Intervista a Riccardo Rocchesso: 100 giorni da leoni
Condividi182Morris San ha intervistato Riccardo Rocchesso il 28 Aprile 2021 Riccardo Rocchesso, 36 anni, Venezia. Esperto di web Marketing e gestione di impresa, si specializza negli anni anche come digital strategist. Qualche anno fa decide di seguire la sua vocazione nel portare informazioni reali, vere, dando voce a chi viene censurato dal sistema. Co-fondatore del giornale La Nuova Padania, trova la sua dimensione con 100 Giorni da Leoni il cui motto è proprio “La battaglia per la Verità”. Scopo principale è uscire dal coro, portando finalmente la democrazia in una testata giornalistica. Recentemente diventa presidente dell’omonima associazione culturale volta proprio a rendere possibili i progetti perseguiti dal giornale. Ad oggi 100 Giorni da Leoni risulta essere un faro nel panorama dell’informazione indipendente e conta milioni di visualizzazioni.
La Storia di Riccardo Rocchesso
Morris San: Per chi non ti conosce, chi è Riccardo Rocchesso? Descriviti Riccardo Rocchesso: Sono una persona che da 20 anni combatte continuamente “sulla strada” per queste tematiche. Ringrazio ufficialmente Massimo Mazzucco, una delle prime persone che mi ha “svegliato” da giovane grazie ai suoi video, ai suoi documentari e ai suoi film. L’ho intervistato varie volte e di questo sono davvero contento. Ringrazio anche Giulietto Chiesa, di cui abbiamo celebrato l’altro giorno l’anniversario della morte. Sono una persona che ha lavorato nel web marketing, con portali e-commerce e social network. Ad un tratto nella mia vita si è presentata l’opportunità di creare un giornale locale e da lì è iniziata la mia avventura. Ho abbandonato il mondo del marketing – delle aziende e delle corporation – per darmi al giornalismo. Mi è stata offerta la possibilità di rifondare La Padania insieme all’ex-direttrice Stefania Piazzo. E’ stata una fatalità nel momento in cui è avvenuto il lockdown per il coronavirus. Questo giornale mi ha dato l’opportunità di dire la mia: ho potuto rendere fruibile e pubblico tutto ciò che in 15 anni avevo sempre pensato. Questo ovviamente ha creato delle situazioni positive e anche negative che poi mi hanno portato a creare 100 Giorni da Leoni. Morris San: E’ fantastico, perché quando fai il giornalista o gestisci una testata poi scopri un po’ quale sia il “Matrix”. Scopri alcune fonti ed informazioni ma poi quando accendi il mainstream vedi l’esatto contrario.
Riccardo Rocchesso: gli inizi
Morris San: Quando è iniziata la tua avventura in questo mondo? Cosa ti ha spinto a dire “mi piacciono questi argomenti, li approfondisco e li studio?” Riccardo Rocchesso: Guarda, è stato l’episodio del 2001, ed è stato un po’ come nel 2020: ha creato una seconda ondata di “risvegliati”. Io sono dell’85 e nel 2001 avevo 16 anni. Ricordo che quando successero gli eventi dell’11 Settembre ci sono rimasto male come tutti, ma con il passare dei giorni ho iniziato a farmi qualche domanda: perché una cosa del genere? perché ci sono queste strane incorrettezze? E poi l’antifisica, lo scientismo che si stava avvicinando… Da lì vai a scavare e si è aperto un mondo: apri una porta, poi un’altra e un’altra ancora. Credo che sia qualcosa che hai già dentro. Io fin da piccolo ho sempre avuto un’ottica un po’ diversa: leggevo i libri di storia ma non mi quadravano molto. Io ero molto bravo in storia, mi piaceva molto studiare ma mi rendevo conto che non ce la contavano proprio giusta. Pensavo che la storia la scrivessero i vinti. Nel 2001 è iniziata questa mia avventura, rimasta congelata perché solo dentro di me. Nel 2020 grazie al coronavirus sono riuscito a portarla al grande pubblico, che sta diventando davvero grande perché abbiamo fatto 2 milioni di visite in 2 settimane. Morris San: Mi ricordi la mia storia, perché anche io ero un po’ come te. Sono sempre stato appassionato di queste cose. Io dico sempre “dove non vi è logica vi è menzogna”. Devi sapere che quando ci fu l’attentato c’era il sindaco Giuliani, grandissimo amico di Donald Trump, che mise a tacere tutto. Quando hanno aperto l’inchiesta familiare per “scavare” fu uno tra i primi a dire “no, non possiamo dare queste informazioni”.
Riccardo Rocchesso e La Nuova Padania
Morris San: Cosa è successo con la Nuova Padania? Riccardo Rocchesso: Con la Nuova Padania è successo che pensavo che fosse un giornale indipendente, ne ero co-fondatore. Inizialmente eravamo in due e avevo carta bianca: mi hanno detto “scrivi ciò che ritieni giusto e vai avanti per la tua strada”. Questa tipologia di scrittura redazionale ha portato molti clic al sito. Ma quando arrivano molti clic arrivano anche le attenzioni di altri giornali ed influencer. Siamo finiti su Wikipedia e sul Foglio per le nostre indagini, abbiamo fatto parecchie cose buone. Ma ci hanno anche massacrato e tartassato per alcune tipologie di articoli. Ho notato che dall’altra parte, con la mia socia, non c’era tutta questa volontà di fare la “guerra” allo Stato. Questo ha portato ad un distacco, perché se non avessi cambiato l’editoriale avrei dovuto pensare ad altre strade. Nel frattempo con Luca Teodori ho fondato 100 Giorni da Leoni. Questo è stato un ulteriore motivo di frattura perché inizialmente uscivamo su La Nuova Padania, ma alcune argomentazioni come i vaccini non piacevano molto e quindi le strade si sono divise. Ho avuto successo con 100 giorni da leoni che ha avuto risultati x10 rispetto a La Nuova Padania, che comunque ci ha dato molta visibilità. Mi dispiace perché vedere un giornale indipendente avvicinarsi subito al mainstream senza prima combattere mi ha fatto molto pensare su cosa sia il giornalismo in Italia.
Argomenti scomodi
Morris San: Quand’è che hai toccato quell’argomento o quel nervo scoperto che ti ha fatto pensare “non dovevo dire quelle cose”? Riccardo Rocchesso: Verso l’esterno il 5G. Ne parlavo con Il Greg in un’intervista con Mazzucco l’anno scorso. Si parlava già di vaccini anche se non se ne sapeva ancora molto. Però se toccavi l’argomento 5G arrivavano e-mail strane da enti strani, iniziavo a ricevere shadow ban. Ho notato che un’altra cosa di cui non si poteva assolutamente parlare male era la Lega. Noi eravamo La Padania rifondata, ma una Padania rimasta sull’ottica dell’autonomia, quindi eravamo contro la Lega di Salvini. Morris San: Salvini il comunista? Riccardo Rocchesso: Beh, Salvini è stato comunista, al Leoncavallo girava con le magliette. E’ stato il presidente dei comunisti padani e il resto è storia. Mi dispiace che sia diventato un po’ il Grillo della situazione ma era predisposto per farlo, un po’ come Renzi e come altri. Morris San: Sul 5G devi sapere che hanno fatto una legge in tutto il mondo, in Spagna, in Inghilterra e in altre nazioni: non puoi parlare del 5G. E già ti fa capire che c’è qualcosa di vero. Io l’ho spiegato sul mio canale: ogni volta che mi censuravano io continuavo sulla mia strada, perché significa che è la strada giusta. Riccardo Rocchesso: E’ ovvio che c’è qualcosa. Io ricordo le mail che mi arrivavano, che ti assicuravano che non c’era nessuna correlazione. Ricordo il servizio de Le Iene con Marcianò, che hanno massacrato. E’ stato anche poco furbo nelle risposte, loro sono lì per quello. Ma il fatto che ci fosse una possibile correlazione li faceva andare via di testa. Io non so, non credo, però mi sono reso conto che il 5G era davvero un argomento off limit.
La fondazione di “100 Giorni da Leoni”
Morris San: Perché hai voluto fondare 100 Giorni da Leoni? Cosa ti ha spinto a lavorare sui video? Riccardo Rocchesso: L’evoluzione è stata questa: nella Nuova Padania tante persone avevano una connotazione leghista e questo per me era un limite, perché ogni volta dovevo spiegare che non era un giornale della Lega. Mi dava un’aura con le altre testate ma a livello one-to-one, con le persone, mi bloccava un po’. Sono stato inglobato in questo progetto ma volevo creare una cosa che fosse più “mia”, quindi mi sono spostato sui video perché la comunicazione video è molto più efficace. Poi faccio entrambe le cose, ho sia il blog che i video. In più ero libero di poter snocciolare alcune tematiche senza blocco o censura interna. Averlo fatto è stato un successo. Morris San: Come mai questo titolo, “100 Giorni da Leoni?” Che significato ha? Riccardo Rocchesso: E’ ovviamente un richiamo a quella frase storica. In questo periodo storico secondo me non c’è da fare un giorno da leoni, ma un centinaio, come minimo, per poter provare a combattere un po’. Mille sarebbe stato un po’ impegnativo [ride]. Inizialmente volevamo fare solo 100 puntate, vedere come andava, poi alla centesima abbiamo continuato.
Le restrizioni e l’opposizione
Morris San: Cosa ne pensi delle attuali restrizioni e dell’opposizione al governo? Riccardo Rocchesso: Non do’ la colpa a loro per le restrizioni, ma ai cittadini: non ci sarebbero restrizioni se i cittadini si ribellassero a queste. Abitando in Veneto ci rendiamo conto che qui le persone sono davvero ligie al dovere, grandi lavoratori. Ufficialmente arriviamo da una forte influenza democristiana. Molti capisaldi della chiesa cattolica apostolica romana vengono dal Veneto, quindi c’è molta obbedienza. Questa obbedienza però è diventata secondo me allucinante. Io abito in campagna e ho due cagnolini che porto fuori ogni tanto, e vedo la gente camminare in mezzo al verde con due mascherine. Zaia ha cavalcato quest’onda e sono stati creati dei mostri, persone irrecuperabili. Si dice solo “dai che ci vacciniamo tutti, veloci”. La vaccinazione sta andando fortissima qui. Zaia si è rivelato il numero uno da questo punto di vista.
Il presidente del Veneto
Morris San: Parliamo di Zaia, questo signore che esce dalle discoteche e che è diventato presidente del Veneto. Riccardo Rocchesso: Con la Nuova Padania ho fatto un articolo sulle conferenze di Zaia dicendo che aveva una visione della democrazia assimilabile a quella della Corea del Nord. Non l’avessi mai detto, sono finito su tutti i giornali locali: “il giornale leghista che attacca Zaia”. Ovviamente con la Nuova Padania, quindi figurati. Lì ho capito la potenza che ha questo personaggio. E’ cambiata un po’ la situazione. Ma siamo troppo indietro. Vedo che nel sud Italia c’è un risveglio più veloce. Qui in Veneto credo che sia più dura e difficoltosa. Ma io sono in Veneto, 100 Giorni da Leoni parte dal Veneto e quindi alla fine crei anche qualcosa di particolare.
La frase sul nuovo ordine mondiale
Morris San: Parlando di Zaia come interpreti la sua frase sul nuovo ordine mondiale? Riccardo Rocchesso: Se la fa sfuggire ogni tanto, sono quei lapsus che vengono fuori. Credo che siano voluti. Parlando tanto durante il giorno a volte ti capita di avere momenti di debolezza in cui racconti la verità. Questa verità secondo me viene raccontata sempre più spesso e volentieri, come “i vaccini non funzionano, ne arriveranno altri, è una volontà superiore, si vuole arrivare a certe cose come il Great Reset etc.” E alcuni governatori anticipano. Ne parlava già Bush nel 1989 del New World Order. Secondo me ne parlano per anticiparci nella finestra di Overton. Iniziano già a dirci quello che accadrà fra due anni. Ho paura del fatto che oggi si parli già di quarta ondata. Vuol dire che i vaccini avranno un’influenza su questo. Morris San: L’ho spiegato al mio TG: Biden ha detto che il primo paese al mondo per numero di vaccinazioni è l’America. E poi c’è l’India. In india con l’ondata indiana hanno vaccinato 100 milioni di persone. In America 207 milioni. E oggi Biden dice “toglietevi la mascherina”. Dalle fonti che possiedo so che i contagi della terza ondata arriveranno da persone vaccinate. Io su una piattaforma indipendente posso dirlo. Bisogna aver paura. Questi signori che escono dal Gruppo Bilderberg hanno detto che ci dovremo vaccinare per sempre. L’ha detto Draghi, non l’ho detto io.
Il coprifuoco in Veneto
Morris San: Se non ho capito male tu ora sei in coprifuoco. In Veneto è alle 10 di sera. Come funziona? Riccardo Rocchesso: Prima in Veneto il coprifuoco prima era alle 18.00, perché chiudevano le osterie. Il veneto è un popolo di grandi frequentatori, alle 18.00 c’è l’ultimo spritz e l’ultimo bicchiere di vino e poi si va a casa. Il coprifuoco era già molto prima. Alle 7 di sera non c’era più una macchina in giro. Riguardo a quello che hai detto prima, credo che chi si andrà a vaccinare sarà veicolo di queste nuove pandemie, come secondo me è già successo a Bergamo, perché secondo me a Bergamo è successo qualcosa di diverso dal resto del mondo. Morris San: Sai che 3 mesi prima erano stati vaccinati? Riccardo Rocchesso: Certo che erano stati vaccinati, e anche pesantemente. Ricordo gli articoli di giornale di queste code di persone anziane che andavano a vaccinarsi. Però questa è una cosa che ci ha bloccato. Non potevi assolutamente dirlo a Marzo dell’anno scorso. Morris San: Da un po’ di tempo tocchi certi argomenti e intervisti personaggi scomodi. Qualcuno ha già bussato alla tua porta? Riccardo Rocchesso: Non direttamente a me ma alla mia ex-socia, l’hanno convocata. E di lì a 3 mesi c’è stata la mia fuoriuscita. Non so se mi controllano, ma mi guardo sempre intorno e noto che c’è un’attenzione particolare nei miei confronti delle forze dell’ordine. Io ho sempre detto quello che pensavo anche in faccia a loro anche se non mi è mai giovato a livello di amicizie. Per un certo punto di vista mi stimano per quello che sto facendo e non dobbiamo pensare che tutte le forze dell’ordine siano corrotte, anzi. Ce ne sono tanti che ci stanno dentro e non vedono l’ora che troviamo il coraggio di cambiare le cose.
Riccardo Rocchesso e il piano B
Morris San: Hai considerato un piano B? Riccardo Rocchesso: Scappare, andare via in una zona del mondo che sia agevole. Ma il mio piano B è quello di creare un nuovo mondo, un new world order fatto da noi, dai cittadini. Le competenze e le conoscenze ci sono. Creare una nuova tipologia di società. Il piano B che intendevi tu, che per me è il piano C, è scappare, emigrare e penso che tutti quanti noi ci stiamo pensando. Morris San: Anche io sto lavorando ad un progetto off-grid che si chiamerà La Resistenza, il Club del 3%. Dagli studi che ho fatto solo un 3% è risvegliato. Il 97% è non pensante. E’ quello che Giovanni Cianti chiamerebbe “la mandria umana”. Ha scritto un bel libro, te lo consiglio. Riccardo Rocchesso: E’ quello che sto facendo anche io; magari fra qualche mese uniremo le nostre forze. Morris San: Hai detto la cosa giusta, creare un nuovo mondo fatto di esseri pensanti. Non bisogna combattere adesso, perché altrimenti perderesti. Perché non combatti contro un poliziotto o un militare, ma combatti contro il tuo vicino di casa, pronto a chiamare i carabinieri perché magari hai invitato a cena due amici. A me fanno paura queste persone. Riccardo Rocchesso: Ne parlavo ieri sera con il professor Lamendola, che è un grande cattolico. Diceva che dovremmo avere grande pietà di queste persone. E’ vero, ma c’è da dire che le persone di cui dovremmo avere pietà sono quelle che ci fregheranno. Spero che riusciremo a creare un mondo che sia un po’ come una piccola Atlantide. Ci sto lavorando io come tanti altri. Un giorno ci sarà un exodus – c’è scritto anche nella Bibbia – e come i cristiani nelle catacombe riusciremo a creare un nuovo mondo. In questo mondo, che sta andando ad implodere, non voglio entrare, non voglio neanche sporcarmi l’anima con questa gente.
Riccardo Rocchesso sul futuro dell’Italia
Morris San: Come vedi l’andamento dell’Italia da qui in poi? Riccardo Rocchesso: Sarà un disastro e non ce ne rendiamo neanche conto. In Italia abbiamo la fortuna di essere benestanti, qui al nord soprattutto ma anche al sud. Abbiamo messo via i soldi tramite i risparmi dei nonni… Tra poco ci renderemo conto che quando salterà il turismo salterà tutto. Le aziende ora sono congelate e i licenziamenti sono fermi. Ma da Settembre ci saranno 3 mesi di caos: manifestazioni, blocchi del traffico, suicidi, omicidi, violenze fra cittadini, delazioni, battaglie tra poliziotti. Ci sarà il governo del caos. Quello che loro probabilmente vogliono, perché nel caos è facile creare nuove soluzioni. Sarà una fase transitoria per portare finte soluzioni e lì darà il colpo di grazia. Morris San: Problema reazione-soluzione Riccardo Rocchesso: Esatto. E Trump è uno di quelli secondo me Morris San: Parli con un ex-fan di Trump che ha letto tutti i suoi libri perché lui è un immobiliarista come me. Trump fa parte del deep state. Potrei farti mille esempi. A parte la figlia, che ha detto “andate a vaccinarvi” con tanto di foto, instagram e cose varie. Ma i vaccini chi li ha portati? Li ha portati Trump. E oggi chi sta dando 100 dollari per vaccinarsi? Un grande amico di Trump, che è nei repubblicani. Ti potrei fare mille esempi. Il genero chi è? Kushner. E da dove esce? Dal gruppo Bilderberg. Riccardo Rocchesso: Io ho creduto a Trump per qualche momento perché ha fatto delle dichiarazioni… Poi ho visto che progressivamente accettava la sconfitta come aveva fatto Gore anni fa contro Bush che aveva vinto le elezioni. E poco dopo c’è stato l’11 Settembre, quindi anche Bush si è reso conto a cosa serviva la sua vittoria. Ricordiamoci che Trump è con i repubblicani, e come dicevi tu all’inizio Rudy Giuliani, che era il suo avvocato, non ha detto nulla sull’11 Settembre. E uno che non dice nulla sull’11 Settembre può cambiare il mondo? Morris San: Un modo per riconoscerli è la mascherina nera. Quando ho visto Trump per la prima volta con la mascherina nera ho detto “ok, ha accettato il nuovo ordine mondiale”. E’ così. Riccardo Rocchesso: Come Salvini, ti ricordi? Salvini è passato dal non avere mai la mascherina a farsi i selfie e ad averne due, in macchina da solo. Morris San: Perché a loro viene promesso l’1%. Sanno già quello che accadrà. C’è un passo nella Bibbia molto bello, che dice “non puoi combattere con le armi l’ira di Dio.” E’ solo questione di tempo.
Dove trovare i contenuti di Riccardo Rocchesso
Morris San: Parliamo un po’ del tuo canale Abbiamo un sito e lì trovate tutti i nostri contenuti. Youtube lo stiamo abbandonando, abbiamo 3 o 4 canali che ci giochiamo “a random”. Sul canale Youtube abbiamo 20.000 fan ma appena sbagli parola ti bloccano quindi è stato abbandonato. Stiamo utilizzando Facebook: ci sta lasciando parlare ma non so quanto durerà. Però abbiamo Telegram: io conto molto su Telegram, stiamo arrivando a 10.000 iscritti. In più ho realizzato l’associazione, faremo delle scuole, stiamo creando molte cose e ci sarà la possibilità di associarsi a 100 Giorni da Leoni pagando una quota annuale e lì daremo delle grosse novità a cui stiamo lavorando. Però già da Lunedì prossimo attiveremo l’iscrizione ufficiale. Sabato saremo in piazza insieme a Silvana De Mari, a Cunial e a grandi esponenti del nostro mondo, a battagliare per il primo maggio, quindi siamo in piazza a Milano in P.zza Sempione.
Il messaggio di Riccardo Rocchesso
Morris San: Un messaggio di pace per gli Italiani prima di salutarci. Un messaggio di pace e di stimolo su quello che devono fare o su cosa devono fare in futuro. Vorrei che gli italiani prendessero il telefono e chiamassero i loro nonni – quelli che sono ancora vivi – e chiedessero com’era. Vorrei che ascoltassero i racconti dei loro nonni. Chiederei agli italiani di fare un piccolo sforzo e ricordarsi che meno di 100 anni fa qui in Italia c’è stata una cosa simile. E quello verso cui noi stiamo andando è decisamente peggiore. Loro stanno facendo gioco forza sul fatto che noi siamo un branco di pecore. E’ vero perché stanno giocando su questo. Israele è un esercito, la Cina lo è già quindi è su di noi che si gioca questa guerra nuova. E su di noi stanno vincendo facilmente. Però vorrei che chiamaste i vostri nonni e vi faceste raccontare di come era negli anni 30 e 40 perché ci stiamo entrando a capofitto e non ce ne rendiamo conto. Morris San: Bel messaggio Riccardo. Intanto invito le persone ad iscriversi sul canale YouTube. E’ stato un piacere averti come ospite. Sappi che noi siamo un’arca digitale dell’alleanza e saremo sempre felici di condividere i tuoi contenuti. Riccardo Rocchesso: Grazie Morris, io ti rinnovo l’invito a venire ospite da noi il prima possibile e quindi è giusto che tutti quanti ci diamo una mano. Mi ha fatto molto piacere parlare con te e ci rivedremo a breve su 100 Giorni da Leoni. Ciao ragazzi! Potrebbe interessarti anche Morris San live: social e censura con 100 Giorni da Leoni
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11 comments
Intervista di quando ancora Morris non aveva capito che 100 Giorni da Leoni é un progetto dell’ AISI…
Dio, che tempo-linea che stiamo vivendo..! xD
Un progetto dell’ AISI? Mi puoi spiegare meglio, per favore? Grazie.
Ciao grande Morris buongiorno. Grazie di aver fatto questa bella intervista a Riccardo Rocchesso di 100 giorni da leoni e lo riseguo su youtube.
Mi ero cancellato dalla sua pagina perché per le ultime elezioni nazionali di agosto, faceva sempre le interviste a chi si era candidato, specialmente al dottore Montanari che dopo le ultime cose gravi che ha detto a chi come me non è andato a votare, si è astenuto, pensavo che facesse parte del sistema ma grazie a questa intervista ho capito che il grande Riccardo è ancora puro e combattivo.
Io da oggi purtroppo non condividerò più i tuoi video su twitter e Facebook perché la gente, il 97% e la maggior parte degli iscritti a questi social sono degli illici inferiori purtroppo. Condividerò solo su WhatsApp ai miei amici stretti. Buona giornata un abbraccio fraterno
Che Dio li converta e li illumini.
Bravi ragazzi insieme si può
non so perché ma di questo ragazzo non mi fido!sesto senso??boh
Bravo Morris, seguo Riccardo da tempo Bravi! Anch’io ero un fan di Trump e mi ha deluso molto…
grazie Morris tu e Riccardo con cui condivido le battaglie qui in Zaiastan mi state tenendo compagnia fin dallo scorso anno
spero di rivedervi presto insieme a parlare di progetti per il nuovo mondo
Son contento della spiegazione riguardo la Nuova Padania. In effetti all’epoca avevo scritto molte email a Fontana, Gallera, Calderoli, alla Lega, senza mai risposta. Quindi ho provato con la Nuova Padania scrivendo una lettera di protesta a fine agosto 2020 essendo indignato per il continuo spazio che davano a Crisante e per il connubio con Zaia. Avevo citato anche le cure sbagliate per mancanza di autopsie a bergamo, l’aspettative del vaccino e la negazione delle cure domiciliari. Con mia sorpresai la lettera fu pubblicata ma con la solita immagine dei camion di Bergamo, mi fu dato del negazionista che viveva su Marte, . Al che risposi che la Nuova Padania era un giornaletto globalista, nè nuovo nè padano. Ma mi chiedevo cosa ci facesse Rocchesso che vedevo che partecipava alle manifestazioni di quel periodo.
Con gli italiani tutti vaccinati, compreso i bambini e le donne in gravidanza, tra qualche anno la sostituzione etnica sarà completa e sarà impossibile vivere in Italia.
Dispiace anche a me che Salvini sia diventato una marionetta in mano a infiltrati (forse Giorgetti) capitano di sventura, colui che ha colpito al cuore la Lombardia, il cuore pulsante dell’Italia. più del governo meridionalista di Conte. La Lombardia ha il record di vaccinati, avrà il record di morti.
Grazie a Trump, grazie all’operazione Warp Speed!
Grande Riccardo, un saluto da Venezia!
Zaia 😡
Bravo!