’ questo sono le banche….guardate bene quello che firmate nel semplice contratto (con-tract: “con” = “truffa”, tract e’ il tratto della penna con cui firmate nel riquadro chiamato killbox secondo il back book of law dizionario del diritto internazionale….ve lo dicono in faccia che vi inculano e che firmate la vostra condanna a morte con penna nera pure se ci fate caso)
I vostri soldi NON sono piu’ vostri diventano parte della riserva della banca
NON LAMENTATEVI SIETE SEMPRE STATI LORO COMPLICI CHE LO VOGLIATE O NO!!!!!
sono secoli che dico che se tutti chiudessero i conti crollerebbe tutto in 2 giorni e senza violenza
ma tutti hanno sempre obiezioni…vi sta bene!!!!
NATURALMENTE NON CE L HO CON CHI FREQUENTA LA PIATTAFORMA MA E’ UN DISCORSO GENERALE
B Brecht diceva che rapinare una banca e’ un crimine da poco rispetto al fondarne una aveva ragionissima…..bisogna anche sparare in pancia ai direttori e vediamo chi continua a fare quel lavoro di merda….sanguisughe sckifose nessun compromesso……. mai piu’!!!!
Ne so qualcosa!!! Quel brutto top di fog..
Amato e’ stato uno dei tanti criminali italiani!!!!
Intollerabile per me accettare di ascoltare le parole del vice presidente della Corte Costituzionale,sul Corriere….proprio lui in questo Golpe.Lo conosciamo da sempre dal PSI di Craxi.Il dottor Sottile……Se non le hanno cancellate andatevi a vedere le immagini di “telefono giallo” con Corrado Augias in seguito all abbattimento del aereo di Ustica.Non perdetevelo una performance indimenticabile.OraLUI l uomo di scorta della Repubblica( sic vocavit Giuliano Ferrara) e’ li’ ,e noi in dittatura.INACCETTABILE PER ME.
Grazie per i commenti!!
Grazie Morris per il tuo consiglio di qualche giorno fá ho già provveduto per portare via i miei risparmi dalla banca✌️
Lo hanno già fatto e lo faranno ancora. Draghi ha già parlato di tassare nuovamente chi possiede la prima ed unica casa e ne vedremo delle belle, ovviamente sempre a scapito nostro. Niente di nuovo! Purtroppo
Questo paese è ridotto così male perché è stato sbranato come cane da disonesti politici. Uno di questi fu Giuliano Amato (che Berlusconi voleva come Presidente della Repubblica) che di notte senza dire nulla a nessuno mise il prelievo forzoso del 6 per mille sui nostri sudori, mentre lui segretamente aveva trasferito all’estero i suoi capitali.
Un altro caso fu Prodi che con questa moneta criminale ci ha ridotto a terra con un cambio allucinante, poi Monti (imposto da Bruxelles) che portò la macelleria sociale nel paese massacrando di tasse disumane il popolo e il ceto medio.
Come vedete hanno sempre fatto i froci con il culo degli altri comportandosi da comunisti con i beni degli altri e da capitalisti con i beni loro.
Ora San Draghi completerà l’opera di disfacimento del paese!