Attualità e PoliticaRiflessioni

Sparatoria in Australia: attentato false flag???

Benvenuti in questo appuntamento con le Breaking News!

Sparatoria in Australia: attentato false flag???

Diffondete questo articolo con il seguente link: https://numero6.org/attualita/sparatoria-in-australia-false-flag/?aff=annaturletti

Australia, sparatoria “attentato” a Sydney: ad ora 16 morti…

Dodici persone sono state uccise (prima si era detto 10, poi si è passati a 12 e quindi a16) e almeno altre 60 sono rimaste ferite in un attentato con armi da fuoco nei pressi di Bondi Beach, nota spiaggia australiana vicino a Sydney.

Nella convulsa situazione che ha visto la gente scappare dalla spiaggia fin dai primi spari per cercare riparo e protezione, la  polizia ha comunicato di avere individuato e fermato due sospettati, di cui uno dei due sarebbe stato ucciso, mentre l’altro si troverebbe in condizioni gravi. Da quanto comunicano i media australiani, potrebbe esserci stato un terzo attentatore. Pare inoltre siano stati trovati esplosivi in un’auto della zona, sui quali hanno lavorato gli artificieri.

Altri video ripresi da privati mostrano tuttavia e invece (quindi le notizie ufficiali sono controverse, come sempre in questi casi)  una persona qualunque che riesce ad aggredire e disarmare uno dei killer,  quindi a puntargli il fucile contro e a farlo scappare, mentre un secondo attentatore si allontana su un ponte vicino. Altre informazioni ci dicono già (come sono tutti molto preparati questi informatori!!) che il privato cittadino che disarma uno degli attentatori è stato poi a sua volta colpito da altri spari, poi soccorso e operato in ospedale e ora è già fuori pericolo. Insomma una bella immagine/versione da fornire al pubblico…

Col tempo si è addirittura venuti a sapere che questo eroico cittadino che ha reagito è un musulmano, si chiama Amed El Ahmad, fruttivendolo e padre di due figli, e ha affrontato uno dei due attentatori di Bondi Beach, prendendosi due proiettili.
Risulta che sia stato operato e che si sia salvato.
Dei due attentatori uno è del nordafrica, l’altro è del Pakistan ed è stato persino identificato con nome e cognome (Naveed Akram) tramite la patente di guida, che aveva con sé (vedete la foto nella galleria Immagini a scorrimento, qui sopra)… Altro indizio strano…
Chi sarebbero questi due attentatori??? Si tratta di due altri musulmani, forse reclutati, forse candidati “manchuriani”, forse autonomi nelle loro scelte, o forse al soldo del Mossad israeliano per un tempista attacco false flag alla comunità ebraica, strumentale e ottimo al fine di inscenare una recrudescenza antisemita? Chi lo sa?

Intanto ora tutti I politici mondiali tuonano con sdegno per l’avvenuto e secondo il primo ministro del New South Wales, lo Stato di Sydney, dove si trova Bondi Beach, l’attentato mirava a colpire la comunità ebraica locale, che per “combinazione” stava celebrando il primo giorno di Hanukkah, festività ebraica. C’erano circa 2000 partecipanti in spiaggia…

Certo è che la prima apparenza è quella di un attacco alla comunità ebraica australiana e una delle vittime (forse un bersaglio? Un simbolo?) è il rabbino sionista estremista dell’organizzazione chabad lubavich Eli Schlanger, ucciso nell’attacco.
Fra i colpiti c’è anche il reporter del Jerusalem Post, Arsen Ostrovsky, altro fanatico che sosteneva la guerra all’Iran.
Purtroppo nell’attacco risulta sia morta anche gente sicuramente innocente, fra cui donne e almeno un bambino (bambino come le decine di migliaia bambini Palestinesi uccisi a Gaza dai sionisti).

Quello che fa ulteriormente pensare è il fatto che Israele ha prontamente (e forse addirittura preventivamente) fornito all’Australia informazioni nelle ultime settimane che mostrerebbero che l’Iran stava costruendo infrastrutture e contrabbandando armi nel paese per colpire siti ebraici. Ma che combinazione!

Insomma Israele, il “partner” dell’Occidente (o Il suo padrone) fa vedere a un paese straniero che l’Iran è il paese “canaglia” e che va colpito dal mondo “Globale”.

Questa informazione arriva dalla testata giornalistica israeliana di regime Yedioth Ahronoth, secondo la quale i servizi segreti Israeliani avrebbero avvertito da tempo il governo australiano di questi rischi.

Al di là di questioni di false flag o no, diciamo comunque che stavolta chi uccide e chi salva arriva dagli stessi ambienti (sono tutti islamici) a dimostrazione che non sono le culture in sè ad essere colpevoli, ma chi le manipola.
Non esiste religione, nazionalità o etnia che conti, il popolo è il popolo e le persone sono persone, ognuna con le proprie scelte.
Le oligarchie invece, quelle no: quelle massacrano e non hanno nulla a che vedere con la gente e il popolo. Come sempre, loro non sono come noi, come ho detto in un mio recente TG.

E come tali sono loro le entità che dobbiamo temere e da cui dobbiamo difenderci.
Difenderci dal loro costante “Divide et impera”, e dalle loro messe in scena, come sempre.

Pensateci…

Alla prossima,

Anna

 

ARTICOLI CORRELATI

Ti tolgono i contanti per controllare la tua libertà

Morris San

Era tutto programmato da 50 anni

Morris San

Londra: la più grande lavanderia di denaro sporco al mondo

Numero 6

I corpi dei santi: fenomeni inspiegabili tra mistero e miracolo

Numero 6

Il simbolo dell’occhio: le origini e il significato occulto

Numero 6

Ponte sullo Stretto di Messina: sta diventando realtà?

Numero 6

Scrivi un commento

Questo sito web utilizza Cookies per migliorare la tua esperienza. Se hai dubbi o domande riguardo la nostra privacy & cookies policy, visita la seguente pagina. Accetta Leggi più info