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10 cose (per noi normalissime) che non puoi fare in Cina

Sai che se il tuo nome inizia con la N, potresti avere diversi problemi in un paese come la Cina?

Sembra assurdo, ma è vero… E non è tutto qui!

In Cina infatti ci sono molte cose illegali, che invece per noi rappresentano la normalità.

In questo video ti mostriamo le 10 cose che non puoi fare in Cina!

Quale di queste cose ritieni la più assurda?

Fatecelo sapere nei commenti!

Testo del video

La Cina è il paese più popoloso del mondo. Con circa 1,4 miliardi di cittadini, è rinomata per la sua illuminante politica estera, in rapida ascesa a partire dalla povertà degli anni ’80. Ma, il paese ha anche una reputazione fuori misura per le sue leggi estreme e crimini sui diritti umani.

Oggi scoprirai le cose che non puoi assolutamente fare in Cina.

 

10 – LA LETTERA “N”

È la quattordicesima lettera dell’alfabeto inglese e una consonante estremamente comune.

Ma per il Partito Comunista Cinese, è un personaggio sovversivo e intollerabile che è stato bandito da Internet nel 2018, poichè la censura cinese cercava di combatterlo per mettere a tacere le critiche, in seguito al tentativo di Xi Jinping di imporsi come sovrano a vita. Esatto: il Great Firewall of China, il nome scherzoso dei censori cinesi, ha vietato la lettera N per pochi giorni. La consonante incriminata è stata forse la vittima più insolita di un giro di vite contro parole, frasi e persino lettere solitarie. I censori temevano potessero essere usati per attaccare la controversa decisione di Pechino di abolire i limiti di mandato costituzionale per il presidente cinese. Il Partito Comunista fece la sua mossa, che secondo gli esperti spiana la strada a Xi per diventare un dittatore per la vita, come espressione del travolgente sostegno popolare al leader forte della Cina.

Tuttavia c’è stato un diffuso disaccordo online in Cina, quando tutto ciò è stato annunciato alla vigilia di un Congresso politico annuale, a Pechino.

Altre frasi vietate sono: “culto della personalità”, “per tutta la vita”, “immortalità”, “disaccordo” e “spudorato”.

 

9 – SOCIAL MEDIA

Tutti i principali social media americani, come Facebook, Instagram, Twitter e Snapchat sono vietati in Cina. Esistono delle brutte copie di questi social, rifatte solo per i cinesi ma, ovviamente, sono più deboli. Mesi di disordini a Hong Kong hanno destato preoccupazione nella Cina continentale, dove le notizie sulle proteste a favore della democrazia sono state accuratamente filtrate dai social media. È cosa comune, per le società dei social media, in Cina, rimuovere i contenuti che sono percepiti come minaccia per la stabilità sociale o per il Partito Comunista al potere. La giornalista e scrittrice di Pechino, Carolyn Kahn, afferma che, poiché le persone possono avere problemi con le autorità pubblicando parole sensibili, alcuni utenti hanno trovato modi creativi per aggirare la censura. Nonostante il divieto, la Cina è ancora nell’equazione per le società statunitensi. Facebook, ad esempio, ha registrato nel 2018 circa cinque miliardi di dollari di entrate pubblicitarie da società con sede in Cina, rendendo il paese il secondo mercato pubblicitario della società, in base all’età dell’annuncio. Nemmeno quel firewall è impenetrabile, poiché alcuni cittadini cinesi hanno trovato il modo per aggirare i blocchi sui siti Web utilizzando reti private virtuali.

 

8 – NO PORNOGRAFIA

La pornografia è severamente vietata in Cina. Chi produce, diffonde o vende materiale osceno potrebbe essere incarcerato a vita, secondo il diritto penale del paese.

Ma vietare il porno è una cosa, sbarazzarsene è un’altra. Soprattutto quando gli utenti hanno a disposizione servizi basati su cloud di account social e nuovi metodi di pagamento. Nonostante una continua forma di impegno contro l’”inquinamento spirituale”, come lo chiamava una volta il Partito Comunista, il porno è ancora ben presente nella rete Internet della Cina. I censori hanno chiuso molti servizi negli ultimi anni, come un gatto che continua ad inseguire il topo, invano. I fornitori e gli utenti hanno trovato altri modi per condividere contenuti pornografici, che siano fatti da sé o piratati. In effetti, lo sviluppo dell’industria del porno online della nazione rispecchia lo sviluppo generale dell’intranet (nome ironico per definire la rete Internet cinese) cinese. Un numero altissimo di materiale pornografico e pubblicazioni illegali è stato elencato da un’indagine nel 2019, con il 78% di casi trovati su Internet, secondo una dichiarazione rilasciata dall’Ufficio nazionale per la lotta contro la pornografia e le pubblicazioni illegali.

 

7 – PROPRIETÀ/TERRA PRIVATA

Dal momento in cui tutta la terra della Repubblica Popolare Cinese (RPC) appartiene alle entità aziendali statali, gli individui non sono autorizzati a possedere terreni. Sebbene possano possedere la proprietà edificata sopra la terra e sebbene il partito non abbia abolito la proprietà privata dei terreni urbani, quando ha preso il potere nel 1949, nel corso degli anni ha gradualmente limitato i diritti dei proprietari/cittadini. Nel 1982, la legge finalmente raggiunse la realtà, quando la Cina nazionalizzò formalmente tutto il territorio urbano. Dall’inizio degli anni ’90, tuttavia, i terreni urbani sono stati resi disponibili per la vendita, sotto forma di contratti di locazione a lungo termine, per diritti d’uso del suolo che durano fino a 70 anni su terreni residenziali e per periodi più brevi per terreni industriali e commerciali.

Questo sistema ha permesso allo stato, da un lato, di ottenere ampi benefici dalla locazione sul mercato dei terreni, nonché i ricavi dalle vendite su beni di terzi; mentre, d’altra parte, sostenere che il principio della proprietà statale della terra non era stato compromesso. Dopotutto, gli acquirenti hanno ottenuto solo contratti di locazione di diversi decenni, non la proprietà finale. La regola originale su ciò che sarebbe accaduto alla scadenza del contratto di locazione non era ambigua: la terra sarebbe tornata al proprietario e allo stato. Se i titolari del contratto di locazione volessero estendere il contratto di locazione, dovrebbero pagare.

 

6 – MOTORI DI RICERCA IN RETE

La prima incursione di Google nei mercati cinesi è stata un esperimento di breve durata. Il motore di ricerca di Google China è stato lanciato nel 2006 e ritirato bruscamente dal paese nel 2010, nel mezzo di un grave attacco alla società e controversie sulla censura dei risultati di ricerca. Ma nell’agosto 2018, il sito web di giornalismo investigativo, “The Intercept”, ha riferito che la società stava lavorando a un prototipo segreto di un nuovo motore di ricerca cinese, chiamato “Project Dragonfly”. In mezzo al furore degli attivisti per i diritti umani e di alcuni dipendenti di Google, il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha invitato l’azienda a disabilitare Dragonfly, dicendo che rafforzerebbe la censura del Partito Comunista e comprometterebbe la privacy dei clienti cinesi.

A metà dicembre l’intercettazione ha riferito che Google aveva sospeso i suoi studi e ricerche per lo sviluppo del software, in risposta ai reclami del team per la privacy dell’azienda, che ha appreso del progetto dalle segnalazioni dei siti web investigativi. A questo punto, solo l’uso di “Bing”, eterno rivale di Google, è consentito in Cina e solo in circostanze molto controllate.

 

5 – APPUNTAMENTI DAL MEDICO

Naturalmente ci sono molti medici, professionisti e legittimi, in Cina.

Ma, il lavoro dei bagarini sottobanco, che vendono appuntamenti per consultare medici al mercato nero è inesorabile.

Un video divenuto virale all’inizio di quest’anno, mostra una donna con la madre malata infuriata contro questa gentaglia; il video ha sollevato una protesta pubblica, con la seguente richiesta d’arresto con pene detentive. Le autorità hanno poi promesso di intensificare la loro repressione contro questo fenomeno. Ovviamente nulla è stato preso davvero in considerazione: quando alcuni giornalisti hanno visitato gli ospedali di Shanghai e Pechino, fuori dozzine di bagarini operavano in bella vista, offrendo biglietti a chiunque, senza ritegno. Un portavoce del Dipartimento della Salute della città di Pechino ha richiesto alla polizia maggior impegno e maggiori sforzi; ci vorrà comunque del tempo per vedere dei risultati reali. Il ministero della Sanità Nazionale cinese ha rifiutato di commentare; Feng Junjie, un agente di polizia coinvolto nella conduzione della repressione contro gli scalper a Pechino, ha dichiarato che la polizia, da sola, non sarebbe stata in grado di risolvere il problema: “Parte della motivazione che alimentava la cosa era che diversi pazienti volevano vedere sempre gli stessi medici”; ha poi concluso dicendo: “Non è impossibile sradicare completamente gli scalper. È semplicemente troppo difficile”.

Ovviamente ospedali e medici non appoggiano questo sistema, ma è comunque consentito operare in pieno giorno.

 

4 – BITCOIN

Nel 2018, la Cina ha rilasciato una dichiarazione secondo la quale avrebbe bloccato l’accesso a tutti gli scambi di criptovaluta nazionali ed esteri nei siti web ICO. Secondo la notizia, la Cina mira a reprimere tutto il trading di criptovalute con il divieto delle borse estere.

La Cina ha recentemente emesso avvisi regolari e adottato misure per scoraggiare l’uso della criptovaluta nel paese. Lo sviluppo ha completamente eliminato il trading di criptovalute e le attività di mining nella nazione più popolosa del mondo.

La recente approvazione della tecnologia blockchain, da parte del presidente Xi Jinping, ha provocato un drammatico aumento del valore di Bitcoin. Dopo di che i media locali hanno fatto presente che l’interpretazione delle osservazioni poteva essere errata, come il fatto a sostegno della crittografia; il mining ha formato, a lungo, un’industria redditizia in Cina, con elettricità a basso costo, il che significa che i principali partecipanti risiedono ancora lì. Secondo quanto riferito, “Canaan Creative”, uno dei maggiori produttori di piattaforme minerarie Bitcoin, subirà un’offerta pubblica iniziale di quattrocento milioni di dollari alla fine del 2020. Molti hanno convenuto che il divieto da parte delle autorità cinesi avrà un impatto negativo sul mercato globale delle valute digitali. “Regolamentazioni più severe da parte della Cina peseranno sicuramente nell’universo delle criptovalute”, ha affermato Wayne Cao, che gestisce una società che ha recentemente offerto dieci miliardi di token in una ICL.

 

3 – WINNIE THE POOH

Nel 2018, la censura cinese nega l’uscita di Christopher Robin, un adattamento cinematografico dell’amata storia di A. A. Milne – “Winnie, the Pooh”. Il personaggio di Winnie the Pooh è diventato un modo affettuoso, per le persone della Cina, di scherzare sul loro presidente, Xi Jinping. Ma sembra che il governo non trovi la cosa altrettanto divertente. Tutto ebbe inizio quando Xi visitò gli Stati Uniti nel 2013: venne scattata una foto di Xi, in compagnia del presidente Barack Obama. Tutto ciò ha stimolato la gente a paragonarli a Winnie che cammina con Tigro (affiliato a Obama). Xi è stato nuovamente paragonato all’orso immaginario nel 2014, durante un incontro con il primo ministro giapponese, Shinzo Abea, che ha interpretato il ruolo del cupo asino pessimista Hi-Oh. Man mano che i paragoni aumentavano nelle vignette ironiche online, i censori iniziarono a cancellare le immagini che deridevano Xi. Il sito web dell’emittente televisiva statunitense HBL è stato bloccato, dopo che il comico John Oliver ha ripetutamente preso in giro l’apparente sensibilità del presidente cinese sul confronto tra la sua figura e quella di Winnie. Il segmento si è concentrato anche sul triste record dei diritti umani della Cina: “Sta solo contribuendo a far allargare la macchia della questione e, francamente, penso che si stia umiliando ulteriormente dimostrandosi così infantile“, dice Deb Hoffman, detentrice del record mondiale per la più grande collezione di oggetti di Winnie the Pooh. “Se l’avesse semplicemente lasciata scorrere, a quest’ora nessuno ne parlerebbe più; inoltre, se il simpaticone si fosse informato meglio, sarebbe felicissimo di essere paragonato a Winnie-the-Pooh: Winnie è una persona di buon cuore, meravigliosa e premurosa. Essere paragonati a Winnie-the-Pooh, in realtà, è un bel complimento”.

 

2 – ARCHITETTURE STRANE

I visitatori che si recano alla “People’s Court” di Shanghai si ritroveranno ad osservare il Campidoglio, l’edificio degli Stati Uniti. Questo palazzo di giustizia, come una mezza dozzina di altri in giro per la Cina, è una replica quasi esatta del famoso edificio a Washington DC, con qualche fiore preso dalla Casa Bianca. Si trova a breve distanza dalla città del Tamigi, una gated community (complesso residenziale contenente ingressi rigorosamente controllati per pedoni, biciclette e automobili, e spesso caratterizzati da un perimetro chiuso di muri e recinzioni) a tema britannico, costruita per 10.000 persone, completa di una cattedrale che copia e imita quella presente a Bristol, Inghilterra. E, da lì, è facile raggiungere ‘lo stivale’, soprannome ingeneroso per LVMH, il quartier generale scintillante, che svetta sulla città come una scarpa bianca. Questi edifici accattivanti decretano come la Cina voglia annunciare la sua presenza come potenza di attrice sulla scena mondiale.

Ad ora, però, il governo cinese ha invertito le idee, avendo dichiarato ufficialmente che, questa architettura strana e d’imitazione deve essere fermata. I leader cinesi hanno voltato le spalle a queste strutture, un cambiamento che sottolinea la nuova concezione di sé della Cina e le sue ambizioni per il futuro. Questo mese, il gabinetto cinese e il Comitato Centrale del Partito Comunista, hanno pubblicato una direttiva radicale che vieta la costruzione di un’architettura eccentrica e strana di grandi dimensioni, priva di tradizione culturale. Le linee guida vietano anche le comunità recintate, attualmente il modello adottato per qualsiasi complesso residenziale di lusso. I progetti futuri degli edifici dovranno essere ricreati, più economici, verdi e piacevoli alla vista.

 

1 – FILM SUL VIAGGIO NEL TEMPO

Nel 2011 le autorità dei media cinesi hanno fermato la pubblicazione e la circolazione dei film, i programmi, a tema ‘viaggio nel tempo’. La fantascienza, affermarono, manca di rispetto alla storia reale, davvero accaduta. Sarebbe strano per un paese, i cui schermi grandi e piccoli sono stati a lungo riempiti di epopee storiche e racconti di epoche passate, ritrovarsi catapultati in futuro di fantascienza. Ma, in realtà, non è così, se si considera che il 2011 ha segnato il 90 ° anniversario del partito politico al governo cinese.

“La logica (per il divieto di viaggiare nel tempo) è che tutto ciò che non è possibile nel mondo reale appartiene alla superstizione”, ha detto il critico cinematografico e giornalista Raymond Zhuo Liming, che osserva che il viaggio nel tempo non è toccato dalla censura della letteratura e del teatro cinese.

Nei mass media elettronici, tuttavia, che in Cina raggiungono il più grande pubblico televisivo del mondo e il mercato cinematografico in più rapida crescita del globo, l’idea del viaggio nel tempo rappresenta un chiaro pericolo: nei drammi sui viaggi nel tempo, come ‘Myth’, attualmente popolare nella TV cinese, il pubblico sembra apprezzare la storia di un uomo moderno che risale all’antica Cina dove, dopo un periodo di adattamento iniziale, trova l’amore e la felicità.

 

COSA SUCCEDE SE INFRANGI LA LEGGE?

In conclusione, non ci sorprende che la Cina agisca con il pugno di ferro sui propri cittadini. Basti pensare che, per legge, possono trattenere i sospettati per 37 giorni, o più, senza un apparente motivo. Il governo arresta, senza nessun problema, chiunque abbia un’opinione dissenziente e, una volta che sei stato in prigione, la probabilità che la tua vita sia stata segnata per sempre è altissima.

Questo viene applicato ai sostenitori dei diritti umani o per i giornalisti che tentano di rivelare le verità.

Ancora più dissacrante è l’uso della pena di morte in Cina. Solo venti paesi sulla terra usano ancora la pena capitale e la Cina è di gran lunga la più attiva. Si stima che nel 2002 siano state uccise circa 12.000 persone e, anche dopo una massiccia riforma, gli esperti ritengono che, almeno 3.000 persone, sono state messe a morte anche nel 2019, sebbene il Partito popolare voglia mantenere segreti i dati ufficiali. Come in ogni paese, il sistema legale cinese ha delle falle: numerose persone innocenti sono state condannate a morte.

Ecco perchè, anche essendo una persona che non condivide determinate idee, comunque ci si adatta a seguire queste assurde restrizioni imposte dalla Cina.[/penci_text_block][/vc_tta_section][/vc_tta_accordion][/vc_column][/vc_row]


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7 comments

Luca Ferri 09/12/2023 at 19:14

Caro fratello (in cristo) Morris, tu pensa se saremo nati cinesi, mamma mia

francesco18 22/03/2022 at 09:07

INQUIETANTE. I grattacieli o meglio mono-blocchi (per non offendere i grattacieli veri) in costruzione, visibili Dal minuto 5:15, mi ricordano molto quell’insulto alla Dignità umana/alla Serenità degli animali/alla bellezza del Pianeta… che si vedono in costruzione, negli ultimi dieci anni, sopratutto, nelle grandi città ITALIANE, dove ormai le periferie (e non solo) diventano una accozzaglia di strutture metallico-vetrate sempre più alte, al cui confronto l’EUR i Roma è quasi una opera d’arte. FUTURO GRIGIO MOLTO GRIGIO IN ITALIA.

STEFANIA CONCA 29/05/2021 at 16:26

Assurdo ….non ho capito perché è vietato prendere appuntamento da un medico !!! 😲

Fabrizio Colciago 27/05/2021 at 09:51

ciao Morris da qualche giorno i video non si vedono

Roberto 17/12/2020 at 01:30

Molto interessante. Alcune di queste cose non le sapevo.
Bravo Morris. Grazie per il tuo lavoro.

Andrew P. Buono 16/12/2020 at 00:54

Ecco la dimostrazione di quanto siano grandi i valori di una vera democrazia che di sicuro la Cina non conosce.

multi pazzo 15/12/2020 at 13:38

Prendiamo tutti appunti che tra non molto non si potranno fare più nemmeno in Italia.

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