TG Speciale: Aggiornamento sulle Elezioni e riflessioni…

POVERA ITALIA e non solo….

Si sono ormai chiuse le urne delle più chiacchierate, discusse, litigiose, controverse e drammatiche, e forse le più importanti elezioni politiche dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi. Fin dalla mattina di questa storica domenica 25 settembre 2022, i giornali servi dell’eterodiretto regime “draghista-mattarelliano”, (il Corriere, la bilderberghiana Repubblica e compagni di merende), si sforzavano di evidenziare percentuali di votanti simili a quelle delle elezioni del 2018: tanto chi va a vedere e a verificare le cifre di quell’anno? Giusto perché, siccome sono le testate tenutarie della verità ministeriale, (secondo il MiniVer orwelliano), volevano sin dall’alba, smentire eventuali sostenitori dell’astensionismo…

E invece è stato troppo facile smascherare pennivendoli collusi, ormai in giro (sul web) a raccattare poche manciate di voti degli ultimi indecisi… in ogni caso secondo il ministero dell’interno, (il MiniVer appunto, come riporta la Repubblica, nella foto allegata sopra) alle 19, solo il 51%, diversi punti sotto la percentuale del 2018, si è recato a compiere il rito della pseudo democrazia organizzata (dall’esterno dell’Italia…).

Ora poco dopo le 23, il centro destra, secondo le prime proiezioni, viene dato avanti con un 41-45%, (fonte OPINIO RAI).

Ma tutto ciò, permettetemi, poco importa ormai.

Ora, infatti, dopo il misero siparietto odierno che ci porterà un nuovo governo atlantista, (BIDEN vuole parlare subito e dire 4 parole a lui suggerite dal deep state, di quelle pesanti, a chiunque salga a capo del prossimo governo, tanto per evitare sorpresine, che tanto non ci saranno…), mi sia concessa un’amara considerazione finale.

Non solo sono riusciti a dividere il popolo tra chi accettava e apprezzava i vaccini per tornare ad un nuova e finta “vecchia” normalità e chi vi si opponeva con tutte le sue risorse, non bastava che esistesse una dicotomia tra partiti al potere, e quindi di regime (maggioranza e “opposizione meloniana” senza distinzione) e i nuovi partiti del dissenso (Vita, Italexit, Italia sovrana, Alternativa, etc.etc.), non era sufficiente la divisione anche tra i partiti antiregime, i quali non si sono mai messi d’accordo, frazionando la compagine del possibile dissenso governativo, ma ora vedo anche la fine di un fronte compatto su questa piattaforma.

Una piattaforma scossa dalle discutibili affermazioni aggressive e campate in aria di ormai ex paladini antigovernativi (Montanari su tutti?), con le giuste note di dissenso di molti di voi iscritti (voi sì, coerenti) e scossa anche dalle esternazioni maleducate di qualche influencer, prima vate e tuttologo, il quale, poi, altrettanto in modo aggressivo si permette di spingere e “costringere” tutti al voto (esattamente come gli esponenti dei partiti tradizionali e dei finti partiti dissidenti), ormai in palese controtendenza con quanto diceva nel passato (quando sobillava le masse dei follower alla lotta e al dissenso estremo) e contro ogni libera scelta di protesta astensiva, che potrebbe essere valida in quanto ogni voto in più potrebbe invece legittimare la prossima dittatura.

Insomma, tra ex pseudo-dissidenti, ex influencer espatriati (e ora tornati), ex paladini della scienza, ex, ex, ex, domani è un altro giorno, ma con qualche certezza in meno, se non forse quella che anche chi lottava o diceva di lottare contro i soprusi governativi, europei e lobbistici si è ormai convertito o venduto al sistema e fa propaganda per questo o per quell’altro partito, pur di mantenere tutto come è e come è sempre stato.

E non si salva neppure chi, stupito, si trincera dietro l’affermazione di non essersi accorto di nessuna forma di aggressione e maleducazione unilaterale dei suddetti personaggi…

Permettemi un giudizio finale: una sceneggiata patetica e drammatica, ma solo per la parte ancora onesta e cosciente, in buona fede e consapevole, del popolo italiano, quella che, sostanzialmente, ancora mi segue.

E domani riparte il teatrino della Colonia Italia.

Anna Turletti

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A presto!