Intervista ad Ilaria Bifarini: capire il grande reset

Morris San ha intervistato Ilaria Bifarini 08/07/2021.

Ilaria Bifarini vive a Roma, scrive su vari blog e testate giornalistiche, interviene a convegni e trasmissioni radiofoniche e televisive, ed è autrice di 4 libri. Dopo la maturità classica nella città natale, Rieti, si trasferisce a Milano, dove frequenta l’Università Bocconi e ottiene la laurea col massimo dei voti in “Economia della Pubblica amministrazione e delle Istituzioni internazionali”, seguendo, tra gli altri, un corso di lingua e cultura cinese. Dopo una breve esperienza nel mondo della consulenza aziendale, si trasferisce a Roma, dove consegue un master in studi diplomatici presso la SIOI (Scuola Italiana per le Organizzazioni Internazionali). Per dieci anni ha lavorato nel settore pubblico e parastatale, occupandosi prevalentemente di comunicazione e processi di rendicontazione sociale, in particolare di bilancio sociale e di sostenibilità. E’ abilitata alla professione di dottore commercialista e iscritta all’albo dei revisori legali. Intanto ha frequentato il corso di liberalismo presso l’Istituto “Luigi Einaudi” e scritto per varie testate on line su temi di politica, economia e pubblica amministrazione. Dal 2016 ha deciso di invertire rotta e dedicarsi all’attività di studiosa e autrice indipendente. Nel 2017 esce il suo primo libro, Neoliberismo e manipolazione di massa. Storia di una bocconiana redenta, che avvia una riflessione critica e profonda sulla dottrina neoliberista. A distanza di un anno pubblica I coloni dell’austerity. Africa, neoliberismo e migrazioni di massa, dove porta avanti il cammino di ricerca intrapreso ed esamino le cause economiche del fenomeno migratorio e la questione del Franco CFA. Nel 2019, il terzo libro, Inganni economici. Quello che i bocconiani non vi dicono, che confuta i falsi miti più diffusi dell’economia. A dicembre 2020 viene pubblicato il quarto libro, Il Grande Reset, Dalla pandemia alla nuova normalità che analizza il piano ufficializzato dal Forum di Davos di attuare un cambiamento radicale del sistema economico e sociale, sfruttando l’avvento della pandemia.