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La verità sull’Iran raccontata da chi l’Iran lo vive – Intervista esclusiva a Hanieh Tarkian

Benvenuti in questo nuovo TG Speciale!

Oggi vi presento l’INTERVISTA ESCLUSIVA alla Dottoressa Hanieh TARKIAN, italo/iraniana, che ci fa un quadro competente e generale della situazione dell’IRAN, del suo governo, del suo bel popolo, delle proteste in corso, della cultura, delle usanze e delle regole in vigore, delle persone straniere attualmente trattenute in carcere, dei difficili rapporti con quegli stati che di fatto vogliono intromettersi nella sua libera sovranità. Un’intervista autentica e vera che non troverete altrove!!! Da ascoltare fino in fondo!

Ecco di cosa abbiamo parlato.

  1. Lei è esperta in Scienze Islamiche. Quello che vorrei chiederle riguarda una questione che non mi è del tutto chiara. In alcuni paesi il velo, ossia l’hijab, non è imposto. Ad esempio, in Egitto, se ho inteso in modo corretto, le donne possono scegliere di indossarlo oppure no. In Iran invece il velo viene imposto, confermi? Perchè? Non pensi che sarebbe più corretto non imporlo ma dare alle donne la possibilità di scegliere se indossarlo o meno?
  2. Ho letto un paio di libri scritti da persone europee, che hanno vissuto in Iran per questioni lavorative. Da questi loro testi traspare che il popolo iraniano è un popolo ospitale, accogliente con tutti e che il popolo non deve essere confuso con le persone che stanno al potere. Non solo, da queste opere emerge il fatto che il popolo iraniano, soprattutto le donne, chiedono maggiore libertà, anche nel poter scegliere di indossare l’hijab oppure no. Ecco, vorrei capire da lei quanto sono vere queste affermazioni e conoscere il tuo punto di vista.
  3. Parliamo di quanto sta accadendo in Iran in questo momento. Quanto c’è di vero nelle proteste a sostegno di Masha Amini? Alcuni affermano che dietro queste manifestazioni ci sia la lunga mano del famoso oligarca e affarista Soros con i suoi compagni neoliberisti. Che cosa può dirci.
  4. Masha Amini, ragazza ventiduenne di origine curda, è veramente stata arrestata perché non indossava correttamente il velo? Può succedere che in Iran si venga arrestati per questo motivo? Perché?
  5. L’arresto di Alessia Piperno. Per me è una semplice viaggiatrice, uno spirito libero, per altri una spia, per altri ancora una ragazza di stirpe ebrea. A questo punto mi sorge spontanea una domanda: perché l’uomo giudica ed etichetta sempre, talvolta in modo cruento e crudele tutte quelle persone che non si adeguano ai dogmi e alle regole standard stabilite dal mondo occidentale? Perchè secondo lei?
  6. I giornalisti del mainstream affermano che la travel blogger sia stata imprigionata ad Evin, uno tra i peggiori centri di detenzione presenti in Iran, addirittura già noto per essere stato sotto osservazione dell’organizzazione Amnesty International. Dunque, Evin è davvero così terribile come lo descrivono?
  7. I giornalisti italiani, quelli dell’informazione ufficiale, attribuiscono la seguente frase: “I cittadini stranieri che si trovano in Iran per turismo o per affari devono rispettare le leggi del Paese”, al portavoce del ministro degli esteri iraniano Nasser Kassani. Risulta però che la ragazza rispettasse le regole, esistono infatti delle immagini in cui la ragazza indossava il velo. Secondo lei è la solita fake imposta dall’alto ai giornalisti occidentali, per fomentare, per creare odio, divisioni razziali e sociali, fino alla guerra? Potrebbe essere invece un arresto politico? A questo proposito quando il Ministro degli Esteri italiano telefonò al suo equivalente per avere notizie relative sulla Piperno, gli venne chiesto dal Ministro degli Esteri iraniano un impegno diretto per revocare le sanzioni e ristabilire un rapporto bilaterale. Ennesima fake scritta dai giornalisti del mainstream? Ci spieghi il tuo punto di vista.
  8. Che cosa significa indossare il velo per una donna musulmana? È un’imposizione coatta? È una libera scelta?
  9. Come si trova in Italia? Ha mai vissuto sulla tua pelle forme di razzismo?

ASCOLTATE l’intervista nella sua interezza, è illuminante e fa capire molti aspetti!!!!

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Un abbraccio, soprattutto a chi lotta e a chi cerca la verità a testa alta!

Anna


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14 comments

Numero 6 24/10/2022 at 11:33

Bella intervista, molto interessante! Brava Anna, sempre un ottimo lavoro!

ATur 24/10/2022 at 11:46

Grazie di cuore!
Anna

carlo gc 24/10/2022 at 07:44

ho lavorato in Iran per diversi anni, sia negli anni 90 che recentemente.
Ho notato un grosso cambiamento: negli anni 90 le donne erano completamente avvolte dalla testa ai piedi, noi uomini dovevamo indossare camicie a maniche lunghe completamente abbottonate, nel villaggio, iraniani e europei erano divisi in 2 zone separate da filo spinato. Da parte iraniana c’era molta curiosità verso gli europei, ma bisognava stare molto attenti a cosa si diceva e chi fosse l’interlocutore e a volte c’erano aggressioni. Ultimamente invece coi colleghi iraniani mi ero trovato molto bene, erano tollerate camicie a maniche corte e sbottonate ( si parla di lavoro in deserto a temperature per molti mesi sui 50°C). Penso che ci siano spaccature tra le zone rurali, più islamiche, dalle città più occidentalizzate. Molti colleghi mi parlavano male apertamente del governo e mi mostravano foto di feste private con ragazze in minigonna e vestiti succinti. In effetti qualche collega con molta discrezione ha avuto avventure con donne iraniane. Però quando in cantiere hanno aperto la moschea tutti quanti andavano a pregare. Credo che ci sia una doppia morale. Mi ha ricordato l’Italia degli anni 50, quando se eri comunista non avevi lavoro e i dirigenti delle fabbriche lombarde erano in prima fila alla domenica alla messa e a fare la comunione e le donne erano col foulard in testa. Il peccato originale iraniano credo sia stata la nazionalizzazione del petrolio degli anni 50, che ha estromesso le compagnie anglosassoni permettendo a Mattei di inserire l’Italia al loro posto, cosa che è durata fino alla guerra in Iraq, quando i nostri alleati (?) americani hanno imposto a Eni di abbandonare l’Iran in cambio di alcuni giacimenti iracheni, lasciando così via libera all’ingresso della Cina in Iran. Credo che l’eredità europea sia la libertà di pensiero e la scienza sperimentale, quindi non aderisco a religione rivelate, ma condivido in pieno il punto di vista dell’intervistata, credo in un mondo multipolare, dove ogni popolo sia libero di farsi i cazzi propri.Le proteste sono pompate dall’esterno per altri scopi, delle donne o del popolo iraniano ai burattinai non importa nulla. Vogliono uccidere loro come stanno uccidendo noi. Si ottengono più libertà in un clima disteso che coi tafferugli prezzolati.

ATur 24/10/2022 at 11:19

Ciao Carlo, bellissimo commento che tra l’altro condivido pienamente!

Un caro saluto!
Anna

P.S. Ti lascio il link della mini diretta di ieri fatta al volo con l’intervistata, che si trovava a Persepolis per accompagnare proprio un gruppo di italiani.

https://youtu.be/kwleucdUa8s

carlo gc 24/10/2022 at 20:14

sì l’ho visto e mi son ricordato di qualche mio ex collega iraniano che se ne andava in giro con la barba acconciata in stile antico persiano quasi a voler riportare indietro le lancette della storia agli antichi fasti prima della conquista araba che ha imposto la religione musulmana. Queste però sono dialettiche interne ai popoli, che non c’entrano nulla con i tafferugli aizzati dagli anglosionisti, il vero cancro del pianeta contro cui dobbiamo combattere uniti. Se riesci, chiedi ad Hanieh di fare un reportage su Isfan, l’antica capitale, che è bellissima.

ATur 24/10/2022 at 20:26

Ciao Carlo, sicuramente ci proverò!

Sabrina Benetollo 23/10/2022 at 17:25

Mi spiace ma nn credo che NN subiscano soprusi x questo o quello. “Viene ricordato loro …” come dice l’intervistata?! mah!! …. credo sia ricordato loro come vivere come veniva ricordato la mascherina versione ultima dittatura sanitaria. A mio modesto parere dire che: “la maggioranza è a favore delle norme decise dal popolo iraniano “,ma se protesti x cambiarle sei passibile di soprusi o peggio…mah!!! Nn c’è logica in tutto ciò e dove nn c’è logica c’è puzza😏questo penso. È sempre la stessa storia ci tengono divisi su ideali/ideologie che servono solo ai vertici nn di certo ai singoli individui. Che noia!!!

ATur 23/10/2022 at 19:39

Ciao Sabrina, anche io non penso siano la maggioranza, e al termine dell’intervista ho detto che forse sarebbe opportuno fare un referendum per capire che cosa voglia realmente il popolo. Ció detto, sarebbe anche giusto capire se veramente esistono forme di sopruso nei confronti delle donne o se invece siamo di fronte alle ennesime azioni che ingigantiscono problemi di entità inferiore, seppure presenti. Vivendo da oltre due anni in Egitto (paese africano ma di matrice mediorientale) ti posso confermare che finora non ho notato forme di maltrattamento nei confronti delle donne, anzi… peró sono sempre alla ricerca della verità e ovunque io riscontri nel futuro situazioni di coercizione e sopruso, sarà mia cura riportarvelo come sempre faccio.

Un caro saluto!

Anna

Sabrina Benetollo 23/10/2022 at 22:02

I tuoi intenti sono nobili Anna e li apprezzo molto. La mia noia è nei confronti di queste divisioni sostenute dai vari esseri umani inconsapevoli che stanno supportando discriminazioni becere e meschine.

ATur 24/10/2022 at 15:34

👍🏻 a presto!
Anna

Licia Macarelli 24/10/2022 at 16:15

Mi dispiace io la chiamo lavaggio del cervello, la povera ragazza è tutto un mistero e anche io trovo che dove non c’è logica c’è menzogna

Sabrina Benetollo 24/10/2022 at 18:16

Concordo👍🏼

ATur 23/10/2022 at 11:37

Ciao Sergio, grazie! É stata un’intervista interessante anche se dal mio personale punto di vista parlare di dress code é un po’ forzato. Ma ribadisco questa é la mia visione.

Un caro saluto e alla prossima!

Anna

Sergio Salvelli 23/10/2022 at 11:22

Intervista tosta,incubo quel “e’stato deciso”…. Grandi massacri per far fuori Mossadek….grandi massacri nel post Reza Palevi,tragedie senza fine tra bellissima gente.Grazie Anna.

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