Moxie e Brian: Chi sono davvero i fondatori di Signal?
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L’aggiornamento di Whatsapp richiesto da Mark Zuckerberg, dopo l’acquisizione da 16 Miliardi di dollari, muove molti dubbi sull’utilizzo dei dati presenti nelle nostre chat.
In molti si sono rivolti a Signal, ma adesso capiamo chi sono i fondatori e come mai la storia di Whatsapp potrebbe ripetersi..
Nel Gennaio 2021 Mark Zuckerberg, il proprietario di Facebook, ha dichiarato pubblicamente che è arrivato il momento di fare soldi con Whatsapp e di sfruttare i dati personali degli utenti per poter offrire loro una pubblicità mirata e più redditizia.
Facebook ha investito 16 miliardi di dollari per comprare Whatsapp e lo ha fatto con il solo scopo di trarne profitto, ovviamente a scapito degli utenti, sono loro infatti a rimetterci sempre, si vedono rubare libertá e privacy a vantaggio dei soliti noti che invece si arricchiscono
Ormai è inevitabile che la censura ed il controllo da parte dei governi verso piattaforme come Youtube, Facebook e Twitter, coinvolga anche sistemi di comunicazione privati come Whatsapp.
Per questo motivo sempre più utenti stanno lottando per cercare fonti di comunicazioni alternative che garantiscano una vera privacy ed una seria crittografia dei dati.
Se vi è mai capitato di sentir parlare di protocolli di crittografia, o di crittografia applicata alle app di messaggistica istantanea e protezione dei dati personali online, in parte (forse in gran parte) lo dovete al fondatore di Signal.
Conosciuto con lo pseudonimo di Moxie Marlinspike, è al giorno d’oggi tra i maggiori esperti di crittografia e sicurezza informatica, in passato fu a capo della sicurezza di Twitter e fondatore dell’Open Whisper System, il sistema di sicurezza da cui deriva il Signal Protocol.
Signal si presenta quindi come uno dei sistemi di comunicazione più sicuri al mondo.
Anche Lo stesso Whatsapp però, quando si presento’ al mondo nel 2009 si definiva come il sistema di comunicazione più sicuro al mondo, sottolineando come la privacy dei propri utenti fosse l’aspetto più importante.
Tutti conosciamo invece come successivamente si evolsero gli eventi, dalla vendita a Facebook nel 2014 al cambio della policy sulla privacy nel 2021.
Quindi è normale chiedersi se Signal farà la stessa fine di Whatsapp.
La risposta a questa domanda si può cercare e trovare concentrando l’attenzione sui fondatori dell’applicazione Signal e la provenienza dei soci attuali.
Partiamo da Moxie Marlinspike, cercando di capire chi sia davvero
Com’è logico aspettarsi da un esperto di crittografia e difensore della privacy personale, la biografia di Moxie Marlinspike è piuttosto scarna. Di lui si sa ben poco, a partire dal nome: come detto, infatti, il nome Moxie con cui lo conosce il grande pubblico, è solo un soprannome
Il suo vero nome è Matthew Rosenfeld ed è originario della Georgia, dove ha trascorso tutta la sua infanzia e la sua adolescenza, si trasferisce nella Silicon Valley alla fine degli Anni ’90. Già a quel tempo, però, il nome Moxie Marlinspike
era piuttosto noto nella community dei “white hat hacker” e degli esperti di sicurezza informatica.
Appassionato di crittografia e di difesa dei dati personali sin dalla giovane età, Moxie Marlinspike si fece conoscere grazie alle sue abilità di programmatore e ai suoi “bollettini” sullo stato della privacy online, diffusi sin dalla metà degli Anni ’90.
Dopo un lungo viaggio tra le isole caraibiche a cavallo tra il 2005 e il 2007, Marlinspike torno’ nella Silicon Valley nel 2010 e fondo’ Whisper System, una startup dedicata alla sicurezza delle applicazioni e delle comunicazioni da piattaforma mobile. In questi anni sviluppa applicazioni come TextSecure e RedPhone, tra le prime a implementare protocolli di crittografia end-to-end nel vasto panorama delle app di messaggistica istantanea per iPhone e Android. Il loro successo fa sì che i big della Silicon Valley notino questa piccola startup e se la contendano: alla fine la spunta Twitter, che l’acquista per una cifra mai rivelata.
L’acquisizione, però, nasconde altri fini: come rivelato dai vertici della piattaforma di microblogging, la loro intenzione primaria era quella di poter contare sulle abilità di Moxie Marlinspike per poter migliorare gli standard di sicurezza di Twitter. Il programmatore venne dunque messo a capo dell’area sicurezza, ruolo che ricopri’ fino alla prima metà del 2013. In questo lasso di tempo il codice sorgente delle app realizzate da Whisper System venne rilasciato con licenza open source, così che la comunità internazionale di sviluppatori indipendenti potesse lavorarci su e migliorarne le funzionalità.
Dopo l’addio a Twitter, Moxie Marlinspike fondo’ Open Whisper Systems, così da continuare il lavoro di sviluppo e perfezionamento dei protocolli di crittografia implementati inizialmente in TextSecure. Nel giro di pochi mesi prende forma Signal Protocol, che viene implementato nell’app di messaggistica istantanea a inizio 2014. Nel novembre 2015 TextSecure e RedPhone si fondono per dare vita a Signal, da molti ritenuta l’app di messaggistica più sicura oggi esistente. In questo stesso periodo, Moxie Marlinspike collabora con Facebook, WhatsApp e Google per implementare Signal Protocol, il suo protocollo di crittografia, all’interno delle app di messaggistica istantanea dei tre colossi del web.
Nel Febbraio 2018 Moxie Marlinspike decide che è arrivato il momento di fare il grande salto, ossia rilasciare l’applicazione Signal su tutti i sistemi di cellulare Android ed iOS Apple.
Per poter però rilasciare questa applicazione al grande pubblico, Moxie ha bisogno di un investimento esterno ed è per questo motivo che chiede aiuto all’amico Brian Acton il quale investe 50 milioni di Dollari in Signal.
Probabilmente non hai mai sentito il nome di Brian Acton, e quello che abbiamo scoperto ti farà capire il perchè…Signal farà la stessa fine delle applicazioni che al momento cerca di sostituire.
Brian Acton nasce nel 1972 in Michigan dove trascorre la sua infanzia.
Studia alla University of Central Florida, alla University of Pennsylvania e successivamente alla Stanford University dove si laurea in informatica. Inizia la sua carriera lavorativa nel 1992 alla Rockwell International (un gruppo di società sotto la sfera di influenza di Willard Rockwell) e prosegue lavorando per colossi come Apple e Adobe.
Nel 1996 viene assunto da Yahoo: è il 44° impiegato nella storia dell’azienda. È proprio in Yahoo che conosce e stringe una vera amicizia con Jan Koum.
Koum e Acton lavorano fianco a fianco in Yahoo ed entrambi si appassionano al mondo dei Social Media, tra l’altro in rapida ascesa. Nel 2007 Koum e Acton lasciano Yahoo, prendono un anno sabbatico e iniziano a viaggiare, in particolare in Sud America.
Al loro ritorno in patria, presentano domanda di assunzione sia a Facebook che a Twitter, ma vengono scartati da entrambe le società per mancanza di requisiti.
È il 2009 quando Koum acquista un nuovo iPhone e visitando quello che era uno dei primi App Store, si rende conto del potenziale offerto dal mercato delle applicazioni.
Gli viene cosi l’idea di progettare un’applicazione che permetta di comunicare a basso costo, si confronta con Acton e decidono di fondare assieme la società Whatsapp.Inc: l’applicazione di messaggistica diventata la più popolare e usata al mondo.
Quindi si, hai capito bene. L’attuale socio del fondatore di Signal è proprio il co-fondatore dell’applicazione Whatsapp.
E’ normale quindi porsi la seguente- domanda:
Ma se Brian Acton già nel 2014 ha venduto Whatsapp e la privacy di milioni di utenti a Facebook, cosa gli impedirá di fare la stessa cosa nel 2022 con Signal?
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4 comments
Ecco
ok, va bene.
ma al momento il codice sorgente di Signal è disponibile a tutti.
è lì, chiunque lo può vedere e contestare.
finché nessuno vi trova dei bug o delle backdoor si può usare.
se qualcuno lo acquisterà, si può comunque fare una fork
Praticamente si andrà sempre alle solite
Molto interessante grazie. Non sapevo!