Il Codice di Norimberga
Condividi127Il Codice di Norimberga consiste in una lista di 10 diritti stilata in seguito ai processi che hanno avuto luogo a Norimberga, in Germania, alla fine della Seconda guerra mondiale.
In particolare il Codice di Norimberga nasce dopo il cosiddetto “Processo ai dottori” tenutosi contro i medici nazisti che, nei moltissimi campi di concentramento, hanno messo in pratica torture sperimentali disumane su innumerevoli innocenti.
Sono quindi stati messi per iscritto 10 punti che stabiliscono qual’è il limite tra una sperimentazione lecita e una tortura, definendo inoltre quando una sperimentazione non può considerarsi regolare ed etica.
A tutelare questi diritti e la sicurezza e il benessere di chi decide di partecipare ad una sperimentazione, entra in gioco il Comitato Etico, un organismo indipendente istituito proprio con questo scopo.
Ecco i 10 punti del Codice di Norimberga:
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Il soggetto volontariamente dà il proprio consenso a essere sottoposto a un esperimento. Prima di dare il consenso, la persona deve conoscere: natura, durata e scopo della sperimentazione clinica, il metodo e i mezzi con cui sarà condotta, eventuali effetti sulla salute e sul benessere della persona, eventuali pericoli cui sarà sottoposta. (Questo è alla base del concetto di “consenso informato”, ovvero di un consenso fornito in piena consapevolezza delle implicazioni di quello a cui ci si sta per sottoporre).
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L’esperimento dovrà essere tale da fornire risultati utili al bene della società; la natura dell’esperimento non dovrà essere né casuale, né senza scopo.
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Ci dovrà essere una pianificazione dell’esperimento sulla base degli esperimenti in fase preclinica in vivo, e sulla base della conoscenza approfondita della malattia.
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L’esperimento dovrà essere condotto in modo tale da evitare ogni sofferenza o lesione fisica o mentale che non sia necessaria.
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Non si deve eseguire la sperimentazione se a priori si è a conoscenza che tale sperimentazione possa causare danni o morte.
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Il grado di rischio da correre non dovrà oltrepassare quello dei vantaggi, determinati dalla rilevanza umanitaria del problema che l’esperimento dovrebbe risolvere.
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Si dovrà fare una preparazione tale da evitare che il soggetto abbia lesioni, danni o morte.
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L’esperimento potrà essere condotto solo da persone scientificamente adeguate e qualificate, con il più alto grado di attenzione verso la sperimentazione e l’essere umano.
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Nel corso dell’esperimento il soggetto umano dovrà avere la libera facoltà di porre fine ad esso se ha raggiunto uno stato fisico o mentale per cui gli sembra impossibile continuarlo.
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Durante l’esperimento lo scienziato responsabile deve essere pronto a interromperlo in qualunque momento se indotto a credere che la continuazione dell’esperimento comporterebbe probabilmente lesioni, invalidità o morte per il soggetto umano.
Cosa rimane oggi del Codice di Norimberga?
Tutti questi punti sono fondamentali e importanti, ma soprattutto sempre attuali.
Quello che il Processo di Norimberga ci ha lasciato è un codice regolamentato dalla legge in modo che non ci siano più dubbi su cosa si può fare e cosa no, e su quale sia il limite da non oltrepassare.
E sebbene nulla potrà mai compensare il male causato dai nazisti e ripagare adeguatamente tutte le vite spezzate, almeno oggi possiamo avvalerci dei nostri diritti e scegliere cosa non vogliamo che ci venga fatto!
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2 comments
pazzesco oggi tutti danno il consenso
Vera Sharav in un video dice chiaramente che si sta ripetendo la “soluzione finale” stavolta in scala globale visto che all’epoca IBM non aveva la potenza di oggi non ci erano riusciti!Il Codice di Norimberga è fondamentale per contrastare il piano di transumanesimo…….