Svelata la storia dei QAnon: chi ha creato questo movimento?
Condividi179Il movimento devoto al Presidente Trump, i QAnon, dalle origini ad oggi.
#WWG1WGA è un acronimo del motto in inglese Where We Go One, We Go All, “Tutti per uno, uno per tutti”, quindi uniti in qualsiasi situazione.
Messaggi da decifare, addetti alla decifrazione, collegamenti di conoscenze.
Tutta la storia del movimento controllo il contro il “deep state”, lo stato profondo.
Quello che era iniziato come un movimento marginale tra i sostenitori del presidente Trump, confinato negli angoli più oscuri di Internet, ha preso una svolta mainstream. La teoria del complotto QAnon è iniziata su 4chan, bacheca nota per la creazione e la diffusione di meme, per poi spostarsi su piattaforme di social media più grandi. Facebook ha intrapreso azioni contro i gruppi e le pagine QAnon, mentre nel 2020 Twitter ha rimosso diverse migliaia di account collegati a QAnon
Qual è la teoria della cospirazione QAnon? Cosa credono i suoi seguaci? A queste domande è diventato più difficile rispondere data la grande crescita del movimento sin dall sua costituzione nel 2017.
La storia di Q
I sostenitori di QAnon credono che l’America sia gestita da una setta di pedofili e adoratori di Satana che gestiscono un’operazione globale di traffico sessuale di bambini e che il presidente Trump sia l’unica persona in grado di fermarli. Le informazioni provengono da un alto funzionario governativo che pubblica su 4chan e 8chan sotto il nome “Q”.
Questa è l’essenza centrale della teoria. Il resto è aperto ad ogni tipo di interpretazione, tra l’altro necessaria perché i post di Q tendono ad essere letti come indovinelli. Perfortuna, alcuni dei video creati e caricati su YouTube dai sostenitori di QAnon aiutano a colmare lacune e a creare una trama più o meno comprensibile della teoria.
QAnon viene vista come una sorta di storia parallela, nella quale uno “Stato Profondo” ha preso il potere, ormai decenni fa. Una teoria onnicomprensiva del mondo, in grado di collegare e spiegare tutto, a partire dal ‘Pizzagate’ fino ad arrivare all’ISIS, passando per le fucilazioni di massa e, infine, l’assassinio di JFK.
I militari, desiderosi di vedere il rovesciamento dello stato in carica, avrebbero reclutato il presidente Trump per far sì che venisse candidato alla presidenza. Ma lo “Stato Profondo”, che controlla i media, ha subito cercato di diffamarlo, diffondendo ‘notizie false’ e accuse infondate di collusione con la Russia.
Nonostante gli incredibili sforzi dello “Stato Profondo”, tuttavia, il presidente Trump sta vincendo. Q sta rilasciando agli utenti le fughe di notizie sanzionate per galvanizzarli in vista de “La Tempesta”, il momento in cui i leader dello “Stato Profondo” vengono arrestati e inviati a Guantanamo Bay. I non seguaci di QAnon hanno chiamato questo processo “Il grande risveglio”.
L’inserimento de “La tempesta”
“La Tempesta” prende il nome dall enigmatico commento del presidente Trump dell’ottobre 2018 sulla “calma prima della tempesta”. Q ha iniziato a postare poco dopo e ha detto che la tempesta a cui fa riferimento Trump è una serie imminente di arresti di massa che metterebbero fine per sempre allo “Stato Profondo”.
Nella tradizione di QAnon, il presidente Trump sta segretamente lavorando con il consigliere speciale Robert Mueller per abbattere lo “Stato Profondo”, e “La Tempesta” è una specie di Giorno del Giudizio in cui i malfattori vengono puniti e i fedeli vengono redenti. Q ha ripetutamente suggerito che “La Tempesta” si sarebbe abbattuta in un futuro molto prossimo e ha anche detto che alcune persone sarebbero state arrestate in determinate date. Quando, nel giorno predetto, non viene fatto alcun arresto, Q dice che erano state ritardate per un motivo o per un altro, ma che il presidente Trump continua ad avere la situazione sotto controllo.
Fornai e pangrattato
I post di Q tendono ad essere vaghi o, a volte, totalmente incomprensibili ma i credenti di QAnon sono più che felici di provare a decifrarli. L’anno scorso, ad esempio, Q ha pubblicato una foto di una catena di isole senza nome. Ansiosi di indovinare il ragionamento alla base del post, gli aderenti di QAnon hanno cercato di dimostrare che la foto doveva essere stata scattata sull’Air Force One, il che a sua volta significava che Q stava viaggiando con il Presidente.
I post di Q sono noti ai suoi seguaci come ‘breadcrumb’, di conseguenza, le persone che cercheranno di interpretarli sono state apostrofate come ‘fornai’. Secondo Will Sommer del Daily Beast, i credenti di QAnon passano molto del loro tempo a cercare di capire chi, nel governo, sia un sostenitore di Trump; vi sono però due possibili gruppi: i “cappello bianco” e i “cappello nero”, in lotta contro lo “Stato Profondo”. Il loro grido di battaglia è “Dove va uno, andiamo tutti” (in inglese “Where We Go one, We Go All”), citazione dell’opera di Jeff Bridges, del 1996, “White Squall” che viene erroneamente attribuita al presidente Kennedy.
La frase è spesso abbreviata in “WWG1WGA”, che Roseanne Barr – una delle numerose celebrità sostenitrici di QAnon – ha twittato nel giugno 2018. L’ex lanciatore dei Red Sox e attuale conduttore radiofonico di destra, Curt Schilling, ha anche fatto pubblicità online a QAnon.
L’identità di Q
Il nome si riferisce all’autorizzazione di livello Q presso il Dipartimento d’Energia; ma nessuno lo sa chi c’è dietro. Secondo Sommer, i fedeli di QAnon a volte indicano come possibilità l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn e l’aiutante della Casa Bianca, Dan Scavino. Altri credono che sia lo stesso Presidente Trump. Un’altra teoria è che John F. Kennedy Jr. abbia simulato la sua morte e ora stia pubblicando su 8chan come QAnon.
Evoluzione di QAnon
Poiché il movimento QAnon è migrato verso piattaforme di social media più tradizionali come Facebook e Twitter, sono state sviluppate nuove teorie del complotto che hanno fatto salire anche il numero dei seguaci.
Molti sostenitori di QAnon credono che il presidente Kennedy avrebbe dovuto rivelare l’esistenza del Governo Segreto quando è stato assassinato. Credono anche che il presidente Reagan sia stato ucciso per ordine dello “Stato Profondo” e che tutti i presidenti, da quando hanno lasciato l’incarico – ad eccezione del presidente Trump – siano stati agenti dello “Stato Profondo”.
I non followers si sono attaccati anche ad altre cospirazioni, come il movimento “truther” dell’11 settembre e la famiglia Rothschild, che possiede le banche del mondo. Diversi seguaci di QAnon si identificano con diverse cospirazioni, sebbene tutti siano d’accordo nel credere alla cospirazione centrale degli anelli del traffico sessuale di minori, iniziati dai membri del Partito Democratico. Più di recente, i sostenitori hanno organizzato diverse dimostrazioni #SaveOurChildren.
“Sembra che abbiano preso in ostaggio il movimento ‘Save Our Children’, infiltrandosi in esso e dando il loro contributo”, dice Daryl Johnson, che in precedenza ha svolto ricerche sul terrorismo di destra per il Department of Homeland Security. “Pensa ai bambini e a quanto sono vulnerabili. La questione attira davvero i cuori di chiunque. Ma la collegano alle loro teorie del complotto, che sono folli e molto pericolose”.
QAnon al Congresso
Almeno 19 dei candidati repubblicani alla Camera che sostengono, o hanno elevato il movimento QAnon, saranno al ballottaggio di novembre, secondo il monitoraggio di Media Matters. Due candidati di spicco sono Marjorie Taylor Greene, che è fortemente favorita nel 14° distretto congressuale repubblicano della Georgia, e Lauren Boebert, che ha sconfitto il rappresentante Scott Tipton , per quattro mandati, nelle primarie del GOP per il 3° distretto congressuale del Colorado.
QAnon sui social media
QAnon si è diffuso a partire da umili origini su 4chan e 8chan, per poi arrivare su piattaforme di social media più conosciute. Queste piattaforme hanno dovuto affrontare un’attenzione crescente per poter dar spazio a questi particolari tipi di account e gruppi, trovandone la gestione estremamente difficile.
“QAnon non è un’organizzazione che puoi semplicemente cancellare o rimuovere”, afferma Dan Patterson, produttore senior di CNET e corrispondente della CBSN.
“Per molto tempo sono stati nella nicchia” per moderare l’attività di QAnon, dice Patterson. Solo quest’estate le grandi piattaforme sono intervenute, rimuovendo gruppi e vietando gli account.
Tuttavia, afferma Patterson, queste piattaforme forniscono poche informazioni, se non i numeri di chi ha visitato gli accounts. “Queste organizzazioni sono fortemente guidate dagli algoritmi e questi aumentano davvero l’indice di visibilità, cosa che a QAnon viene davvero bene fare”.
Cosa succederà al movimento QAnon se il presidente Trump dovesse perdere le elezioni?
Al momento si prospettano due scenari: Trump continuerà a combattere per cercare di essere rieletto come presidente degli stati uniti, e quindi avrà bisogno del supporto di QAnon oppure Trump getterà la spugna e deciderà di godersi la sua meritata pensione. A quel punto è possibile che il progetto QAnon andrà piano piano a spegnersi perdendo quindi il motivo della sua esistenza.
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22 comments
Lo so che lo dico sempre ma ho visto i primi post in tempo reale la gente ci arriva sempre secoli dopo naturalmente sono passati ormai quasi 4 anni…dopo 3 mesi che l ho seguivo lui e i suoi decriptatori tipo jerome corsi ho capito che era un trucco. non succedeve NULLA….. elettrone libero ha fatto in seguito un video micidiale sull argomento
Grazie Sarah.
È stato moto esaustivo!
smettetela di credere in queste cose e nei governi,bisogna uscire dal loro sistema e rendersi indipendenti perché noi e tutto quello che abbiamo è di proprietà delle corporation stato!