Zucchero, il diavolo bianco dell’industria
Condividi102Lo zucchero piace a tutti e su tutto, ma questo non è un caso.
Il fatto che questo prodotto renda il cibo una dipendenza per alcune persone significa che potrebbe essere trattato quasi come una droga.
La nostra ricerca dimostra come lo zucchero sia effettivamente un qualcosa da ridurre e da cui guardarsi bene.
Le ricerche stanno fornendo risultati sempre più allarmanti relativamente al consumo esagerato di zucchero, che nasconde le proprie insidie in moltissimi alimenti apparentemente innocui, tutte le informazioni che seguono sono state tratte dagli studi effettuati da Università o Istituti scientifici la cui serietà è ben nota.
Anche se gli Stati Uniti detengono il primato nel consumo di zuccheri, la globalizzazione sta spingendo anche le altre nazioni a consumare in pratica le stesse tipologie di alimenti, con tutti vantaggi ed i problemi del caso, e tra questi uno dei principali inconvenienti deriva dall’eccessivo consumo di zuccheri, che purtroppo non causano soltanto l’obesità, ma sono anche fonte di una sterminata serie di problemi per il nostro organismo.
Uno degli errori di fondo nel quale cadono in molti è la convinzione che lo zucchero sia presente soltanto nei dolci, ma è un errore molto grave pensarlo, dal momento che lo zucchero è presente anche nelle bevande energetiche, nelle bibite, e può costituire in tal modo fino al 36% degli zuccheri totali assunti nel corso della giornata di un individuo.
Se le bibite sono “pericolose” in quanto ricche di zucchero, quelle gasate costituiscono un pericolo anche maggiore per il nostro organismo, secondo uno studio americano sembra infatti che esagerare con le bibite gasate ci porterà, con un aumento del rischio di ben il 30%, a dover poi combattere molto probabilmente con il diabete tipo 2.
Il fruttosio, molto usato come sostituto dello zucchero, può a sua volta avere effetti collaterali molto pericolosi per il nostro fegato, ma questo perchè il fruttosio naturale, che costituisce il dolce della frutta, viene profondamente modificato quando subisce i processi di produzione industriale, l’eccessiva raffinazione del prodotto infatti gli fa perdere fibre e nutrienti che aiutano il nostro corpo a gestire in modo corretto questo alimento, con il rischio di creare grossi problemi al nostro fegato, si sospetta infatti che il fruttosio sia tra i responsabili dell’accumulo di grassi nel fegato.
Una delle difficoltà a riconoscere lo zucchero riportato sulle etichette delle confezioni è costituita dai numerosi nomi che gli vengono attribuiti, sembra che ad oggi siano ben 61 le differenti denominazioni di questo alimento, ma stiamo parlando sempre della stessa cosa!
L’alto livello di zucchero nel sangue costituisce uno dei 5 fattori di rischio per le malattie cardiache, quelle del fegato ed il diabete, secondo il Journal of American College of Cardiology. L’insieme di questi problemi cronici vengono definiti “sindrome metabolica”, ed uno dei segni caratteristici che interessano il nostro organismo è costituito dalla formazione di adiposità addominali in base alle quali la circonferenza del girovita supera quello dei fianchi, se riscontrate su voi stessi questa circostanza è opportuno monitorare più attentamente la propria salute.
La quantità di zucchero giornaliera massima consigliata si aggira sui sei cucchiaini, in maniera che le calorie fornite da questo alimento restino al di sotto del 10% delle calorie totali assunte, in pratica in una dieta da 2000 calorie al giorno la quantità di zucchero totale non dovrebbe superare i 25 grammi, ma è facilissimo, con le “trappole” alimentari costituite dallo zucchero nascosto negli alimenti, superare questa quantità, nel caso degli americani la media di zucchero assunta giornalmente supera allegramente gli 80 grammi, ma ormai noi europei gli stiamo alle costole e stiamo raggiungendo livelli simili!
Un altro dei problemi correlati all’eccesso di consumo di zucchero è costituito dai danni provocati al cervello, per il quale lo zucchero si trasforma in una vera e propria droga che viene richiesta in quantità sempre maggiori, innescando un giro infinito che può portare a conseguenze davvero gravi, per fortuna è però possibile rieducare il cervello svezzandolo e addestrandolo a consumare alimenti più sani, anche se questa non è la più facile delle cose da fare, e richiede una volontà davvero ferrea per riportare il cervello alla normalità!
E se pensate che limitando o eliminando del tutto il consumo di dolci e di bibite potrete risolvere il problema state sbagliando e anche di molto! Lo zucchero è oggi presente nel 74% dei prodotti alimentari presenti nei supermercati, dal pane alla pasta al sugo di pomodori, il difficile è comprenderlo leggendo le etichette …
Oltre ai dati certi relativi ai danni provocati dall’eccesso di consumo di zucchero, i ricercatori stanno portando avanzi altri studi dai quali sembrerebbe emergere anche una relazione tra zucchero raffinato e alcune tipologie di tumori, inoltre lo zucchero sembra strettamente correlato anche con l’insorgere del morbo di Alzheimer mentre è certo che contribuisce grandemente all’invecchiamento precoce delle pelle, donne siete avvisate!
Lo Zucchero (saccarosio, lo zucchero bianco da cucina), può essere considerato a tutti gli effetti una droga leggera, uno strumento potente di cui il Sistema si serve per esercitare il potere sui popoli ipnotizzati.
Comunemente chiamiamo droghe le sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale provocando fenomeni di dipendenza e numerosi effetti tossici, tanto che il loro uso è regolato dalla legge.
Tutte le droghe hanno un’azione psicotropa, cioè alterano l’attività mentale modificando il tono dell’umore e le reazioni individuali, e danno luogo a manifestazioni di assuefazione.
Sono chiamate: psicolettiche: le droghe che deprimono l’attività mentale (barbiturici, oppioidi, etanolo, ecc.), psicoanalettiche: le droghe che eccitano l’attività mentale (anfetamine, cocaina, caffeina, teina, ecc.), psicodislettiche: le droghe che alterano la percezione, lo stato di coscienza o il comportamento (cannabinoidi, allucinogeni, alcolici, ecc.).
E’ importante saper identificare le droghe e riconoscerne gli effetti, per evitarne l’abuso e per non cadere nella pericolosa mistificazione fatta a proposito di tanti cibi di uso comune, vere e proprie droghe legalizzate, raccomandate e sponsorizzate per avvantaggiare gli interessi delle multinazionali e dell’economia.
La salute mentale e il benessere fisico poggiano sulla possibilità di avere un corpo in perfetta forma e una vita emotiva equilibrata e vitale.
Queste condizioni possono verificarsi soltanto quando il metabolismo non è avvelenato da sostanze tossiche, le percezioni sono vigili e il tono dell’umore segue le sue fluttuazioni naturali, senza subire alterazioni indotte da sostanze o alimenti impropri. I cambiamenti psicologici e fisici, ottenuti grazie all’uso di droghe o di cibi dannosi per l’organismo, generano una pericolosa assuefazione che nel tempo trascina a consumarne sempre maggiori quantità, per ottenere i medesimi effetti.
Ma il dramma delle droghe e, purtroppo, anche di numerosi alimenti, non è soltanto l’assuefazione quanto la dipendenza fisica e le conseguenti crisi di astinenza che compaiono quando si cerca di limitarne o sospenderne il consumo.
Ottenere un cambiamento psicologico utilizzando determinate sostanze, a qualcuno potrebbe anche sembrare una meta attraente.
Infatti, apparentemente, consente di evitare gli sforzi necessari a superare gli ostacoli della vita, generando rapidamente uno stato di benessere. Ma l’effetto collaterale di questo benessere è l’abitudine, che si crea nel corpo, a ricevere periodicamente una certa quantità di elementi tossici unita alla regressione e alla deresponsabilizzazione psicologica che ne conseguono.
Assuefazione, dipendenza, regressione, deresponsabilizzazione e crisi di astinenza, sono gli effetti psicologici e fisici delle droghe e di tanti alimenti.
L’imponente bombardamento mediatico e medico, volto a incrementare il consumo di alimenti tossici, a vantaggio delle multinazionali alimentari e farmaceutiche è facilmente spiegabile con la frase:
Crea il problema ed offri la soluzione.
Spingi il consumo di alimenti con alto livello di zuccheri e poi proponi diete e farmaci che offrono cure miracolose.
Il continuo lavaggio del cervello mediatico porta le persone a sfogare nel consumo di zuccheri le proprie ansie e paure.
E’ in questo modo che si sostiene e si perpetua da sempre una grave intossicazione alimentare, funzionale alla vendita di tanti prodotti nocivi e dei farmaci indispensabili per curare le malattie da essa provocate.
Liberarsi dalla dipendenza dal cibo e ritrovare le chiavi della salute, significa, perciò, rimboccarsi le maniche e cercare da soli le informazioni necessarie a cambiare il proprio modo di alimentarsi, verificando ogni volta sulla pelle la bontà delle notizie ricevute.
Per riuscirci è indispensabile reagire all’emarginazione e allo sconforto, che fanno seguito al cambiamento nello stile di vita e alle crisi di astinenza, coltivando in se stessi l’autonomia e la responsabilità che si accompagnano alla libertà di pensiero.
Solo così diventa possibile ristabilire lo stato di benessere e di vitalità che la natura ha donato a tutte le specie animali e che l’umanità, nella sua presunzione di superiorità, ha invece pericolosamente perduto, privando se stessa della salute e della libertà.
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8 comments
Bel servizio bravi, grazie come sempre
Bellissimo servizio, complimenti.
Grazie mille Isabella, un abbraccio.
Un abbraccio forte anche a te Morris, Dio ti protegga sempre 💫😘
forse l’hanno messo anche nei vaccini per la dipendenza semestrale!!
Il Dr.Weston A.Price dentista canadese ha indagato il rapporto tra nutrizione,salute dentale e salute fisica,anche in relazione alle cure canalari che hanno sostituito l’estrazione del dente; il Dr.George E.Meinig ha pubblicato qualche anno fa il libro dal titolo: Root canal cover up,ovvero il dente devitalizzato e coperto e’ un incubatore di batteri che migrano nei vari organi danneggiandoli
Bastarti, adesso che è diventato pubblico il loro piano criminale e da quanto tempo è stato elaborato, si capiscono tutte le malattie strane… Mio nonno viveva in campagna, teneva polli, conigli, il maialino, sul suo pezzetto di terra coltivava il necessario. Si lavava i denti con sale, ed è morto con tutti i denti in bocca, io mi trovo senza denti a 52 anni… e non perché mi sono trascurata. A 40 anni avevo già artrosi cervicale, e artrosi alla spalla… Io veramente, non vedo l’ora che arrivi la fine, perché sono stanca
Cara Iosefina, come ti capisco. Un grande abbraccio