The Future 11: la mia famiglia
Condividi43E’ il 2028, sono passati 8 anni dalla finta pandemia.
Il mondo è stato stravolto e le poche persone che sono riuscite a combattere il sistema si stanno aggrappando all’ultima speranza.
Sono passati 30 anni da quando hanno pubblicato il primo documento e con il senno di poi abbiamo potuto vedere che tutto era chiaramente già pianificato nella loro agenda.
Il capitalismo aveva raggiunto il suo scopo di illudere le persone sull’esistenza di una libertà e di diritti individuali.
Ciò che stava arrivando era stato ipotizzato più e più volte come una teoria lontana.
L’arrivo dell’intelligenza artificiale ci era stato commercializzato come un’utopia.
Ora capiamo che tutto questo faceva semplicemente parte del piano per ottenere il massimo controllo mondiale da parte di pochi.
Le persone erano esauste.
Devastata dai primi lockdowns adesso la maggior parte della società era senza lavoro e dipendeva dallo stato.
Siamo entrati nel secondo anno di lockdowns.
Le scuole, le università e tutta l’istruzione esterna furono chiuse a causa della diffusione del virus tra i giovani.
Il sistema educativo venne rimodellato e magicamente la tecnologia per studiare da casa era già pronta. Sviluppata anni prima da una software house di proprietà di pochi.
Le famiglie erano recluse nelle loro case colme di stress, tensione, paura e reclusione.
Casi di abuso portarono alla distruzione di molte famiglie.
Sono venuta qui, perché pensavo che questo in questo paese regnasse la libertà, ma adesso si è dissolta.
Mi ha spezzato il cuore vedere portarmi via mio figlio.
Giorno e notte desideravo tenerlo tra le mie braccia.
Ci hanno detto che le infezioni stavano aumentando a casa.
Il virus si era diffuso tra le famiglie e le persone avrebbero dovuto essere salvaguardate ai sensi della nuova legge sulla protezione della salute.
Mi spiegarono che mio figlio sarebbe stato portato due settimane in un campo di internamento solo per precauzione.
Ho ricevuto un rapido messaggio che diceva di preparare la valigia per mio figlio che in un’ora sarebbe arrivata una macchina per portarlo via.
Dalla macchina sono scesi un’infermiera e due uomini, è successo così in fretta.
Me lo hanno portato via.
Mi dissero che sarebbe stato al sicuro e sotto sorveglianza. Passarono due settimane, poi tre, quattro, fino a due mesi.
Non ho avuto nessuna notizia.
Alla fine ho ricevuto una videochiamata che mi diceva che mio figlio era stato portato al campo principale poiché le sue condizioni erano peggiorate.
Ero da sola.
Il coprifuoco totale significava che non potevo lasciare casa mia per andare a cercarlo.
Mi hanno detto che sarebbe tornato a casa una volta guarito, ma dopo quattro mesi ancora non avevo notizie.
Ho provato moltissime volte a chiamare il numero di telefono del campo Fema ma la linea era sempre occupata o staccata.
Se internet fosse ancora esistito avrei fatto ulteriori ricerche, cercato altre mamme nella mia stessa condizione, magari avrei potuto trovare un nuovo numero di telefono da chiamare.
Ma i governi avevano limitato l’accesso a qualsiasi apparecchio informatico. E’ passato un mese dall’attacco informatico Cyber polygon ed internet è stato sostituito da una pagina nera del governo.
Qualsiasi sito web riporta sempre e solo la pagina nera del governo che parla dei vantaggi del grande reset.
Non so più se mio figlio è ancora vivo o è morto.
Sono da sola.
Ora rischio la mia vita ogni giorno cercando me stessa per le strade.
Devo stare attenta, perché le auto delle pattuglie ci tengono ancora sotto il coprifuoco.
Mentre le masse venivano consumate dalla paura, la società è crollata e improvvisamente ci è stato tolto tutto.
Perché chi controlla il passato controlla il futuro e chi controlla il presente controlla il passato.
Me lo ricordo da scuola.
Ho potuto osservare quello che ci è successo. Abbiamo vissuto nell’illusione sin da quando siamo nati, nutriti da questa illusione fino ad arrivare ad un punto di non ritorno.
Ho perso mio figlio e tutte le persone che più amavo. Adesso sono sola.
Non sapevo che potesse essere portato via da me finché non è successo, non sapevo che potessero spingersi così lontano.
Una volta che il controllo e il potere si perdono, la vita non potrà mai ritornare alla normalità.
Ma dobbiamo resistere, dobbiamo spezzare le catene e porre le grandi domande.
Sei entrato in questo luogo oscuro da cui puoi tornare indietro se lo vuoi.
Riesci a vedere cosa ti aspetterà? Quanta parte della tua vita sei in grado di condurre autonomamente? O preferisci essere sempre guidato dagli altri?
TORINO, BRESCIA, NAPOLI, MODENA, LATINA, PIACENZA: Queste sono solo alcune delle città a meno di 1 ora (treno o auto) dalle première che si terranno a Milano, Roma e Cagliari per presentare il docufilm Lux Vera 6023 e per incontrare Morris San insieme agli altri protagonisti del film.
NON PUOI PIU' ASPETTARE
3 comments
Mi ha commosso, mi ha fatto pensare a mia figlia, che piango da 34 anni. La piangerò per sempre, era un pezzettino di me, ma da quando è iniziato tutto questo circo sono tranquilla che lei non c’è. Io non accetterò mai vaccino, sottomissione… Dovranno ammazzarmi per sottomettermi, però se Victoria fosse stata su questa Terra, io sarei stata molto vulnerabile. Sono tranquilla che la mia stirpe si estinguerà con me, nessuno potrà mai far soffrire sangue del mio sangue.
Però ve lo dico chiaramente, se arriveranno a forzarmi la mano in qualche modo, mi farò ammazzare da loro. Ho già partecipato ad una rivoluzione nel ’89, avevo 20 anni, ho sentito il fischio dei proiettili molto vicino, non ho paura di lottare per la libertà.
Iosefina tu appartieni ad una categoria di persone invincibili, e fai paura fai tremare polsi e ginocchia,appartieni alla categoria di coloro che non hanno niente da perdere,senza legami ,non minacciabile,non ricattabile,non sottoponibile, pronta fa fare davvero quello che prometti, insomma una mina vagante,per ciò ,intoccabile💐,mai avere a che fare con persone che non hanno niente da perdere😘vedi come sono ruffiano?
Alessandro grazie😘 però sai, quello che non ho detto è che se io avessi avuto mia figlia sarei stata forse mille volte più battagliera di oggi. Non capisco come genitori restano così calmi riguardo al futuro dei loro figli, anzi, li portano anche a prendere il veleno, non lo posso concepire. Io piango per tutti i bambini che saranno vittime di questa follia, piango perché io ho desiderato mia figlia con disperazione, ed è morta. Avrei demolito il mondo per lei, e medici corrotti hanno deciso che non poteva vivere, mentre ci sono genitori su questo mondo che non meritano assolutamente i figli che hanno, l’amore che ricevono da questi figli.
Noi, quelli che siamo ancora sani di mente, dobbiamo fare qualcosa per tutti i figli del mondo, sono poveri innocenti