Chi è Gianluigi Paragone? Ecco come ha fatto carriera
Condividi71Chi è Gianluigi Paragone? L’approfondimento
Oggi vi mostriamo il nostro approfondimento su Gianluigi Paragone, attuale leader del partito Italexit noto per le posizioni contro il Greenpazz. Ma è proprio così? Chi è in realtà Gianluigi Paragone? Scopri la verità sul suo passato e sulle sue vere intenzioni!
La vita di Gianluigi Paragone
Le origini di Paragone
Il 7 Agosto 1971 nasceva Gianluigi Paragone a Varese in una cittadina benestante della Lombardia. Nato da una famiglia semplice, Gianluigi ha costruito la propria carriera politica partendo dal basso ma fin dall’inizio sembrava un predestinato.
Ha iniziato infatti come cronista del giornale Prealpina nel periodo 2000-2004, per poi saltare le tappe ed arrivare in poco tempo a dirigere il giornale La Padania nel 2005.
Per chi non lo sapesse, La Padania è stato un periodico fortemente voluto da Umberto Bossi, fondatore della Lega Nord. Ed è stato proprio Bossi a volere il predestinato Paragone al comando di uno dei giornali più influenti del nord Italia.
Chissà se Gianluigi, all’epoca, aveva sentito il peso di un impegno così grande. Il giornale La Padania, infatti, costava agli italiani la bellezza di 10mila euro al giorno – ammontare che ha raggiunto velocemente i 61 milioni di euro – prima di fallire miseramente nel 2014.
Paragone, però, aveva lasciato il carro Leghista ben prima del crac finanziario. Nel frattempo, infatti, era passato dal ruolo di vice-direttore del quotidiano Libero a quello di vice-direttore di RaiUno e RaiDue. Per queste ultime due reti è stato anche autore e conduttore di vari programmi televisivi.
Dalla Rai a La7: l’avventura con La Gabbia
Dopo aver lasciato la Rai, Paragone ha continuato il suo smisurato amore per la televisione italiana passando all’emittente televisiva La7. E’ qui che nel 2013 ha iniziato l’avventura con il programma La Gabbia.
La Gabbia era una di quelle poche trasmissioni che sembravano dare fiducia al cittadino italiano grazie agli attacchi contro il sistema e ai teatrini di finti litigi tra politici. Teatrini diventati ormai la prassi nelle tv italiane.
Uno degli interventi più importanti della Gabbia è stato quello di Paolo Barnard contro Mario Draghi. Era l’11 Giugno 2014: quell’evento sancì l’inizio della fine di Barnard ma il nostro caro Gianluigi riuscì a scamparla anche questa volta. Vecchi ricordi di quando in televisione ogni tanto era ancora possibile fare vero giornalismo.
Chi è Gianluigi Paragone? La Carriera Politica
Gianluigi Paragone è sempre stato in prima linea nel criticare i politici italiani fino a quando non ha capito che era arrivato il momento di fare il salto della barricata.
Chissà se è stata un’intuizione del momento oppure una mossa premeditata da tempo. Non lo sapremo mai, fatto sta che il 27 Marzo 2018 Mr Paragone entra dalla porta principale della politica come Senatore grazie l’appoggio del Movimento 5 Stelle.
Chiaramente, i suoi contatti con Rai, La7 e vari giornali e quotidiani lo hanno aiutato molto a passare dall’intervistatore all’intervistato. Infatti, se prima era Gianluigi ad invitare i politici in trasmissione, adesso erano i suoi sostituti ad invitarlo negli studi televisivi per fare propaganda.
Ed ecco Gianluigi intento ad attaccare la sua vecchia amica Lega: in realtà Bossi aveva già capito nel lontano 2011 che il suo pupillo gli avrebbe voltato le spalle. Rimane celebre la sua frase: “Da Paragone non bisogna andarci, se qualcuno ci va è per farsi vedere, vuol dire che pensa a sé e non alla Lega.”
Bossi non aveva usato quelle parole a caso: Gianluigi aveva tradito la fiducia del suo padrino, per usare un termine ben conosciuto in Sicilia dove proprio il padre di Paragone si era candidato come sindaco per la lista civica Paese Mio nel 2011.
Le relazioni politiche di Paragone
Proprio quando sembrava che Gianluigi fosse dalla parte dei buoni al cento per cento, ecco che saltano fuori gli altarini. Gianluigi non era estraneo alla politica, avendo un padre che si era candidato a sindaco. Soprattutto, Gianluigi Paragone non ha raggiunto per caso cariche importanti come direttore de La Padania per poi arrivare in Rai e La7. Lo ha fatto ogni volta tramite l’appoggio dei politici di turno quali Bossi, Berlusconi e Beppe Grillo.
Ogni volta che passava la barricata lo faceva con eleganza, dicendo che Bossi doveva essere rottamato, che Berlusconi era un coniglio spelacchiato e che Beppe Grillo era il nuovo genio della politica… almeno fino a quando l’amore è durato.
In quel caso, Paragone ci ha messo solo un paio di anni per cambiare maschera e lasciare, senza passare dal via, il movimento che lo aveva messo sulla poltrona di Senatore.
Eppure Gianluigi ci aveva avvisati anni fa di che tipo di persone girano in politica. A onor del vero ha ragione: è evidente che gli interessi economici sono al centro della nostra politica. Così come è al centro degli interessi di molti dei nostri politici tenere la poltrona a vita, anche quando si lascia il proprio partito oppure si finisce il proprio mandato.
Chiaramente Paragone è una persona dalle mille facce. Sui social si presenta con il volto sorridente, mentre quando va in tv indossa una bella mascherina nera per ricordare a tutti che siamo contro al sistema fino a quando il sistema non ci chiama. Qui puoi trovare un approfondimento che indaga sui suoi rapporti politici e sulle sue coalizioni.
Gianluigi Paragone e il Partito Italexit
Bisogna dire che il programma del partito Italexit di Paragone contiene molti punti che risuonano con il termine libertà:
- No all’europa
- No all’euro e ritorno alla lira
- No alla nato
- No all’inivio di armi in ucraina
- No tetti al contante
- No a immigrazione selvaggia
E poi abbiamo i Sì del programma:
- Sì alla sovranità monetaria
- Si all’aliquota 15% per chi produce made in Italy
- Si a risarcimenti a sospesi e danni da vaccino
- Si a condono multe e sanzioni periodo covid
- Si a reintegro sospesi dal lavoro
E via dicendo. Quasi un grido di battaglia da lanciare da parte del popolo italiano prima di scendere in campo…
Green Pass sì o Green Pass no?
Purtroppo la verità è sempre ben diversa da quella che i politici mettono nel semplice programma elettorale. Paragone è senatore da oltre 4 anni ed è molto famoso per le sue apparizioni televisive, dove sbraita contro Parenzo ed altri personaggi di poco conto per intrattenere il pubblico.
Peccato che non riesca mai a fare qualcosa di concreto, perchè se da una parte dice di essere contro il green pass, dall’altra sul sito di Italexit il testo recita esattamente :
- No al green pass. Destinata solo a chi ha l’obbligo di vaccino o green pass sul luogo di lavoro
Qui puoi leggere l’articolo di riferimento che era stato pubblicato su Italexitperlitalia.it.
Una bella frase, con un NO grande come una casa, a cui segue la postilla destinata a chi ha l’obbligo di vaccino – gli over 50 – e a chi deve presentare il green pass sul luogo di lavoro.
E’ proprio lo stile politico italiano: faccio finta di prometterti una cosa ma in realtà ne sto dicendo un’altra.
Il leader di Italexit però si è accorto della gaffe e il 22 Agosto 2022 ha fatto sparire l’articolo dal proprio sito web. Peccato che esista un archivio internet con le copie storiche dei siti web che serve proprio a scoprire quando qualcuno decide di cancellare qualche informazione compromettente.
Quindi, come possiamo essere sicuri che tutti gli altri punti del suo programma elettorale non contengano altre postille di questo tipo? Chi è Gianluigi Paragone?
Paragone: dal dream-team ai social network
In realtà c’è una cosa di cui possiamo essere sicuri: Gianluigi Paragone non ci sta… a lasciare la poltrona. Ha infatti creato un nuovo dream-team degno di una delle migliori squadre di calcio europee. Tra i membri figurano nomi come Alessandra Schillirò, Francesco Amodeo, Stefano Puzzer ed una lista infinita di persone che hanno raggiunto un grande clamore mediatico negli ultimi 2 anni e che permettono a Gianluigi di sfruttare la potenza dei social.
Sì, perché Gianluigi Paragone è un esperto dei social avendo costruito un sito con notizie acchiappaclick che fattura oltre 100mila euro all’anno: ilparagone.it. Ha inoltre un grande seguito sui social, dove è presente 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Conta più followers di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi ed ogni giorno vede la sua popolarità crescere sempre di più.
Controllando i dati, però, si scopre che Mr. Paragone è ancora lontano dal raggiungere i suoi rivali Di Maio e Salvini in termini di popolarità sui social.
Ecco quindi che forse il dream-team potrebbe non bastare per vincere le prossime elezioni, a meno che l’esperto di social e comunicazioni non riesca a convincere un suo vecchio amico a dargli una mano. Chissà se Di Battista, quando al tempo parlava di qualcuno e qualcosa, si stava riferendo proprio all’Italexit di Paragone.
Solo dopo le elezioni sapremo cosa succederà ma una cosa è certa: nessuno vorrà schiodarsi dalla poltrona. Ed ecco che quindi il telefonino comincia a suonare…
In conclusione
In questo articolo abbiamo approfondito la figura di Gianluigi Paragone, osservandone l’ascesa costante dal mondo del giornalismo a quello della politica. Ci auguriamo che ora tu abbia le idee più chiare su chi è Gianluigi Paragone.
Al prossimo articolo!
Potrebbe interessarti anche Chi è Giorgia Meloni? La leader nasconde un grave segreto
Fonti: Curriculum Vitae di Gianluigi Paragone dal sito paragonesindaco.it
AIUTACI A RAGGIUNGERE PIU' PERSONE POSSIBILI. Creare l'informazione libera ha un costo ed abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. Potrai ACCEDERE SUBITO A 7280 VIDEO ESCLUSIVI grazie a 5 giorni di prova gratuita. CLICCA QUI ADESSO
4 comments
Non ho capito bene alcune cose, questa volta… sul green pass, nel sito, la scritta “destinatA a chi ha l’obbligo…” non è come viene riportato, ma e’ inerita sotto il link alla diffidA. Notoriamente tra l’altro green pass in italiano viene usato al maschile
Guarda, a pelle e a naso NON mi ha nai ispirato fiducia!
Cosa ne pensate di Paragone?
Grazie per queste preziose info! Ottimo lavoro !!!