Intervista ad Eleonora Fani

Credere negli alieni significa demolire dei paradigmi e i dogmi sui quali l’umanità fonda la propria esistenza, significa demolire una visione geocentrica ed antropocentrica ed intraprendere un vero e proprio percorso iniziatico che vede la Terra e noi umani come parte importante ma assolutamente relativa di un disegno cosmico e non gli unici indiscussi protagonisti, un percorso iniziatico dello stesso tipo che porta ad es. alla comprensione e all’accettazione dell’esistenza di altri piani di esistenza superiori oltre quello fisico visibile, all’esistenza di centri energetici e di corpi sottili dell’uomo invisibili e non misurabili.
Tuttavia come avviene nella natura umana tali forme intelligenti extraterrestri possono essere amichevoli od ostili in funzione della loro evoluzione spirituale indipendentemente dal livello tecnologico e sottolineo spirituale, certamente ostili e non evoluti da un punto di vista spirituale se interferiscono con la nostra evoluzione (vedi rapimenti ed alieni studiati e descritti dal prof. Malanga), oppure amichevoli se si limitano ad osservarci senza alcuna interferenza come noi facciamo attraverso i documentari, al limite inviandoci dei messaggi subliminali di tipo archetipico diretti alla nostra Coscienza (vedi ad es. i Crop Circles reali e non quelli umani).
Le abduction individuali e l’ingerenza verso la razza umana in generale da parte di altre razze secondo me rientrano in un ordine cosmico di tipo karmico individuale e collettivo, il primo ad es. potrebbe essere un karma che affigge chi ha infierito ad es. sugli animali attraverso varie forme di crudeltà, il secondo verso l’umanità che persevera verso una direzione di tipo materialista e soggiogata da entità umane, e subumane di tipo astrale o aliena; in entrambi i casi lo scopo della Legge di Causa-Effetto è quello di portare l’Uomo verso un’espansione della Coscienza, quindi della consapevolezza del suo ruolo e dell’importanza del suo nucleo che è l’anima divina ed immortale.
Io ho avuto due esperienze dirette di incontri con OVNI, la prima nell’inverno del 1993 in auto insieme ad una persona che frequentavo allora, scendendo per vedere meglio c’era una flottiglia costituita da una decina o più luci bianche in movimento apparentemente caotico visibili come stelle, quindi presenti ad altezze molto elevate. Il secondo nel 2010 in auto lasciando l’aeroporto di Varsavia insieme alla mia famiglia, con 4 o 5 sfere (non ricordo) arancioni molto nitide e luminose che si muovevano nella nostra stessa direzione a più o meno alla stessa velocità ad un’altezza di circa 400-500 metri per qualche minuto e sparite purtroppo quando cercavo la fotocamera nel baule dopo aver deciso di fermarci per filmarle.