Come ha fatto la NATO a continuare il fascismo in Italia dopo la liberazione?

Oggi è il 25 Aprile, la data segna la liberazione del regime fascista grazie allo sforzo congiunto dell’esercito americano e di colloboratori nostrani, i partigiani. o Almeno, questa è la storia che vogliono raccontarci.
Il nostro focus di oggi è uno speciale esclusivo su come la nostra storia, le nostre credenze e l’attuale classe politica siano frutto di un piano della NATO.
Abbiamo già parlato di come un’intera generazione sia stata debilitata con la diffusione delle droghe negli anni 70, “casualmente” durante il periodo di Berlinguer.

Vi lasciamo all’approfondimento che vi chiarirà il passato ed il futuro del nostro Paese.

Testo del video

C’è stato un colpo di stato in Italia nel gennaio 2021, un colpo di stato impercettibile, ma comunque c’è stato. A Roma c’è stato un “cambio di regime”. E nessuno sbatté le palpebre. Tuttavia, è un trucco familiare: bloccare la sinistra italiana ogni volta che minaccia gli Stati Uniti d’America.
Circa 77 anni dopo Mussolini e i nazisti, la destra continua ad avere una presa salda sull’Italia.
Ad oggi sembra rivoluzionario che, in un Paese ancora dominato dal nonnismo, il ruolo di una donna Premier come Giorgia Meloni sia realtà. Ma se tutto questo fosse parte di un disegno più grande che continua dalla seconda guerra mondiale?

È come se la liberazione del 1945 non fosse mai avvenuta, come se la presenza di 79 anni delle forze armate statunitensi in Italia fosse stata il garante del fascismo piuttosto che il suo distruttore.
Questo è il problema: il collegamento tra la macchina da guerra statunitense e la versione italiana di “dio, patria e famiglia”.
La liberazione dell’Italia non significò la fine del fascismo in Italia. Con lo svolgersi degli eventi, significò la nascita di un nuovo fascismo, un fascismo con caratteristiche americane.
In altre parole, gli Stati Uniti non erano, e non sono tuttora, una forza di liberazione in Italia.

L’ultima versione italiana di “Mussolini” è Fratelli d’Italia. Questo partito di destra è [stato] “l’opposizione” nel parlamento italiano di *oggi* e ne abbiamo già parlato nei nostri special. Lo scorso governo però, è stato formato da nostalgici. I due partiti di destra, La Lega e Forza Italia, sono parti fondamentali della scorsa amministrazione, in ultima, guidata da un banchiere non eletto, Mario Draghi.

Questo arci-capitalista Mario Draghi, è stato paracadutato al governo dopo il colpo di stato del gennaio 2021. Il presidente italiano, Sergio Mattarella, lo ha “invitato” a prendere il potere.
Oltre ad essere un ex dirigente dell’Unione Europea, Draghi è un ex dirigente di Wall Street. È un uomo di Goldman Sachs. Quindi personifica l’atlantismo, quell’ideologia di “Bruxelles e New York” che incatena l’Europa all’America.
Da insider “atlantico”, Draghi sa cosa vuole l’élite del potere occidentale in Italia: più neoliberismo. Il suo compito è far tornare indietro lo Stato italiano e aprire il paese al capitalismo predatorio. Questo significa dare al “capitalismo atlantico” le leggi che vuole, le tasse che vuole e il lavoro che vuole.
Draghi disse al Financial Times che il suo nuovo governo sarà fortemente europeista e atlantista, in linea con le ancore storiche dell’Italia, segnando una rottura con la politica estera di Giuseppe Conte, il precedente presidente del Consiglio, che aveva allineato più strettamente il Paese alla Cina.
Quando l’Italia è stata duramente colpita dalla pandemia di Covid-19 – marzo 2020 – “Bruxelles e New York” sono rimaste in silenzio. Ciò spinse l’allora primo ministro, Giuseppe Conte, ad accettare aiuti dalla Cina e da Cuba. In tal modo ha disonorato l’establishment atlantico.
L’abbraccio di Conte all’assistenza comunista, insieme alle sue politiche guidate dallo stato all’interno delle industrie finanziarie, dei trasporti e tecnologiche italiane, non gli ha fatto guadagnare amici a “Bruxelles e New York”.
Nonostante la sua genuina popolarità – Conte rappresentava il Movimento 5 Stelle “anti-establishment” – i suoi giorni da leader italiano erano contati.
Nel gennaio 2021, la parte liberale della coalizione di governo di Conte, Italia Viva, ha ritirato il suo sostegno al regime e ha quindi aperto la strada a Mario Draghi.
L’uomo che ha fatto crollare il governo di Conte, Matteo Renzi, il leader di Italia Viva, è stato un tempo il ragazzo d’oro della politica italiana. Quando era il più giovane Primo Ministro italiano in assoluto (2014-16), è stato venduto come la “terza via” e il futuro “post-ideologico” dell’Italia.
In un’intervista al Financial Times, Matteo Renzi non poteva nascondere la sua gioia nel far cadere il popolare Conte:
Renzi sostiene che il piano da sempre era quello di creare un’apertura per portare Draghi. “La possibilità di essere guidato da Draghi era una speranza incredibile”, ha detto. Ho fatto un buon lavoro e ora devo togliermi di mezzo, farmi da parte e ora tocca al capitano della squadra, Mario Draghi.
Renzi agiva per conto di una “squadra” radicata non in Italia, ma a “Bruxelles e New York”.
E lo stesso Renzi ha catturato obliquamente la politica di questa “squadra” in un commento fatto al Guardian nel 2015, quando era Presidente del Consiglio italiano: “Non credo che le persone che vogliono uscire dalla Nato vogliano vincere le elezioni .”
In altre parole, alla fine, la NATO decide chi prende il potere in Italia.

Allora che cos’è la NATO?
L’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), istituita nel 1949, è la custode degli interessi degli Stati Uniti in Europa. La NATO è il codice per gli Stati Uniti. Può evocare i “valori condivisi” del Nord Atlantico – l’atlantismo – ma ciò a cui si riduce sono le forze armate statunitensi

L’imperialismo in Europa.
All’inizio, nel 1949, lo scopo ufficiale della NATO era quello di difendere l’Europa occidentale dalla presunta minaccia del comunismo. Il suo scopo non ufficiale, tuttavia, era quello di bloccare l’Europa occidentale nel fiorente impero degli Stati Uniti.
Il risultato finale in Europa fu il Trattato di Roma (1957), il trattato che creò la Comunità Economica Europea/l’Unione Europea. La NATO ha quindi accompagnato e garantito gli investimenti statunitensi nell’Europa.
Questo legame organico con gli affari e la finanza degli Stati Uniti spiega perché la NATO è ancora in circolazione oggi e si sta espandendo, 30 anni dopo la fine dell’URSS. Infatti, nel 2018, la NATO si è trasferita in una nuova sede a Bruxelles.
La NATO non se ne andrà perché il capitalismo e l’imperialismo statunitensi rimangono onnipresenti. Di conseguenza, la NATO è una struttura politica contemporanea dell’Europa. Ed è così dal 1945. L’Italia ne è l’evidenza.

L’Italia è la chiave
Oggi ci sono circa 12.000 militari statunitensi attivi e sette basi militari statunitensi in Italia. La NATO è la loro storia di copertura: Vicenza la base dell’U.S. Army per l’Africa, a Napoli c’è la base delle Forze navali americane, a Catania c’è la Sigonella Naval Air Station. L’italia quindi il Paese da cui è possibile esercitare il dominio sull’Africa e l’Asia.

Tutto parte dal 1948
La scomparsa di Mussolini significò la liberazione della politica operaia in tutta Italia. La sinistra italiana prossima alle elezioni generali del 1948, spinse l’entra della CIA, facendo uso di denaro, bugie e isteria, sabotando gli esiti. È stato un momento decisivo: la CIA non si è limitata a interferire in un’elezione italiana, ma dell’Europa occidentale per il prossimo secolo.
Bloccando l’ascesa organica della sinistra italiana, la CIA non solo ha spianato la strada al ritorno della screditata destra italiana, ma ha anche spianato la strada ma agli obiettivi europei del dopoguerra dell’America: la NATO e la nascente UE.
Gli Stati Uniti hanno imposto all’Italia una “struttura democratica” che predeterminava la vittoria della destra. Era un paradosso democratico, che intrappola l’Italia ancora oggi.

La Jihad cattolica romana
In Italia, nel 1948, gli Stati Uniti si fidavano della Chiesa cattolica. Per sconfiggere il Fronte Popolare Democratico gli americani hanno lavorato in tandem con il Vaticano a Roma. Da un lato, la CIA ha finanziato il Partito Democratico Cristiano; dall’altro, ha letteralmente bombardato il popolo italiano con propaganda anticomunista.
Il Vaticano era di destra. Era ultra-conservatore. E aveva spie (clero) ovunque. Era un gigantesco psyop, cioè svolgeva azioni che condizionano o rafforzano attitudini, opinioni ed emozioni di specifici obiettivi quali governi, organizzazioni, gruppi o singoli individui al fine di indurli a comportarsi in modo tale, un successo che prendeva di mira sia i ricchi che i poveri.
Se la nuova agenzia di intelligence americana, la CIA, stava cercando un alleato segreto esperto per combattere il comunismo “senza Dio”, era il Vaticano.

Il modello italiano
I pianificatori statunitensi erano già consapevoli dell’importanza strategica dell’Italia durante la seconda guerra mondiale. L’Italia è stato il primo campo di battaglia europeo d’America. Nel 1943 gli USA invasero la Sicilia e in effetti cambiò le sorti del conflitto. Era la base dell’impero globale americano.
Mentre Washington doveva condividere la Germania del dopoguerra con i suoi alleati, l’Italia era interamente nelle mani degli Stati Uniti. In effetti l’Italia è diventata un banco di prova per i mediatori di potere statunitensi, un modello per l’imperialismo statunitense in tutto il mondo.
Un modello che è stato provato ad essere utilizzato in decine di altre nazioni nel tempo e che hanno prodotto problemi internazionali come la nascita dell’ISIS o l’armamento dei Narcos in America Latina.
Per rendere l’Italia politicamente sicura per il potere degli Stati Uniti sono state prese decisioni fatali: piuttosto che sostenere il lavoro organizzato, gli Stati Uniti hanno scelto di sostenere la criminalità organizzata, piuttosto che sostenere il secolarismo, gli Stati Uniti hanno deciso di sostenere la religione, piuttosto che spazzare via la decrepita élite sociale ed economica che ha dato vita al fascismo, gli Stati Uniti hanno deciso di rianimarlo. Questa strategia politica non ha tradito i valori americani o “atlantici”: era il ritorno dell’economia che ha generato gli imperi dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti.

Il crimine paga
Il successo da parte degli Stati Uniti sulla politica italiana è dovuto a molteplici azioni segrete molto discutibili. Cominciò tutto negli Stati Uniti con l’Operazione Underworld (1942-45), quando il governo si unì alla mafia siciliana per controllare i moli di New York. La successiva è stata l’operazione Husky in Sicilia, l’invasione del 1943, quando i militari americani hanno continuato la logica dell’operazione Underworld con i criminali italiani per rendere la vita più facile alle forze armate statunitensi.
Il risultato finale di queste operazioni della Seconda Guerra Mondiale fu l’emancipazione dei più potenti boss mafiosi d’America all’interno dell’Italia: Lucky Luciano e Vito Genovese.
Il governo degli Stati Uniti ha concesso a questi criminali internazionali un passaggio gratuito in Italia e posizioni di potere.
Grazie a queste azioni segrete, la mafia ha reinventato le sue radici italiane durante e dopo la seconda guerra mondiale. Era la democrazia in stile americano, basata sui criminali.

L’ascesa della CIA
Un’altra operazione segreta che indicava la strategia americana del dopoguerra in Italia fu l’Operazione Sunrise. Ciò ha coinvolto Allen Dulles, il futuro direttore (1953-1961) della Central Intelligence Agency (CIA).
All’inizio del 1945 Dulles, negoziò segretamente per una “resa tedesca locale” nel nord Italia, senza successo, per bloccare la vittoria locale della sinistra. Questi colloqui segreti hanno rivelato la direzione della politica statunitense, che favoriva i fascisti piuttosto che i partigiani.In questo ambiente pro-crimine e pro-fascista – all’interno dei circoli pianificatori statunitensi – è nata la CIA, la prima missione è stata quella di distruggere la democrazia italiana.

CIA: “Cattolici in azione”
È logico quindi che il Vaticano sia diventato una sorta di “scuola” la CIA. Alcuni dei suoi ufficiali più anziani iniziarono le loro carriere segrete dentro e fuori il Vaticano – come William Casey, Direttore della CIA (1981-87), informava regolarmente il Papa polacco – Giovanni Paolo II.
Il Vaticano ha anche filtrato i soldi per la CIA e i suoi alleati mafiosi. Il Trattato Lateranense del 1929 permise la creazione della Banca Vaticana (Istituto per le Opere di Religione) nel 1942, la banca offshore per i soldi sporchi della destra.
A partire dal denaro nazista, la Banca Vaticana finì per riciclare denaro per la mafia e finanziare le operazioni CIA, come ad esempio il movimento di Solidarietà polacco negli anni ’80.
In effetti, negli anni ’80 il Vaticano era diventato il centro di una ragnatela sinistra che rendeva superfluo lo Stato italiano. Gli scandali finanziari che hanno coinvolto il Vaticano hanno messo in luce l’esistenza di un “governo italiano” alternativo noto come Propaganda Due (P2). La sua storia di copertina era la massoneria.
Questa rete oscura includeva l’arcivescovo Paul Marcinkus, il capo americano della Banca Vaticana; Michele Sindona, banchiere mafioso siciliano; Giulio Andreotti, leader della Democrazia Cristiana e sette volte presidente del Consiglio italiano; Silvio Berlusconi, uomo d’affari e futuro presidente del Consiglio italiano; e in Sud America, José López Rega, il potente politico e fondatore dell’Alleanza Anticomunista Argentina (uno squadrone della morte).

Soldi soldi soldi
Dopo aver vinto le elezioni del 1948 truccate negli Stati Uniti, il Partito Democratico Cristiano rimase al potere fino al 1994. Questo era possibile grazie i fondi della CIA.
Secondo Victor Marchetti, un alto funzionario della CIA negli anni ’50 e ’60, ha affermato che la politica della CIA in Italia è stata sempre di finanziare tutti i partiti contrari al comunismo e prima di tutto il Partito Democratico Cristiano. Decine e decine di milioni versati ogni anno per influenzare giornali, movimenti e opinioni pubbliche. Tutto questo per altri decenni.
Secondo il New York Times, non è stata solo la CIA a finanziare questa crociata anticomunista in Italia. Anche le grandi compagnie petrolifere americane stavano pagando per mantenere i fascisti al potere: “La più grande compagnia petrolifera degli Stati Uniti, la Exxon Corporation, ha affermato… di aver fatto contributi politici da 46 milioni di dollari a 49 milioni di dollari dal 1963 al 1972… più di 500.000 dollari l’anno dal 1980 al 1983 ai partiti politici italiani”.

Terrore, Terrore, Terrore
Anche se questo denaro degli Stati Uniti ha comprato molti governi italiani, non ha potuto comprare il popolo italiano. Negli anni ’60 e ’70, il Partito Comunista d’Italia (PCI, il più grande dell’Europa occidentale) e il desiderio di una vera indipendenza erano più forti che mai in Italia.
Per domare questi movimenti indigeni non servivano soldi ma proiettili e bombe. Ci vollero Anni di Piombo: «anni di piombo». Ha richiesto innumerevoli atti di terrorismo contro il popolo italiano.

Per destabilizzare la sinistra italiana, che si stava formando in questo periodo, e proteggere gli interessi dell’America sono state utilizzate diverse tecniche di terrorismo con il gruppo paramilitare Gladio che hanno preso di mira ogni soggetto che era una minaccia. Questo include i fatti che riguardano l’incidente di Enrico Mattei, gli omicidi di Aldo Moro, Pier Paolo Pasolini e l’attentato di Bologna.

Silvio Berlusconi
La decennale guerra ibrida americana contro la sinistra italiana ha dato frutti velenosi, sfociando in una festa del fascismo.
Nel 1994 il Partito Democratico Cristiano si è disgregato a causa della corruzione. Questo avrebbe dovuto inaugurare un periodo di governo di sinistra in Italia, ma è successo il contrario. Un miliardario con legami aperti con le strutture fasciste italiane ha preso il controllo di Roma: Silvio Berlusconi.
Tra il 1994 e il 2011 Berlusconi è stato primo ministro di tre governi italiani. E il partito politico da lui creato dall’oggi al domani nel 1994, Forza Italia, è stato da allora un attore chiave, se non dominante, nella politica italiana.
Il passaggio dalla democrazia cristiana alla democrazia miliardaria è stato senza soluzione di continuità. Infatti era coreografato. Berlusconi non è uscito dal nulla. Era direttamente legato al suddetto “governo italiano” segreto, noto come Propaganda Due (P2), il cui scopo principale era quello di tenere fuori dal potere il Partito Comunista Italiano.
Nel 1981 il nome di Berlusconi fu scoperto negli archivi del coordinatore della P2 Licio Gelli, un uomo che dichiarò: “Sono fascista e morirò fascista”.
La carriera politica di Gelli si può riassumere in tre “parole”: Franco, Mussolini e CIA. Era un soldato per i primi due e un agente per il terzo. E Berlusconi era la sua eredità.
Parlando nel 1996, Gelli spiegò che l’allora presidente del Consiglio Berlusconi stava portando avanti i piani della P2: “Sta attuando alla perfezione il mio piano per la rinascita democratica” -ha detto- ‘Dovrebbe almeno darmi i diritti d’autore.'”
In effetti, le prove suggeriscono che Gelli ha curato Berlusconi:
“[Gelli] ha parlato occasionalmente con i giornalisti… e non ha esitato a professare la sua ammirazione per Berlusconi. «Berlusconi è fuori dall’ordinario, ricordo che fin dai nostri primi incontri aveva questa caratteristica: sapevano come realizzare i progetti», ha detto entusiasta. «Un uomo di fatti. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno in Italia: non le parole, ma i fatti”.
Negli anni si sono susseguiti i sterili successi di Matteo Renzi, portando il Partito Democratico ad un successo senza precedenti. Forse dopo aver valutato l’ombra del fallimento in Italia, gli accordi sotto banco mossi dall’interesse della Nato hanno fato capire anche a Renzi stesso che era meglio “cambiare aria”.

Ora che il cerchio è chiaro e completo, sei sicuro di cosa voti?