Le 10 cose più strane che puoi incontrare nel deserto
Condividi86Quando si pensa al deserto si pensa ad un lunga distesa di sabbia e dune, e invece c’è molto più di questo.
Nel deserto infatti sono state scoperte alcune cose che non penseresti mai di incontrare in un luogo fatto solo di sabbia, e invece questo video ti mostrerà 10 cose strane che puoi trovare nel deserto.
Ci sei mai stato? Hai mai visto qualcosa di simile?
C’è molto di più in un deserto di sabbia, calore e occasionali piramidi giganti, alcune delle cose in cui ti imbatteresti vagando per le dune sono semplicemente bizzarre.
Ecco 10 delle cose più strane mai trovate nel deserto.
1.UNA NECROPOLI INTERA: Non tutti nell’antico Egitto avevano una piramide gigante al momento della morte, è una cosa da faraone. Le persone normali erano sepolte nel terreno proprio come tutti gli altri. Ma non sappiamo molto della vita e della morte della gente comune egiziana perché di solito siamo più concentrati sulle persone importanti a cui vengono dedicate le piramidi. Quindi è per questo che scoperte come quelle che seguono sono così importanti. Nell’agosto 2018 gli egittologi scoprirono una necropoli sepolta nel villaggio di Lisht, nel deserto del Sahara, che conteneva 802 tombe ciascuna di oltre 4000 anni. Queste tombe erano state sepolte sotto molti metri di sabbia, per migliaia di anni, sconosciute agli esperti fino a poco tempo fa. Gli esperti iniziarono a farsi domande nel 2014, poiché le immagini satellitari mostravano quantità crescenti di macchie scure ad indicare buchi scavati nel deserto. Queste macchie si moltiplicavano sempre di più, così i ricercatori decisero di indagare su cosa ci fosse sotto la sabbia di così interessante; trovarono 802 tombe interconnesse, risalenti all’antico regno di mezzo dell’Egitto, molte di queste tombe potevano ospitare più corpi, alcune fino ad 8. Poiché le famiglie venivano sepolte insieme, compresi membri di famiglie allargate come cugini di quarto grado di terza generazione, c’era bisogno di tutto lo spazio possibile. Sfortunatamente, quando gli archeologi lo scoprirono, le tombe erano quasi tutte vuote, tutte le immagini satellitari scoperte furono soprattutto opera di saccheggiatori che conoscevano la necropoli ma si guardavano bene dall’omertà delle autorità. Si trovarono molti frammenti d’arte in ceramica e persino alcuni resti umani che si spera possano aiutare a capire come viveva la gente comune durante l’ancora misterioso regno di mezzo. Speriamo che nessuno dei corpi sepolti abbia maledetto chiunque li avrebbe dissotterrati come fece il malizioso Re Tut.
2.MARREE MAN: L’Australia centrale è per lo più desertica, con alcune città sparse quà e là, il che significa che c’è molto spazio per trovare qualcosa di inaspettato tra montagne e i canguri. Definiremo inaspettata la sagoma di un uomo gigantesco disegnata su una di quelle montagne, è il Marree Man; compare nelle vicinanze di questa piccola città di 150 abitanti e raffigura quello che sembre essere un uomo aborigeno che brandisce un boomerang o un bastone. E’ alto 1,7 miglia, un perimetro di 17 miglia e si estende su 620 acri; nel 1998 un pilota di elicottero scoprì il Marreee Man mentre volava sopra l’entroterra, ma oltre 20 anni dopo non sappiamo ancora nulla di Marree Man; non sappiamo nemmeno chi dovrebbe essere, cosa rappresenta e nemmeno chi lo abbia creato. Gli esperti hanno trovato diversi bastoncini nel terreno probabilmente piantati per facilitare la mappatura di Marree Man, ma questo solleva ancora tonnellate di domande, ad esempio, come sono riusciti a farlo? Anche se fu creato poco prima della scoperta significa che chiunque lo abbia fatto viveva in un’era in cui il GPS era ancora primitivo nel migliore dei casi. Diversi anni prima che MapQuest giungesse ad incasinare ogni altra direzione. Eppure Marree Man è perfetto, non presenta errori da nessuna parte, ad oggi nessuno sa come sia stata possibile un’impresa simile, chiunque sia dietro a Marree Man, se è ancora vivo, non è interessato a farsi avanti, probabilmente si gode il mistero che ha costruito, alimentato dai falsi comunicati stampa e diffusi poco dopo la scoperta. Dal linguaggio e dalla terminologia sembrava che dietro a Marree Man ci fossero gli americani, tuttavia ora si ritiene che quei comunicati stampa fossero stati scritti intenzionalmente in stile americano per ingannare le persone. Il vero creatore di Marree Man rimane un mistero, se ti capita di sapere chi c’è dietro, non esitare a contattare un imprenditore australiano, di nome Dick Smith, offre 3700 dollari per qualsiasi informazione che porti all’identità degli autori di Marree Man, non è una cifra che cambia la vita, ma ti permetterebbe una vacanza in un affascinante città australiana, dove i canguri hanno meno probabilità di prenderti a calci.
3.CACCIA IRACHENI: Nell’aprile del 2003 gli Stati Uniti invasero l’Iraq per cercare armi di distruzione di massa, ma non le trovarono mai, trovarono invece qualcosa di molto più strano, un intero gruppo di jet da combattimento sepolti nella sabbia, ed ancora più strano era che questi jet non erano esattamente vecchi modelli obsoleti, erano invece cacciabombardieri MIG-25 Foxbats ed SU-25 Frogfoot, caccia di alto livello su cui il dittatore iracheno Saddam Hussein faceva affidamento per difendere la sua nazione. Il problema era che questi mezzi erano superiori solo a quelli delle nazioni vicine, egli sapeva che contro gli Americani la sua AirForce non aveva alcuna possibilità, sapeva anche che se gli americani avessero trovato gli aerei da combattimento a terra gli avrebbero distrutti anche se non rappresentavano armi di distruzione di massa. Quindi decise di nasconderli sotto la sabbia, probabilmente pensava che una volta andati via gli americani avrebbe dissotterrato i suoi aerei e sarebbe tornato a terrorizzare le nazioni vicine. Non era una cattiva idea, quando gli Stati Uniti incapparono negli aerei essi erano ancora in buone condizioni, molti di loro non avevano le ali ma per il resto funzionavano bene, nonostante i motori e gli abitacoli fossero stati sotto la sabbia per diversi mesi. Sfortunatamente per Saddam l’intero piano prevedeva la sua permanenza al potere dopo la partenza degli americani, cosa che non accadde, fu catturato dalle forze statunitensi nel dicembre del 2003 e giustiziato nel 2006. Per quanto riguarda gli aerei, non sopravvissero a lungo perché l’Air Force americana non sapeva cosa farsene.
4.CIMITERO D’OSSA DI BALENA: Nella lista di animali le cui ossa ti aspetteresti di trovare nel deserto, le balene sono probabilmente all’ultimo posto, per questo è comprensibile lo sconcerto dei ricercatori che nel 2010 si sono imbattuti in una tomba nel deserto piena di ossa di circa 40 balene. Gli esperti hanno scoperto fossili di balena quasi completi nel deserto di Atacama, in Cile, inoltre hanno portato alla luce le ossa di foca, delfini estinti con facce simili a trichechi e un bradipo acquatico estinto, chiamato Malattia del Faldo. Insomma questo deserto ha nascosto per tempo ossa di creature marine,nessuno sapeva cosa fosse successo o come i fossili fossero finiti nel deserto, dopotutto la costa più vicina è a più di mezzo miglio di distanza. Ma nel 2014 i paleo biologi della Smithsonian Institution arrivarono ad una conclusione, gli animali morirono in mare milioni di anni prima grazie alle tossine causate dalla fioritura delle alghe ed i cadaveri furono portati a riva dove furono trovati. All’ora l’area di Atacama era sott’acqua o aveva un litorale, nel tempo le placche tettoniche si sono sovrapposte portando Atacama oltre al livello del mare e rendendola completamente asciutta. I fossili rimasero sepolti lì fino a quando i paleontologi non li distribuirono nei musei. Probabilmente centinaia di altri fossili sono ancora sepolti nel deserto dato il numero di strati scoperti da paleo biologi, le alghe tossiche hanno colpito almeno 4 volte nella storia e sono molte le balene morte.
5.STRANI CONI NEL DESERTO EGIZIANO: Alcune cose sono misteriose solo perchè lo sembrano, come il caso dei coni egiziani, un pezzo d’arte davvero bizzarra vicino al Mar Rosso d’Egitto di cui sappiamo quasi tutto ma che resta comunque molto strano. I coni fanno parte di un progetto artistico della metà degli anni 90 chiamato “Desert Breath” realizzato dall’artista greca Danae Stratou e il suo team. Scavarono una pozza d’acqua circolare, crearono una serie di coni a spirale che assomigliano a tante piramidi dentro una fossa, è abbastanza curioso se visto dal basso ma diventa mozzafiato se visto dall’alto, o almeno lo era. L’obiettivo di Stratou era quello di creare opere d’arte che sarebbero svanite lungo la strada nel tempo, ed è quello che è successo, anni dopo la pozza d’acqua si è prosciugata ed i coni appena visibili dall’alto sembrano per lo più un mucchio di buchi. Ma come è riuscita la Stratou a realizzare il “Desert Breath”? Questo è l’unico aspetto davvero misterioso dell’intera faccenda, nessuno è sicuro di come abbia fatto e nessuno ce lo dirà, un’artista come un mago non rivela mai i suoi segreti.
6.FINTO NEGOZIO DI PRADA: Se ti capita di trovarti del deserto del Texas occidentale ed hai voglia di borse firmate vai al negozio Prada appena fuori dalla Route 90, lì non troverai assolutamente nulla perché non è un vero negozio Prada ma piuttosto una mostra d’arte che appare volutamente fuori luogo tra sabbia e rovi. Nel 2005 il duo artistico Elmgreen e Dragset decise di installare un falso negozio Prada da qualche parte nel deserto; volevano fare una dichiarazione su come il capitalismo contaminasse anche il più remoto degli spazi naturali. Alla fine si stabilirono in un’area da circa mezz’ora dalla mecca dell’arte minimalista chiamata Marfa in Texas, hanno soprannominato la loro creazione “Prada Marfa” e l’hanno lasciata nel deserto ad invecchiare a ribadire la loro dichiarazione. La porta di ingresso non è funzionale, non puoi entrare nell’unica stanza della mostra ma poi vedere le autentiche borse e scarpe Prada attraverso la vetrata. L’assoluta stranezza di un negozio di lusso che appare casualmente nel mezzo del deserto rende Prada Marfa una destinazione turistica di rilievo, tutto ciò è cresciuto solo negli ultimi anni grazie alla possibilità di chiacchierare di cose cool su internet, ad un certo punto la mega star del pop Beyoncé ha caricato una foto della sua visita a Prada Marfa su Instagram e ciò ha immediatamente fatto crescere l’esposizione artistica milioni di volte, una volta in un episodio di gossip girl comparve l’insegna di Prada Marfa, decretandola ancora come un luogo alla moda per persone alla moda che si comportano alla moda nel modo più alla moda.
7.I CERCHI DELLE FATE: Per decenni gli scienziati sono stati confusi dall’esistenza dei cosiddetti cerchi fatati nel deserto della Namibia, in Africa. Si tratta di macchie circolari di terreno che vanno dai 6 ai 50 piedi di diametro, circondate da anelli di erba, non sembrano naturali eppure nessuno riesce a capire da dove escano fuori, se siano umani o fatati. Le leggende locali della Namibia offrono diverse spiegazioni, nessuna delle quali particolarmente scientifica. Alcuni dicono che gli alieni li hanno creati come punti di atterraggio per le loro astronavi, altri pensano che siano le impronte degli Dei, altri credono che i draghi sotterranei brucino il suolo con il loro respiro di fuoco. Ad accrescere il mistero contribuiva il fatto che i cerchi delle fate non si trovassero da nessun’altra parte, erano semplicemente un fenomeno del deserto Namibiano, quindi forse qualcosa stava accadendo proprio lì. Forse la Namibia nasconde draghi sotterranei, o almeno così pensavamo fino al 2016 quando gli ecologisti scoprirono cerchi simili nell’entroterra australiano, quindi non era un caso isolato e doveva esserci una spiegazione scientifica naturale per questi cerchi. Negli anni sono sorte un paio di teorie, ma niente di abbastanza concreto da diventare legge scientifica. Una tesi sostiene che le formiche e le termiti mangino l’erba dalla radice secondo un percorso strategico intorno alla loro tana, il che significa che anche le piante muoiono in uno schema circolare. Un’altra tesi sostiene che anche le piante si stiano organizzando per accedere all’acqua più facilmente l’una per l’altra e contemporaneamente usano le loro radici per assorbirla e tenerla lontana dalle erbe che competono a distanza. Rispetto a tutte le cose strane che avvengono in natura, l’erba che accumula acqua da altra erba sembra decisamente normale, ma nessuna delle due teorie è stata ancora dimostrata, il che significa che potremmo ancora dover scoprire altri cerchi fatati prima di scoprire la verità, fino ad allora daremo per scontato che la causa sia nei draghi.
8.UN CAMPO DI CADILLAC IMBRATTATE: Immagina di vagare per il deserto e di imbatterti in un campo di macchine semi sepolte, probabilmente ti chiederesti cosa sta succedendo, soprattutto dal momento che queste auto sono coperte di graffiti, fino a quando si scopre che uno spettacolo del genere esiste davvero ed è lì di proposito. Nel deserto di Amarillo, in Texas troverai il Cadillac Ranch, è lì dal 1974 quando un gruppo di hippie chiamato “il formicaio” lo realizzò insieme ad Stanley Marsh, non più il ragazzo di South Park ma un eccentrico uomo d’affari miliardario che si divertiva a scherzare con le persone tanto quanto gli piaceva fare i soldi. Finanziato da Marsh, il formicaio si procurò le 10 Cadillac, le portò nel deserto e le seppellì con il muso nella sabbia e le lasciò lì, semplicemente. Marsh voleva un’arte che fosse come l’American on the road e sconcertasse la gente del posto e fece proprio questo, diede anche carta bianca alla gente del posto per distruggere l’arte stessa. I visitatori iniziarono rapidamente ad aggiungere graffiti alle Cadillac quando non erano impegnati a strappare via i pezzi per mostrarli agli altri a casa. Marsh ed il formicaio erano d’accordo e permisero alla loro arte di generare altra arte. Dieci anni dopo il Cadillac Ranch è ancora attivo e puoi ancora visitarlo, pasticciare con la auto, fare foto stupide o semplicemente restare sconcertato, questo è quello che avrebbe voluto Marsh.
9.UN LAGO APPARSO DAL NULLA: I deserti tendono a non sfoggiare laghi giganti a meno che tu non sia un personaggio dei cartoni animati disidratato che sta avendo un miraggio. Come spiegare allora Lac de Gafsa? Un grande lago non solo reale e non solo nel bel mezzo del deserto tunisino ma che non esisteva prima del 2014. Da quando la gente del posto lo scoprì quell’anno, il lago divenne un enorme attrazione turistica, d’altronde chi e perchè non sarebbe affascinato da un lago profondo 18 metri che è apparso nel deserto apparentemente dal nulla? Le persone accorrevano al lago per fare foto e per nuotare, questo creava preoccupazione da parte della gente del posto che sapendo quanto fosse ricco di fosfati il terreno vicino, era preoccupata che l’acqua potesse essere tossica. Quei timori si aggravarono quando l’acqua cambiò colore da blu brillante ad uno strano verde; per fortuna nessun test fino ad ora ha segnalato mai alcuna tossicità, ma ancora non si spiega da dove è venuto fuori il lago. Alcuni tunisini locali pensavo sia un segno miracoloso che vada al di là della scienza, ma i guastafeste hanno una spiegazione alternativa, la loro teoria è che nel 2014 l’area subì un piccolo terremoto che danneggiò la roccia intorno ad una piccola sezione di superficie a livello dell’acqua. Questa rottura fece sì che milioni di litri di acqua sotterranea risalissero rapidamente in superficie formando un lago. Per quello che riguarda il cambio di colore è probabile che sia dovuto al fatto che l’acqua abbia smesso di scorrere attivamente, e quando ristagna si intorpidisce diventando verde, che è probabilmente quello che è successo in questo caso. Che si tratti di scienza o di un miracolo sicuramente sembra rinfrescare tutti come una piscina.
10.UNA CITTÀ FANTASMA IN AFRICA: Le città fantasma negli Stati Uniti occidentali non sono niente di nuovo, ma chi mi dice di una nel deserto della Namibia in Africa che rischia di essere divorata dalla sabbia circostante? Si chiamava Kollmanskuppe, questa era una volta una fiorente città grazie alla corsa ai diamanti. Nel 1908 un minatore scoprì i diamanti nella zona e vi giunsero onde di ricercatori, costruirono rapidamente una città nota sia per i suoi diamanti che per le sue stranezze. I colonizzatori tedeschi che gestivano le miniere portavano gruppi dell’opera dall’Europa finché si esibissero per i ricercatori, una famiglia della città aveva perfino uno struzzo domestico che trascinava il carretto durante il periodo natalizio. Il divertimento finì negli anni 30 insieme ai diamanti, tutto smise di luccicare a Kollmanskuppe , i ricercatori abbandonarono la città e ben presto la sabbia del deserto invase le case e gli edifici vuoti, sommergendoli fino ai giorni nostri. Kollmanskuppe sopravvive come una destinazione turistica anche se potrebbe non essere così ancora per molto, nel 2010 gli studi dimostrarono che gli edifici della città si stavano deteriorando anche se per lo più sono ancora in piedi a distanza di 10 anni. Probabilmente è solo questione di tempo prima che il deserto li distrugga completamente, quindi fai una visita finchè puoi, è più facile ricreare l’esperienza se noleggi uno struzzo che ti porta in giro mentre ascolti l’opera europea.
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8 comments
Si sente che è un documentario americano che voi avete tradotto..
Cerchi di 50 piedi..
L’ Opera europea..
😂😂
Comunque è stato interessante.
Grazie
Ciao, video molto interessante come sempre!
Specialmente da persone competenti come tutti quelli di questo team numero6
Un grazie a tutti voi.
Ciao Luca
Grazie a te Luca!
Interessante ,bravi Maria e Nicola.
Grazie a Maria e Nicola e naturalmente a Morris. Molto interessante.
Interessante come tutti i vostri video
Vogliamo riproporre questo video per i nuovi utenti che se lo erano perso. Fateci sapere nei commenti se vi è piaciuto! Buona visione 🙂
Molto curioso e interessante, molto bravi, grazie!