Costruirsi una casa OFF GRID con pochi soldi partendo da un container – PARTE 1
Condividi227In questa nuova serie di tutorial doppiata da Morris San vedremo come costruire una casa completamente autosufficiente off grid partendo da un container e senza spendere una fortuna!
Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!
ACCEDI AL Video corso completo su come vivere off-grid in qualsiasi parte del mondo
CLICCA QUI PER ACCEDERE AL CORSOCiao, sono Ben, e questa è la casa che ho costruito utilizzando dei container. Sono interessato all’architettura dei container da un po’ di tempo, ma ho avuto davvero difficoltà a trovare buone informazioni su come ottenere i permessi di costruzione o quanto sarebbe costato. Nonostante le difficoltà incontrate sono riuscito a concludere la ricerca ottenendo così le informazioni che volevo e ho documentato tutto ciò che ho fatto e sono felice di condividerlo con te, quindi dai un’occhiata a questo video!
Questo è l’episodio UNO in cui parleremo dell’acquisto di container, dell’ottenimento dei permessi di costruzione e della realizzazione di fondamenta di cemento.
Nella primavera del 2018 ho acquistato 10 acri di terreno a Joshua Tree, California. E’ un terreno di circa 200 per 60 metri quadrati e ha questa bella piccola montagna proprio nel mezzo. Mentre aspettavo che il geometra finisse i disegni del sito, mi sono portato avanti e ho ordinati due container da spedire. Avevo sentito dire da molte persone che puoi ottenere la spedizione di container ad un prezzo davvero basso, ma in California devi avvalerti di un container nuovo per far si che possa essere trasformato in abitazione.
Questo avviene per il semplice motivo che bisogna fornire la documentazione di ciò che c’è stato all’interno del container e solo per assicurarmi che non vi fossero sostanze radioattive o tossiche all’interno.
Inoltre, non ho ordinato i container tipici, ma ho ordinato quelli che erano più alti di 30 cm rispetto a quelli standard. Questi mi daranno più spazio per l’isolamento dei cavi e, per l istallazione del sistema antincendio.
Inizialmente stavo progettando di utilizzare solo un container da 12 metri per costruire una piccola casa, ma poi ho pensato che sarebbe stato davvero bello avere una camera da letto per gli ospiti e un bagno per i visitatori e poi quando ho fatto l’ispezione con il dipartimento di costruzione locale mi hanno informato che avrei dovuto coprire un minimo di 213 metri quadrati per la costruzione, il che significava che avrei dovuto aggiungerne anche un terzo
container.
Quindi ho pensato che un ufficio e un laboratorio a casa sarebbero stati fantastici. Ora, anche prima di ottenere la licenza, mi è stato permesso di sistemare fino a 50 metri cubi di terreno, quindi mi sono portato avanti e ho iniziato a spianare la superficie dove volevo posizionare la casa.
Ho affittato un bulldozer e ho assunto un operatore per spianare l’intera area e gli ci sono voluti solo due giorni. Abbiamo cominciato gli scavi per posizionare le lastre monolitiche che andranno a sostenere il container.
Inizialmente abbiamo provato a farlo con utensili manuali, ma c’era così tanta roccia nel terreno che diventava un lavoro davvero lento, quindi abbiamo lasciato che la macchina facesse il lavoro ed in seguito abbiamo utilizzato gli strumenti manuali per pulirla.
Non solo vi erano grossi pezzi di roccia all’interno del sottosuolo ma anche di pietra.
Abbiamo poi acquistato del legname per definire il perimetro della lastra e abbiamo piantato dei pali nel terreno per tenere in posizione queste assi. I pali di legno continuavano a rompersi, quindi abbiamo deciso di sostituirli con quelli in acciaio che avevano già dei fori per le viti e hanno funzionato molto bene.
Ci siamo fatti consegnare un intero gruppo di pezzi di armatura lunghi 7 metri e abbiamo iniziato a rinforzare con il calcestruzzo. L’ingegnere strutturale aveva specificato le dimensioni dell’armatura e il layout, quindi tutto ciò che dovevamo fare era semplicemente seguire quei disegni e assemblare il tutto.
Mi sono concentrato sul taglio di tutti i piccoli pezzi verticali mentre il resto della troupe li assemblava, questo non è il lavoro più difficile ma aiuta ad avere un piano; l’intero assemblaggio iniziava a diventare piuttosto pesante perché fondamentalmente si stava creando una grande gabbia d’acciaio costituita da armature assemblate.
Abbiamo steso la barriera contro l’umidità di 10 millimetri e poi abbiamo spalato della sabbia al di sopra di essa. Mi sono sempre chiesto come i costruttori impediscano alle armature di cadere sul fondo della cassaforma ed ho scoperto che usano queste cose chiamate “Dobies”, si tratta di piccoli blocchi di cemento con fili incorporati e agiscono come distanziatori.
Costruire il tutto ha richiesto molte ore di lavoro, inoltre faceva alquanto caldo e tutto questo mi ha fatto davvero apprezzare il processo di edificazione.
Inizialmente avevamo pianificato di incorporare tutti i tubi di scarico per l’impianto idraulico nella lastra di cemento, ma dopo aver disposto tutti i pezzi e lottato cercando di farli entrare
nella giusta posizione rispetto all’armatura, abbiamo ritenuto che non saremmo stati abbastanza precisi da allinearli esattamente con il punto in cui ci sarebbe dovuto essere il container, quindi abbiamo scelto una soluzione più semplice, ossia quella di far passare lo scarico finale attraverso la lastra, questo significa che avremmo dovuto fare l’impianto idraulico all’interno del pavimento del container stesso.
Questo è quello che abbiamo potuto fare prima di avere ottenuto i permessi di costruzione, non potevamo certo utilizzare alcun calcestruzzo fino a quando non ottenevamo la firma finale.
La California è un Paese molto rigido a livello di regolamentazione ed ecco il processo che abbiamo dovuto affrontare.
Il processo è iniziato con il rilevamento del sito oltre alla misurazione e la delimitazione di esso. Inoltre sono state studiate le caratteristiche topografiche che sono molto importanti per analizzare come la zona potrebbe prosciugarsi. Il geometra ha fatto delle ricerche anche sulla storia del sito e ne ha definito tutti i confini.
Successivamente è arrivato il progetto architettonico preliminare in cui abbiamo disposto tutti gli spazi e le caratteristiche. Questo progetto va quindi all’ingegnere strutturale che crea una serie di dettagli strutturali ed esegue calcoli per dimostrare che questo edificio soddisferà tutti i requisiti. Il dipartimento di costruzione ci ha dato la possibilità di avvalerci di un architetto e di un ingegnere i quali stampavano i disegni.
Abbiamo quindi inserito questi progetti nei documenti di costruzione e aggiunto in un file
tutta una serie di rapporti, di studi e di moduli che sono tutti richiesti dalla Contea di San Bernardino.
È un processo complicato e costoso perché ad ogni passaggio spesso devi tornare a quello precedente e bisogna quindi aggiornare i disegni o i documenti.
Va bene, ci siamo divertiti ma oggi è una giornata concreta. Abbiamo tre lastre separate e il camion ha difficoltà a raggiungere la più piccola. Quindi per quest’ultima dobbiamo pompare il cemento. L’equipaggio è arrivato qualche ora prima dei camion pieni di cemento solo per assicurarsi che tutto fosse pronto e per bagnare con l’acqua le lastre.
Il primo camion si è avvicinato alla pompa e ha iniziato a rilasciare cemento. Il cemento veniva pompato attraverso il tubo e versato nelle fondamenta.
C’erano alcuni ragazzi che giravano in giro con delle pale per riempire gli spazi vuoti con della terra e delle rocce mentre il cemento veniva versato.
Devo ammettere che non è stato alquanto eccitante ma per lo più ‘stressante perché dovevi coordinare l’arrivo di tutti i camion in anticipo poiché continuavano ad arrivare a circa 15 minuti di distanza l’uno dall’altro, quindi dovevamo assicurarci di svuotarne uno in modo da essere pronti per il prossimo.
I tubi di plastica grigia che fuoriescono dalle fondamenta sono realizzati in PVC e ci consentiranno di far passare le linee elettriche tra i container.
Ora, la maggior parte di queste lastre verrà coperta dai container, ma le abbiamo levigate comunque un po’. Le altre due lastre che erano raggiungibili da parte del camion sono state riempite direttamente attraverso lo scivolo del camion.
In tutto abbiamo utilizzato circa sei camion e 45 metri di cemento.
Oltre a levigare la superficie superiore, i ragazzi hanno anche creato alcune linee sulla superficie del cemento, queste servivano a creare giunti di controllo per consentire una maggiore espansione e contrazione del calcestruzzo senza creare crepe indesiderate. Sono state utilizzate anche alcune scatole di compensato per creare delle piccole aperture nella lastra che verranno utilizzate per essere allineate con lo scarico del bagno.
L’ultima cosa che abbiamo fatto è stato usare uno strumento di bordatura per ridefinire i bordi di ogni lastra.
Quindi, la domanda più comune che mi è stata fatta fino ad ora è stata: “perché ho scelto di fare una base di calcestruzzo?” e “ho capito che serve un sacco di cemento per edificare un container che è autoportante?” Beh utilizzare il calcestruzzo non è stata la prima scelta che ho avuto; inizialmente volevo attuare l’edificazione con il metodo del molo ed ero molto preoccupato per come avrei potuto livellare dato che non ho molta esperienza.
Quindi ero interessato a realizzare alcuni pilastri di cemento con una trave in acciaio che avrebbero sostenuto il container una volta saldati con esso.
Così ho abbozzato il progetto e l’ho inviato agli ingegneri strutturali. Beh, inizialmente erano preoccupati per il supporto laterale, considerando l’attività sismica, poiché dovevamo farlo in California e preoccuparsi dei terremoti è lecito. Con l’attività sismica devi preoccuparti non solo di come l’edificio sorregge il peso dal basso ma anche del carico laterale. Quindi abbiamo lavorato su una seconda versione di questo progetto in cui abbiamo collegato questi pilastri in modo da creare una sorta di anello e quell’aggiunta avrebbe aggiunto abbastanza forza e stabilità. Ma quando ho parlato con il dipartimento dell’edilizia mi dissero che questo progetto sarebbe stato classificato come un “vespaio” o perlomeno nello spazio al di sotto del container. Se avessi voluto realizzare questo progetto dovevo mantenere una distanza di almeno 5 metri tra la base del container e il suolo. Ma visto che il pavimento del contenitore stesso è piuttosto spesso non volevo che questo fosse a 50 cm da terra perché se poi volevo costruire le scale dovevo avere tutte queste traverse che coprono la visuale.
Quindi, considerando la difficoltà nel realizzare questo progetto ho deciso di iniziare a pensare a fondamenta monolitiche in cemento. La mia idea iniziale era quella di realizzare una trave perimetrale sui cui bordi appoggiava il Container. Gli ingegneri analizzarono il progetto ma ancora una volta se il container fosse stato posizionato in questo modo non avrebbe avuto un sostegno ai bordi. Quindi alla fine si è deciso che sarebbe stato molto più efficiente realizzare una vera e propria lastra di cemento con delle fondamenta che avrebbero sostenuto l’intero container.
Per quanto riguarda la differenza di costo tra cemento per metro e cemento per lastra era di circa di 85 euro per lastra.
Questo non significa che la lastra sia stata l’idea migliore, sono sicuro che ci sono molti altri tipi di edificazione che avrebbero funzionato ma per quello su cui stavamo lavorando è ciò che sembrava essere il progetto più sensato.
Ora, i miei studi di architettura si basano sulla costa orientale, a Boston, perciò sono abituato a progettare ed edificare scantinati o fondamenta che vanno ben al di sotto della linea del gelo. Ma qui, nel Sud della California questo problema non sussiste ed ha reso le fondamenta molto più facili da costruire e con un prezzo relativamente più conveniente.
Quindi spero che questo video chiarisca il motivo per cui ho scelto di utilizzare le lastre come base di sostegno dei container. So che quando vedi case come questa ti poni delle domande come ad esempio: “perché l’hanno fatto?” ma prima di presumere che qualcuno sia stupido, anche se probabilmente ci sono molte altre ragioni per farlo, chiedigli prima il perché ha agito in un certo modo.
Nel prossimo episodio di questo progetto inizieremo a ritagliare fori per le finestre e per le porte.
AIUTACI A RAGGIUNGERE PIU' PERSONE POSSIBILI. Creare l'informazione libera ha un costo ed abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. Potrai ACCEDERE SUBITO A 8260 VIDEO ESCLUSIVI grazie a 5 giorni di prova gratuita. CLICCA QUI ADESSO
29 comments
Salve e grazie del vostro lavoro, ma non riesco a vedere questi video dal computer, potete fare qualcosa.
Io non riesco a capire tutti gli altri me li fa vedere ma questi no.
Grazie e buon lavoro.
Grazie mille per questa serie… Nella mia vita ho fatto l apprendista manovale, ho costruito piscine e imparato a mettere il cartongesso…. Sarei veramente capace e felice di poter avere una casina tutta mia…. Se non fosse per il fatto che sono più povera della merda… La vita di chi è povero come me, sarà x strada caro fratello Morris, questa è la verità. T abbraccio
Per pochi , e non certo per tutti…..
in italia poi……..
Io e mia moglie stiamo avanti abbiamo già studiato tutto. Abbiamo già trovato tutto. Stiamo già cercando il terreno qua nella serra gaúcha in Brasile. Fantastico. Noi le facciamo semi ipogee.
Ciao, grazie per il commento! Siamo molto interessati a quello che state facendo, contattateci tramite questo link
https://numero6.org/contattaci/
Ci piacerebbe avere più informazioni!
Interessante! Mi potresti dare una dascrizione?
Grazie Morris ! Interessantissimo , non ne sapevo nulla , si imparano un sacco di cose con questi video . Potrebbe essere utile in un domani non troppo lontano per costruire un ecovillaggio . Io abito già in campagna e nella cima della collina della mia zona , esiste una località con un ambiente boschivo molto simile a quello che si vede nel filmato .
Ciao Stefania, grazie per l’interesse.
Mi interessa moltissimo l’argomento, la conoscenza di tutte le soluzioni possibili, perché c’è sempre da imparare e cogliere idee e soluzioni che posso applicare al caso mio.