Chi era la donna del Bataclan? Due volti a confronto
Condividi25VALERIA SOLESIN È VIVA? NON SI PUO’ DIRE E ROSARIO MARCIANO’ VIENE CONDANNATO A DODICI MESI DI CARCERE. Processo di appello fissato per il 3 maggio: sentenza scontata. Ma… abbiamo sottoposto due volti ad un confronto (la donna dell’esercitazione a Parigi e Valeria Solesin da giovane), tramite un programma di face recognition che rileva i punti in comune ed i risultati sono sconcertanti. In definitiva Valeria Solesin aveva una sosia al Bataclan? Oppure è viva? Come è successo in altri sciagurati casi di questo martoriato paese, la verità, quella vera, non la conosceremo mai. Resterà solo la verità ufficiale. Quella che fa comodo al potere.
Ha a suo tempo suscitato reazioni scomposte la spassionata analisi di alcuni fatti inerenti al Bataclan, come se Valeria Solesin, dichiarata deceduta nell’attentato) fosse stata diffamata, nel momento in cui furono stati raccolti elementi che, invece, dimostrano con un notevole grado di plausibilità che la giovane è viva. Dov’è la diffamazione? Dov’è l’improperio? Non è neanche un’offesa alla memoria di chi comunque non può essere commemorato, in quanto ancora tra noi. Fatto è che chi scrive ha subìto un illegale processo ed è regolarmente stato condannato ad otto (8) mesi di carcere in Primo Grado, senza condizionale.
Nel procedimento “Solesin” si è tra l’altro verificata una grave violazione del Codice di procedura penale, in quanto l’interrogatorio per opera del Pubblico Ministero si svolse (nel febbraio del 2020) in assenza del legale che avrebbe dovuto sostituire quello di ufficio e che non fu nemmeno avvisato. Infatti l’incontro ebbe comunque luogo, ma in assenza del difensore, per cui il rinvio a giudizio era da dichiarare nullo. Niente da fare, ovviamente: il processo ebbe regolarmente luogo e, in una sola udienza, fu confezionata la sentenza, per cui nel ricorso in appello si è chiesto nuovamente l’annullamento del rinvio a giudizio e, di conseguenza, anche della “sentenza”.
L’udienza di Secondo Grado è stata fissata, presso la Corte di Genova, per il giorno 3 maggio 2022 e, con buona probabilità, benché sia tutto illegale sino dall’inzio, la condanna sarà confermata e, di conseguenza, sarò costretto a ricorrere in Cassazione, con ulteriore esborso per l’onorario del legale cassazionista.
Se intendete sostenermi nelle spese processuali, ve ne sarò grato. Donazione con IBAN: IT47V0302501601TB8880210112 – Swift (BIC): PROFITMMXXX. Maggiori dettagli qui: http://www.tanker-enemy.com/donazioni.htm
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6 comments
Come ampiamente previsto il ricorso in sede di Appello, per la condanna ad un anno di reclusione, senza condizionale – nel processo definito “Solesin” – è stato rigettato e la condanna di primo grado è stata confermata, benché vi fossero gravi violazioni del codice di procedura penale, per cui lo stesso rinvio a giudizio era passibile di nullità assoluta. Urge ricorrere quindi in Cassazione, altrimenti la sentenza diverrà definitiva, con le immaginabili conseguenze del caso.
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Ringrazio infinitamente tutti coloro che, sino ad ora, mi hanno sostenuto.
quale reato si sono inventati? Non perseguono quelli veri e si attaccano alle cazzate!
Diffamazione di un deceduto.
Che non è.
criminali
Davvero.