Costruirsi una casa OFF GRID con pochi soldi partendo da un container – PARTE 3
Condividi28In questa nuova serie di tutorial doppiata da Morris San vedremo come costruire una casa completamente autosufficiente off grid partendo da un container e senza spendere una fortuna!
Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!
Questo è l’episodio n.3 in cui installeremo le porte, le finestre e ci occuperemo dell’isolamento.
Uno dei miei prodotti preferiti di design è questa coppia di porte a libro “jeld-wen” che abbiamo installato parallelamente l’una all’altra.
Nel complesso abbiamo cercato di mantenere la quantità di vetro al minimo poiché comporta costi maggiori e la sua aggiunta comporta il taglio del container. Quindi, quando abbiamo interrotto l’episodio 2, stavamo installando i telai in acciaio per l’apertura di queste grandi porte ed adesso voglio creare un po’ più di separazione visiva tra queste porte e la parte esteriore del container in metallo ondulato.
Quindi ho saldato una piastra d’acciaio spessa 3 millimetri al telaio in acciaio. L’ho fatto sul lato sud e anche se la motivazione era principalmente estetica , e` stato fatto anche per creare un po’ di schermatura solare. Abbiamo sollevato la lastra superiore e l’abbiamo posizionata in modo da poter definire la lunghezza precisa per poi poterla tagliare, saldare e metterla in posizione.
Abbiamo tagliato i pezzi laterali con una leggera angolazione in modo che una volta saldato il pezzo superiore risultasse leggermente in pendenza così da poter far fluire l’acqua.
In un ambiente come questo avrei installato lastre molto più lunghe ma spiegherò il motivo della mia scelta nelle note di progettazione alla fine di questo episodio.
Questi modelli di porte pieghevoli “jeld-wen” sono arrivati smontati, il che li ha resi più facili da spedire.
Prima di assemblare i telai avevamo già installato alcune lastre di legno spesse 2 centimetri su cui metteremo i telai delle porte. Abbiamo spostato il telaio in posizione, controllato che fosse a livello e poi lo abbiamo avvitato al telaio in acciaio.
Abbiamo aggiunto spessori dove necessario e stavamo attenti a non stringere eccessivamente le viti per evitare di piegare il telaio.
Una volta che il telaio era fissato, abbiamo potuto fissare i pannelli delle porte uno alla volta. Mi piacciono le porte pieghevoli perché creano un impatto visivo molto bello, inoltre puoi aprirle fino in fondo anche se c’è da dire che sono difficili da installare.
Come con la maggior parte delle cose nella vita, bisogna scendere a compromessi, quindi ho deciso di scegliere questo tipo di porta soprattutto per il fattore estetico tralasciando la difficoltà di installazione poiché questi container saranno adibiti soprattutto per case vacanza quindi il fattore estetico sarà molto importante.
Rimanevano degli spazi tra il telaio di acciaio e il telaio delle porte, perciò abbiamo deciso di utilizzare un isolante in schiuma spray resistente al fuoco per riempire queste lacune. Copriremo poi queste parti di schiuma con una lastra piatta di acciaio sulla quale abbiamo utilizzato dello spray anti ruggine prima di poterla posizionare e saldare.
Durante la saldatura le scintille possono danneggiare la finestra, quindi ci siamo assicurati di proteggerla.
Abbiamo saldato la parte posteriore di questi pezzi di finiture in metallo con un primer antiruggine. Alcune persone ci hanno suggerito questo metodo di saldatura con l’utilizzo del primer, ma poi abbiamo sentito che questo metodo non è così eccezionale.
Il resto delle porte presenti nel container sono tutte porte a battente con pannelli di vetro al loro interno.
Ancora una volta si trattava solo di rendere questi pannelli belli esteticamente ed abbiamo usato spessori per stabilizzarli e poi li abbiamo avvitati nel legno intorno ai telai delle porte.
Ogni porta di questa casa è praticamente una porta a vetro.
Pertanto visto che ho praticato delle aperture mi sembrava giusto far entrare un po’ più di luce.
Abbiamo usato diversi tipi di materiale isolante in schiuma spray per questa casa.
Il motivo per cui abbiamo utilizzato una schiuma ignifuga sulle fessure esterne è quello di evitare che il locale prendesse fuoco mentre saltavamo le lastre in acciaio.
Ho atteso che la schiuma si seccasse poi ho tagliato gli spessori usando un multiutensile.
Tony aveva usato una lastra di legno da 5×20 cm alla base di questa porta, quindi ho ricoperto la lastra di legno con lastre di acciaio ed infine ho posizionato una lastra angolare e l’ho saldata.
La schiuma si era espansa ma c’erano ancora alcuni spazi vuoti, quindi gli ho riempiti una seconda volta.
Trovo che sia più facile farlo in più passaggi rispetto a provare a rischiare di utilizzare schiuma in eccesso e poi dover ripulire tutto quel`eccesso.
Una volta che la schiuma si è completamente asciugata, ho preso un coltello e l’ho ritagliata a filo con lo stipite della porta, poi ho potuto saldare la lastra di acciaio angolare ai lati e la piastra piatta nella parte superiore della porta.
Rimane ancora una finestra da installare ed abbiamo eseguito lo stesso processo di prima, l’unica differenza è che abbiamo applicato del mastice nella parte interna del telaio in acciaio e poi abbiamo posizionato la finestra fissandola con le viti.
Se dovessi rifare questo passaggio penso che installerei le finestre dall’esterno per poi creare una seconda parte di rivestimento.
Una volta fissata la finestra abbiamo aggiunto altri pannelli di legno da 60×121 cm attorno ad essa.
Per gli spazi vuoti attorno alle porte ed alle finestre abbiamo utilizzato una schiuma isolante apposita in modo tale da evitare di piegare i serramenti.
Abbiamo iniziato a schiumare intorno a tutti i telai, ci siamo davvero concentrati sugli angoli e le fessure che sarebbero stati difficili da riempire con un isolamento rigido. Questa schiuma spray aiuta a sigillare tutti i piccoli spazi vuoti e a ridurre notevolmente l’infiltrazione d’aria e migliorare le prestazioni energetiche.
Abbiamo anche avviato i circuiti elettrici che hanno comportato l’installazione di tutti i cavi.
Adesso, questa è l’ultima possibilità per controllare l’intero container e assicurarci davvero di avere tutti gli interruttori e le prese esattamente dove vogliamo.
Per questo tipo di progetto io avrei consigliato una coibentazione fatta con schiuma sprai, ma visto che lo volevamo fare noi abbiamo scelto di utilizzare un isolamento rigido che è facile da tagliare con un taglierino.
Useremo delle lastre di 5 cm di spessore, 2 cm e 1 cm per riempire gli spazi tra le lastre di legno da 60×121 cm. Per i soffitti abbiamo iniziato con pezzi di isolamento spessi 5 centimetri.
Nessuno di questo team aveva mai costruito una casa per container prima d’ora, quindi abbiamo sicuramente imparato il miglior modo per posizionare l’isolamento mentre lo eseguivamo.
Quindi abbiamo isolato questo piccolo muro e poi lo abbiamo rivestito con pannelli di legno OSB spessi 1 centimetro, in seguito utilizzeremo il compensato. La maggior parte degli spazi vuoti rimangono tra le pareti interne del container e le travi in legno ed è qui che ho creato un gran casino con l’isolamento in schiuma spray. Stavo sigillando tutti gli angoli e le fessure e continuavo a spruzzare sempre più schiuma soprattutto nello spazio presente nell’angolo.
Ne spruzzavo un po’ poi mi spostavo e la spruzzavo in altre zone per poi ritornare sempre in quell’angolo fino a quando la schiuma ha iniziato a diffondersi e ad espandersi.
Jesse è arrivata per iniziare a misurare e tagliare i pannelli isolanti e se tenevi d’occhio il mucchio di schiuma, vedevi come questa continuava a crescere, crescere e crescere.
Ora, un certo numero di cose è andato storto; per prima cosa abbiamo spruzzato troppo, troppo velocemente, anche l’aria qui nel deserto è piuttosto secca e la polimerizzazione con la schiuma spray è più semplice se c’è un po’ di umidità, quindi da questo errore abbiamo imparato ad applicare un po’ d’acqua con un flacone spray la quale aiuta la schiuma ad espandersi e riempire questi spazi più grandi.
Per risolvere questo problema abbiamo anche preso un po’ di pezzi che abbiamo utilizzato per l’isolamento rigido e li abbiamo infilati prima negli spazi vuoti, in questo modo c’è un po’ di materiale al quale la schiuma può aggrapparsi.
Ecco fatto, adesso è tutto isolato, perciò abbiamo iniziato a posizionare i pannelli isolanti anche alle pareti.
Abbiamo applicato un un po’ di schiuma spray attorno ai bordi di questi ed anche intorno a tutte le scatole elettriche.
Abbiamo già un po’ di isolamento sul pavimento del container ma abbiamo voluto comunque posizionare un ulteriore strato di isolamento e quindi abbiamo applicato questi pannelli isolanti.
Si tratta di un prodotto davvero interessante che viene spesso utilizzato per rimodellare gli scantinati e si tratta solo di uno strato di OSB laminato. Si taglia facilmente con una sega circolare e poi puoi semplicemente incollarlo sul pavimento usando una colla apposita per il suolo.
Per i pezzi intorno alla porta abbiamo tagliato dei piccoli pezzi di pannelli OSB.
Mi piace molto questo sistema: i pannelli da 60×121 cm erano davvero facili da maneggiare e l’intera installazione è stata molto veloce.
Ora, abbiamo esaurito questi pannelli per il terzo container, quindi abbiamo deciso di trovare un modo alternativo per organizzarci.
Quindi, abbiamo incollato i pannelli da 60x121cm sulla base a distanza di 40 centimetri, abbiamo quindi riempito questi spazi vuoti con lastre di schiuma spessa 3 centimetri e poi abbiamo incollato al di sopra il compensato.
In generale la mia strategia per questo progetto è stata quella di utilizzare le mie conoscenze per svolgere compiti che riesco a fare meglio come posizionare le lastre da 60x121cm o applicare il compensato. Mi sono anche concentrato sulla saldatura, e penso che sia stata una buona strategia poiché in queste aree non è facile trovare dei saldatori a prezzi accessibili.
Volevo costruire un sottile telaio in lamiera d’acciaio per posizionarlo sui lati di una delle finestre della camera da letto.
Quindi ho tagliato e saldato lastre di lamiera d’acciaio insieme, ma ho fatto attenzione ad assicurarmi che le lastre inferiori non coincidessero con quella superiore in modo tale che l’acqua possa fluire.
Ho preparato il telaio in tubo d’acciaio e poi ho saldato un pezzo di acciaio angolare su di esso che servirà da sporgenza per supportare questo grande pezzo di rivestimento.
Tutta la saldatura che ho fatto su questo progetto è stata eseguita con la mia saldatrice Forney tre in uno, raccomando assolutamente questa macchina. Ha un prezzo conveniente, potente e incredibilmente versatile.
Abbiamo quindi sollevato le lastre che avevo saldato insieme e le abbiamo messe in posizione per poi saldarle al tubo di acciaio.
Non avevamo ancora alimentazione per la zona, quindi tutta questa saldatura doveva essere eseguita con un generatore.
Abbiamo utilizzato questo generatore Rio B per alimentare tutti gli strumenti pesanti e quindi abbiamo utilizzato il nostro sistema obiettivo zero per mantenere tutte le batterie cariche per tutti i nostri utensili elettrici portatili.
I container di spedizione hanno dei fori per poter essere raccolti con i carrelli elevatori, quindi ho tagliato alcuni pezzi di lamiera d’acciaio da 20 centimetri, gli ho posizionati nella parte posteriore e li ho saldati.
Gli idraulici hanno tagliato alcuni pezzi della parte inferiore del container per poter posizionare i tubi di scarico.
Quindi ho utilizzato questi pezzi che non venivano utilizzati per coprire i fori.
Ci sono degli spazi aperti davvero grandi alla base del container da 12 metri, quindi ho tagliato lunghe strisce di lamiera d’acciaio da 20 centimetri e le ho saldate su di due piccoli pezzi di acciaio angolare.
L’ingegnere strutturale ha richiesto di diminuire di 1 centimetro tutte le pareti interne, quindi mentre stavo saldando la parte esterna, il resto dei ragazzi ha iniziato a tagliare e inchiodare tutto il compensato nella parte interna.
Ora, questo mi sembra eccessivo, ma non sono un ingegnere e non sono riuscito a trovare un ingegnere che approvasse il progetto senza specificare questo tipo di rivestimento.
La buona notizia è che sarà davvero facile appendere i quadri in questa casa, poiché ci sarà del compensato proprio sotto il cartongesso.
In genere questo tipo di rivestimento viene applicato sulla parte esterna con lastre da 60×121 cm, ma questo sarebbe stato un po’ difficile poiché nella nostra zona tutte le nuove case devono possedere un sistema antincendio, quindi abbiamo dovuto aspettare che un installatore specializzato arrivasse e installasse tutti questi tubi prima di aggiungere ulteriore isolamento attorno ad essi.
Abbiamo installato un altro strato di isolamento su quei tubi con solo la parte superiore degli irrigatori che sporgeva.
Ora, ci sono molte attività che puoi svolgere da solo per risparmiare denaro, ma consiglio vivamente di assumere esperti per applicare il cartongesso, un equipaggio esperto è veloce e faranno un lavoro sicuramente migliore.
Se lo facessi io rischierei di perdere troppo tempo.
Questa squadra è stata in grado di fare l’intera casa in soli due giorni.
Hanno fissato tutti i pannelli, messo le rifiniture su tutti gli angoli, garzato le estremità, e effettuato una rasatura completa della parte superiore.
La rasatura è sicuramente qualcosa che non avrei tentato come progetto fai-da-te perché se non sarei stato in grado di applicarlo perfettamente avrei dovuto passare molto tempo a levigarlo.
Salve, in questa capitolo del design quello che esamineremo sarà ciò che ho imparato sul rinforzo delle aperture nei container, controlleremo i dettagli dell’isolamento e parleremo un po’ di sporgenze solari passive.
Cominciamo con il motivo per cui penso che l’acciaio angolare sia un’opzione migliore per rinforzare le aperture rispetto all’acciaio tubolare:
la larghezza dell’ondulazione su un container è piuttosto notevole e questo rende un po’ difficile ottenere ritagli perfetti.
Anche quando lavoravo bene e lentamente, di tanto in tanto avevo degli spazi vuoti che misuravano da 3 a 6 millimetri. È anche molto difficile tenerli nella giusta posizione mentre ti prepari a saldarli perché non c’è nulla su cui appoggiare il telaio in tubo d’acciaio.
Gli angoli del tubo d’acciaio sono smussati, quindi anche se posizioni perfettamente l’acciaio tubolare, la smussatura del tubo si incrinerà lontana dal metallo ondulato a cui stai cercando di saldarla.
Un’altro problema è che non c’è una sovrapposizione perfetta e questo significa che dovremo fare molto affidamento al sigillante.
Con l’acciaio angolare invece abbiamo 7 centimetri di sovrapposizione quindi, anche se il sigillo non funzionasse, sarebbe difficile per la pioggia spinta dal vento superare questa parte alta 7 cm.
Questa angolatura rende anche il processo di installazione molto più semplice perché ti da la possibilità di spingere il telaio fino in fondo contro il metallo ondulato del container e potrai saldarlo più facilmente.
Gli spazi tra il metallo ondulato del container e la l’acciaio angolare possono essere riempiti con schiuma spray.
Inoltre penso che l’acciaio angolare sia anche migliore sotto il punto di vista estetico.
Va bene, passiamo all’isolamento, per i muri siamo riusciti a ottenere da 7 a 8 centimetri di isolamento, il che ricopre dai 5 ai 6 metri circa. Per i pavimenti raggiungiamo un totale di 14 metri ma ricordate, la maggior parte di essi è attraversata da acciaio, quindi non sarà efficace quanto l’isolamento continuo. Per il tetto abbiamo raggiunto un totale di 14 metri e 7 metri continui.
I pavimenti del container sono stati realizzati con questo compensato molto spesso, con travi di acciaio e diverso isolamento rigido.
Ai topi e ad altre creature a volte piace scavare nell’isolamento rigido, quindi ci siamo assicurati di sigillare la parte inferiore con un po’ di malta.
Al di sopra del compensato utilizziamo i pannelli isolanti OSB per un maggior isolamento. Abbiamo aggiunto alcuni brevi pezzi da 2×4 cm tra i perni solo per avere un po’ più di materiale su cui inchiodare e avvitare il compensato e il cartongesso. Per l’isolamento del tetto si tratta di lavorare intorno ai collegamenti strutturali. Il primo strato continuo di isolamento da 5 cm si trova in cima alla doppia piastra superiore da 2x4cm e viene spinto contro il tubo d’acciaio da 5 cm. Abbiamo usato gli isolanti da 2×4 cm sulle travi del soffitto e siamo stati in grado di ottenere un altro strato continuo di isolamento da 5 cm proprio sopra di loro. Abbiamo inserito un ulteriore isolamento tra le travi del soffitto da 5 a 10 cm, ma è stato necessario tagliare parte di questo per fare spazio agli irrigatori antincendio e alle luci del soffitto.
La progettazione solare passiva consiste nel comprendere come funzionano gli angoli solari e progettare un edificio in modo da far entrare più sole quando fa troppo freddo e non farlo entrare quando fa troppo caldo. Questo processo avviene attraverso l’installazione di sporgenze sopra qualsiasi finestra o porta. Sul lato sud di un edificio il sole sarà ad un angolo più ripido durante l’estate e poi scenderà un po’ più in basso in inverno. Quindi i “copri finestra” servono per non far entrare il sole durante i caldi mesi estivi e lascialo entrare per riscaldare la casa in inverno.
Avrei selezionato questi “copri finestra” studiandoli accuratamente da grafici o avrei potuto costruire effettivamente un modello energetico completo per simulare la vera funzionalità dell’edificio, ma visto che avevo l’opportunità di vivere il progetto e misurare di persona le misure ho deciso di installarli e vedere come funzionavano per poi nel caso fare delle aggiunte se necessarie.
È stata davvero un’opportunità fantastica poter progettare in tempo reale e migliorare costantemente l’edificio e sono super entusiasta di poterli misurare, modificare e regolare. Ora, ovviamente gli angoli del Sole saranno diversi in diverse parti del mondo, questo è un grafico pratico che ho creato con una delle mie società precedenti, ti aiuta ad ottenere delle buone pratiche per dimensionare le sporgenze solari passive.
Grazie per aver guardato l’episodio 3. Nell’episodio 4 tratteremo i sistemi per lo smaltimento delle acque e alcuni degli altri aspetti tecnici della casa.
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6 comments
Buongiorno interessante,ma naturalmente bisogna avere un terreno per poter installare il tutto…
Mi piace tantissimo, stavo pensando ad una soluzione del genere per la mia famiglia. Sono stanca di abitare in un condominio!
Bella questa serie!
Ciao ragazzi cosa ne pensate?
Ho trovato questo filmato interessante su youtube.
Sarebbbello fare un’analisi sui vari sistemi costruttivi utilizzabili in Italia e i relativi costi.
Così ad occhio sembrano tutti utilizzabili in prima persona con poco aiuto di personale esterno…
Link: https://www.youtube.com/watch?v=tqOIB-idkoI
Grazie Patrizio vediamo cosa possiamo fare!! Un abbraccio!