BREAKING NEWS: È morto un grande campione…un altro…
Condividi48Ne è andato via un altro…
È morto Pelé all’età di 82 anni.
Si è spento ieri, giovedì 29 dicembre dopo una lunga malattia. Nel settembre 2021 gli era stato diagnosticato un tumore al colon, era stato operato ma a dicembre 2022, a distanza di un anno, le sue condizioni erano peggiorate: il campione non rispondeva più alle cure.
Non voglio polemizzare sul suo decesso e non voglio dichiarare che un eventuale vaccino anti “coviddi” potrebbe aver deteriorato irreversibilmente le sue condizioni cliniche, ma almeno permettetemi di spendere due parole sull’inutilità di certe cure ufficiali contro il cancro, imposte da protocolli medici mutuati dai dettami dell’OMS e dagli immensi interessi delle lobbies.
Cure “cosiddette ufficiali” sostenute da una scienza obsoleta, collusa e corrotta dai poteri forti e dalle sovvenzioni che essa riceve dalle aziende farmaceutiche.
Cure che talvolta deteriorano completamente lo stato clinico del paziente.
Ciò detto, voglio ricordarlo, invece, come un vero campione: vincitore di tre mondiali di calcio, nel 1958, nel 1962 e nel 1970. Voglio ricordarlo come il bomber che avrebbe meritato il pallone d’oro, senza per altro riceverlo, per aver realizzato in tutta la sua carriera 1281 reti.
Voglio ricordarlo per le sue incredibili gesta di uomo che ha dedicato la sua esistenza al calcio. Ora, caro campione, riposa in pace, ben sapendo che rimarrai nel cuore dei tuoi fedeli tifosi e sarai fonte d’ispirazione per le giovani generazioni.
Quelle che vorranno lottare per vincere e riuscire…non quelle che cercano la via breve e la soluzione facile.
Buon viaggio, CAMPIONE!
Anna
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ATur
Questo video/articolo è stato realizzato da Anna Turletti.
Nasco come autrice di libri per bambini e ragazzi. Nel 2014 mi evolvo come giornalista e mi iscrivo regolarmente all’Ordine. Scopro che mi piace rincorrere la notizia: raccontare la verità ed essere nel posto giusto al momento giusto. Mi trasferisco a Londra ma mi scontro con un giornalismo corrotto simile a quello italiano. Lì capisco chi voglio essere e che cosa voglio diventare e non mi piego a certi compromessi. Nella mia mente e nel mio cuore è stampata in modo indelebile la frase del famoso reporter Giulietto Chiesa: “Complottista è colui che fa i complotti, non chi li svela”.
18 comments
Complimenti Anna!
Grazie mille ragazzi!
Un abbraccio!
Anna
Pelè, un gran campione: se non si fosse fatto inoculare “il vaccino benefico” forse a quest’ora sarebbe ancora con noi ….
Grazie Marino!
Buon anno!
Anna
Anna ottimo lavoro come sempre!
Penso che il Mondo sia un Ospedale dove tutti cerchiamo di guarire l” Anima
Benedizioni e Buon Anno
Grazie per il Vostro impegno
Grazie Roberta!
Buon anno!
Anna
Grazie Ragazzi!!!
Buon anno!
Anna
Grazie di ❤️ Roberta.
Gentilmente aiutami a diffonderlo con il seguente link:
https://numero6.org/attualita/breaking-news-e-morto-un-grande-campione-un-altro/?aff=annaturletti
Un caro saluto e alla prossima!
Anna
Ciao ragazzi, grazie! 😉
Cara Anna, concordo pienamente sul discorso relativo al cancro, purtroppo ho vissuto questa esperienza con mio marito, se non avesse fatto la chemio e la radio, per altro inutili nel suo caso, sono convinta che avrebbe vissuto di più e sicuramente meglio.
Pelé è stato e resterà un grande campione eun grande uomo, non ha mai ostentato la sua bravura a differenza di tanti calciatori “prime donne” di oggi.
Grazie Claudia!
Buon anno!
Anna
Ricordo quel pomeriggio caldo dell’estate 1970 – Stadio Azteca Città del Messico – quando al 18′ del primo tempo ‘o Rei’ andava su in cielo e superava di testa segnando un bellissimo gol a Ricky Albertosi. Nonostante un speranzoso pareggio di Boninsegna dopo meno di 20 minuti, nel secondo tempo piove sulla rappresentativa italiana una tempesta di gol con autentici siluri di esterni e centrocampisti brasiliani. Fu la partita in cui Rivera fu schierato inutilmente sul 3-1 all’84°. Pur secondi in un campionato mondiale ben giocato fino alla finale, a 2000mt di quota, (con giocatori fumatori noti) all’aeroporto di Roma i nostri nazionali furono accolti da una folla inferocita, inutile dirvi che era una popolazione diversa e non mutata da cibi spazzatura e programmazione e condizionamento mentale dei media.
Pelé fu e sempre sarà un esempio di sportivo, rimarrà nei cuori dei tifosi e non di tutto il mondo. Grazie
avrei voluto vedere se Rivera fosse stato schierato, come al solito, al primo minuto del secondo tempo come sarebbe finita la partita: non so ancora se è stato un errore di Valcareggi oppure se qualcuno lo ha dissuaso a mettere il campo il nostro campione perchè l’Italia non doveva vincere. Non lo sapremo mai.
Grazie Sergio! Anche Alberto ha questi ricordi!
Buon anno!
Anna
Grazie mille Sergio, un caro saluto e ancora buon anno!
Anna
purtroppo queste “mala ttie” si creano dal momento che ti viene detto che ce l’hai….al di la di tutto ragionando su un piano causa -effetto noi inquiniamo e noi ci “amma liamo”. grazie per le tempestive notizie che ci dai 🙂
Grazie Angelo,
Buon anno!
Anna