Mons. Viganò: “deep state e deep church vanno a braccetto”
Condividi107TRADITIONIS CUSTODES: questo è l’incipit del documento con il quale Francesco cancella d’imperio il precedente Motu Proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI. Non sarà sfuggito il tono quasi canzonatorio della ampollosa citazione di Lumen gentium: proprio nel momento in cui Bergoglio riconosce i Vescovi come custodi della Tradizione, chiede loro di impedirne l’espressione orante più alta e sacra. Chi cerca di trovare nelle pieghe del testo un qualche escamotage per aggirarlo sappia che la bozza fatta pervenire alla Congregazione per la Dottrina della Fede per la revisione era estremamente più drastica del testo finale: una conferma, se mai ve ne fosse stato bisogno, che non sono state necessarie particolari pressioni da parte dei nemici storici della Liturgia tridentina – ad iniziare dagli eruditi del Sant’Anselmo – per convincere Sua Santità a cimentarsi in ciò che gli riesce meglio: demolire. Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
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2 comments
Defensor of The Faith , Only rescue is in the Holy Bible
Grazie Monsignore. Forte lectio magistralis .Difesa della Fede ,difesa dei difensori e del loro diritto di esprimerla.Grazie anche per le Sue buone e precise parole a chi come noi additati vilipesi, perseguitati dal Main stream ,lotta perche’ siano difesi diritti naturali ele leggi fondanti della nostra cara Patria costantemente calpestate dagli scribi di Regime.